Scritto da Luigi Metassi
In data 11 Aprile 2013 è stata presentata in Parlamento una nuova iniziativa di Legge volta a proporre soluzione all'ormai annoso problema degli "Esodati", includendo nelle deroghe alla riforma Fornero anche diverse categorie che erano state finora escluse dai tre decreti di salvaguardia; una per tutte, quella dei cessati per fallimento dell'azienda. La proposta, presentata a nome Damiano (PD) - Gnecchi (PD), nasce sulle basi della PdL 5103/2012, già presentata e approvata lo scorso anno ma successivamente respinta dalla Ragioneria dello Stato in quanto ritenuta inadeguata sotto l'aspetto della sostenibilità economica. Molte sono le novità in essa contenute e ragionevolmente coinvolgono la quasi totalità dei cosiddetti "esclusi" dai precedenti decreti. Per una più immediata informazione, di seguito ne schematizzo in sintesi gli aspetti salienti:- abolizione delle finestre mobili e delle aspettative di vita per le lavoratrici dipendenti e autonome previsto dalle disposizioni di cui all’ art. 1, comma 9, legge 243/2004;
- spostamento dal 04/12/11 al 31/12/11 il limite entro il quale sarà possibile accedere alle deroghe previste dalcomma 14 dell’articolo 24 del DL 201/2011 ai fini dell’accesso alla normativa previgente in materia previdenziale;
- esclusione delle finestre ed estensione delle deroghe previste dal comma 14, Art. 24, DL 201/2011 anche ai soggetti autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 20/07/2007 nonché per determinate categorie di lavoratori pubblici;
- deroghe per i lavoratori che maturino il diritto alla pensione entro i 24 mesi dalla fine del periodo di fruizione dell’indennità di mobilità anche se preceduta da un periodo di CIG;
- diritto alle deroghe condizionato alla data degli accordi collettivi a prescindere dalla data di collocamento in mobilità;
- eliminazione dell’obbligo, per i titolari di prestazione straordinaria, di restare a carico dei fondi di solidarietà almeno fino ai 60 anni ed accesso alle deroghe entro i 24 mesi dal termine della prestazione straordinaria a carico dei Fondi, con possibilità di accedere alla pensione anticipata secondo le modalità previste dal commi 10 e 10-bis, Art. 24, DL 201/2011;
- possibilità per i contributori volontari di usufruire della disciplina previgente qualora abbiano presentato domanda alla data del 31/01/2012, a condizione che perfezionino i requisiti necessari entro il 31/12/2018;
- irrilevanza di eventuali prestazioni lavorative successive all’autorizzazione alla prosecuzione volontaria e del mancato versamento di almeno un contributo volontario all’entrata in vigore del DL 201/2011;
- estensione ai lavoratori del settore pubblico delle deroghe previste per i lavoratori privati dal comma 15-bis dell’Art. 24, DL 201/2011;
- riconoscimento al personale addetto del settore di macchina e agli addetti del settore di coperta della categoria dei marittimi del carattere usurante delle rispettive attività;
- derogabilità anche nei casi in cui, pur restando fissata al 31/12/2011 la data ultima di sottoscrizione dell’accordo, il rapporto di lavoro possa risolversi anche successivamente a tale data;
- eliminazione del riferimento agli Artt. 410, 411 e 412-ter del c.p.c negli accordi individuali;
- inclusione dei casi di risoluzione del rapporto di lavoro unilaterale o in conseguenza di fallimento dell’impresa;
- vincolo limitato al raggiungimento dei requisiti necessari al pensionamento, piuttosto che la maturazione della decorrenza stessa, entro il 06/12/2014;
- irrilevanza dell’eventuale occupazione temporanea effettuata dopo la sottoscrizione degli accordi;
- estensione ai genitori di disabili gravi e ai lavoratori sordomuti o disabili con invalidità superiore al 74%, entro il 31/12/2017, del riconoscimento quali prestazioni di lavoro effettivo i periodi di contribuzione figurativa, per gli anni mancanti ai 62 e senza penalizzazioni;
- piena validità,ai fini dell’accesso alle deroghe, degli accordi per la gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo degli ammortizzatori sociali stipulati entro il 31/12/2011 anche in sede non governativa;
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