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martedì 4 giugno 2013

Salvaguardia: richieste comitati online

Esodati: comitati e gruppi online chiedono pensioni e salvaguardia in riforma Letta-GiovanniniEsodati: pensioni e salvaguardia in riforma Letta-Giovannini. Richieste comitati online
La vicenda degli esodati è in cima alle priorità del governo Letta nell'ambito degli interventi sulla riforma previdenziale. Sul web non si placa la protesta
Lorenzo Pascucci
La questione esodati continua ad animare la politica italiana. La vicenda coinvolge 65.000 lavoratori così suddivisi: 25.590 lavoratori in mobilità ordinaria, 3.460 lavoratori in mobilità lunga, 17.710 titolari di prestazione straordinaria, 10.250 prosecutori volontari, 950 lavoratori pubblici esonerati dal servizio, 150 lavoratori in congedo per assistere figli disabili gravi, 6.890 lavoratori cessati in base ad accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo. Le certificazioni sono 62.000 (59.050 più 2.950 in corso di definizione o postalizzazione).
In buona sostanza, rispetto alle stime -4,6%. Infine, le pensioni liquidate al 7 maggio 2013 sono 7.254. Succede così che trovano conferma i timori dei comitati online e dei gruppi in difesa degli esodati che sono sorti anche sui siti di social network contro le indicazioni contenute nella riforma Fornero. I vari Esodati d’Italia "per non far cadere nel silenzio il problema creato dalla riforma Monti sulle pensioni", Esodati Gruppo Intesa San Paolo, Esodati postali e non, Esodati Lavoratori Italiani Uniti. Ma anche Esodati e precoci d’Italia, Comitato dirigenti esodati, Donne esodate, mobilitate, licenziate, Coordinamento esodati romani, Rete dei comitati, Comitato autorizzati contributori volontari hanno ragione da vendere.
Secondo i numeri diffusi dall’istituto di previdenza, sarebbe stato tolto il diritto alla pensione a circa 3.000 mila persone. E soprattutto, solo l’11% del totale dei coinvolti ha ricevuto quanto spettava. Il governo Letta ha promesso la regolarizzazione della loro posizione da qui alla fine dell'anno. Insieme ai cosiddetti quota 96 ovvero quei lavoratori che nonostante il compimento di 61 anni d’età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono stati in grado di uscire di scena a causa dell’introduzione della riforma Fornero, la vicenda esodati è in cima alle priorità dell'esecutivo.
Per una riforma complessiva del sistema, anche alla luce dei paletti collocati dall'Unione Europea, occorre attendere l'inizio del prossimo anno. Il cambiamento del comparto seguirà la già annunciata linea della flessibilità.
(Leggi)

3 commenti:

  1. Chi dice che bisogna attendere il prossimo annooooooo , a noi non interessano i paletti collocati dall'unione europea, Noi i contributi di decenni li abbiamo versati in Italia e l'Italia ci deve dare conto dove sono andati a finire i nostri soldi..... e' l'Italia che ci deve dare conto perche' non e' stato riconosciuto quell'accordo e perche' ha cambiato le regole del gioco dopo che quell'accordo e' stato firmato ! ! ! ! Vogliamo che in tempi brevi, massimo entro l'anno ia questione Esodati postali deve essere assolutamente chiusa a nostro favore per DIRITTO ACQUISITO, altrimenti la marcia su Roma questa volta la faremo NOI..........State manomettendo una COSTITUZIONE pur di trarne vantaggi personali e non riuscite a modificare o cancellare del tutto quella maledetta riforma.....perche' vi fa comodo portarci alla fine del vostro 18mese di legislatura per farne poi una campagna elettorale..... BASTAAAAAAAAAA

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  2. Sssssssssssssss silenzio....... state zitti ........ nel palazzo i nostri politici...... " STANNO LAVORANDO PER NOI ! ! !" .......

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    1. ....... ma per i loro interessi ........ nessuno ci ascolta ! ! !

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