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mercoledì 22 maggio 2013

Presentata la riedizione della Proposta di Legge 5103

Cesare-DamianoEsodati, presentata in Parlamento la riedizione della Proposta di Legge 5103
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In data 11 Aprile 2013 è stata presentata in Parlamento una nuova iniziativa di Legge volta a proporre soluzione all'ormai annoso problema degli "Esodati", includendo nelle deroghe alla riforma Fornero anche diverse categorie che erano state finora escluse dai tre decreti di salvaguardia; una per tutte, quella dei cessati per fallimento dell'azienda. La proposta, presentata a nome Damiano (PD) - Gnecchi (PD), nasce sulle basi della PdL 5103/2012, già presentata e approvata lo scorso anno ma successivamente respinta dalla Ragioneria dello Stato in quanto ritenuta inadeguata sotto l'aspetto della sostenibilità economica. Molte sono le novità in essa contenute e ragionevolmente coinvolgono la quasi totalità dei cosiddetti "esclusi" dai precedenti decreti. Per una più immediata informazione, di seguito ne schematizzo in sintesi gli aspetti salienti:
  • abolizione delle finestre mobili e delle aspettative di vita per le lavoratrici dipendenti e autonome previsto dalle disposizioni di cui all’ art. 1, comma 9, legge 243/2004;
  • spostamento dal 04/12/11 al 31/12/11 il limite entro il quale sarà possibile accedere alle deroghe previste dalcomma 14 dell’articolo 24 del DL 201/2011 ai fini dell’accesso alla normativa previgente in materia previdenziale;
  • esclusione delle finestre ed estensione delle deroghe previste dal comma 14, Art. 24, DL 201/2011 anche ai soggetti autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 20/07/2007 nonché per determinate categorie di lavoratori pubblici;
  • deroghe per i lavoratori che maturino il diritto alla pensione entro i 24 mesi dalla fine del periodo di fruizione dell’indennità di mobilità anche se preceduta da un periodo di CIG;
  • diritto alle deroghe condizionato alla data degli accordi collettivi a prescindere dalla data di collocamento in mobilità;
  • eliminazione dell’obbligo, per i titolari di prestazione straordinaria, di restare a carico dei fondi di solidarietà almeno fino ai 60 anni ed accesso alle deroghe entro i 24 mesi dal termine della prestazione straordinaria a carico dei Fondi, con possibilità di accedere alla pensione anticipata secondo le modalità previste dal commi 10 e 10-bis, Art. 24, DL 201/2011;
  • possibilità per i contributori volontari di usufruire della disciplina previgente qualora abbiano presentato domanda alla data del 31/01/2012, a condizione che perfezionino i requisiti necessari entro il 31/12/2018;
  • irrilevanza di eventuali prestazioni lavorative successive all’autorizzazione alla prosecuzione volontaria e del mancato versamento di almeno un contributo volontario all’entrata in vigore del DL 201/2011;
  • estensione ai lavoratori del settore pubblico delle deroghe previste per i lavoratori privati dal comma 15-bis dell’Art. 24, DL 201/2011;
  • riconoscimento al personale addetto del settore di macchina e agli addetti del settore di coperta della categoria dei marittimi del carattere usurante delle rispettive attività;
  • derogabilità anche nei casi in cui, pur restando fissata al 31/12/2011 la data ultima di sottoscrizione dell’accordo, il rapporto di lavoro possa risolversi anche successivamente a tale data;
  • eliminazione del riferimento agli Artt. 410, 411 e 412-ter del c.p.c negli accordi individuali;
  • inclusione dei casi di risoluzione del rapporto di lavoro unilaterale o in conseguenza di fallimento dell’impresa;
  • vincolo limitato al raggiungimento dei requisiti necessari al pensionamento, piuttosto che la maturazione della decorrenza stessa, entro il 06/12/2014;
  • irrilevanza dell’eventuale occupazione temporanea effettuata dopo la sottoscrizione degli accordi;
  • estensione ai genitori di disabili gravi e ai lavoratori sordomuti o disabili con invalidità superiore al 74%, entro il 31/12/2017, del riconoscimento quali prestazioni di lavoro effettivo i periodi di contribuzione figurativa, per gli anni mancanti ai 62 e senza penalizzazioni;
  • piena validità,ai fini dell’accesso alle deroghe, degli accordi per la gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo degli ammortizzatori sociali stipulati entro il 31/12/2011 anche in sede non governativa;
Secondo Damiano: "per risolvere il problema a questi lavoratori, sarebbe necessario stanziare una risorsa di circa tre miliardi di euro. La battaglia sulle coperture finanziarie va fatta subito, in collegamento con la discussione che inizia nei prossimi giorni sul Documento di Economia e Finanza. Altrimenti le priorità sociali individuate dal PD, tra le quali quella della correzioni al sistema pensionistico, rimarrebbero solo vaghe promesse sulla carta."
(Leggi)
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