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venerdì 14 giugno 2013

Una canzone per gli esodati: Puzzo di fame

SPECIALE | La lotta in musica Una canzone per gli esodati
13 giugno 2013listen this page                                       
Ne abbiamo parlato lo scorso 28 maggio, il giorno dell’anniversario della strage di Brescia. A sorpresa (ma neanche tanto) in questi tempi di Amici , X Factor , festival rassicuranti e catodici, c’è chi «dice no» a suo modo. E lo canta.
Il pezzo firmato da Evasio Muraro: ascoltalo
Un ritorno alla musica civile, un modo diretto, immediato, senza fronzoli per ridare voce alla realtà. Come negli anni Sessanta, negli anni Settanta. Come quando nei Novanta l’onda dell’hip hop attraversò il nostro Paese e le posse presero i microfoni, amplificarono la rabbia dei sopravvissuti al riflusso in cui eravamo stati incasellati come polli di allevamento. C’è una generazione più o meno nuova che oggi ha ripreso ad usare la musica come strumento per denunciare, per resistere, per non cancellare la memoria.
Segno che la grande canzone popolare all’italiana sta rialzando prepotentemente la testa, segno che si è ritrovato il bandolo del filo rosso che la lega ai movimenti del passato. Ecco, la nostra idea è di presentarvi questi nostri musicisti spesso indipendenti e farvi ascoltare gratuitamente sul nostro sito - www.unita.it - i loro pezzi di protesta. Oggi è il turno di Evasio Muraro, nato nel 1985 in un piccolo paese tra Lodi e Milano. Prima l’esperienza formativa con i Settore Out, poi la passione per la memoria prende il sopravvento.
 Nel 2002 pubblica Canti di lavoro della Lombardia . Non solo. Nello stesso periodo produce i due dischi del Coro delle Mondine di Melegnano. Collabora con Marino Severini dei Gang, poi con Paolo Montanari, Michele Anelli e Francesco Marchetti con i quali pubblica Nome di battaglia: ribelli! - Viva! Canti di lotta e canti di resistenza nel 2009. Il musicista racconta: «Ho sentito un operaio, precario, dire in tempi recenti: “Sono così povero che puzzo di fame”. Ho annotato la frase. Poi, quando nella primavera e nell’estate dello scorso anno è esplosa la questione dei cosiddetti esodati, Puzzo di fame ha trovato la sua collocazione». Muraro è stato subito coinvolto nelle iniziative dei comitati di esodati ed è stato proprio alla fine di un concerto che qualcuno di loro, dopo aver sentito Puzzo di fame , gli ha detto: «Questa è la nostra canzone».
Grazie al legame sviluppato con la Cgil, con il comitato esodati di Lodi e della Lombardia, i volti dei cancellati dal mondo del lavoro sono i protagonisti del video che oggi troverete su unita.it, per ricordare e per non dimenticare - dice Muraro - «che sono uomini e donne, padri e madri, e non numeri». Il brano è inserito in Scontro tempo (disco più libro di 96 pagine per l’etichetta Volo Libero) che offre uno spaccato della appassionata ricerca artistica di questo musicista schierato, in prima linea.
Un disco che rappresenta una svolta nell’impostazione sonora di Muraro e dove per dare una forma compiuta alle canzoni viene sperimentata una vasta gamma di stili e di atmosfere: dal rock’n’roll alla canzone d’autore, dal jazz alla leggiadria del pop. Complice in questa operazione Chris Eckman, lo storico fondatore dei Walkabouts, che si è occupato della produzione, di alcuni arrangiamenti e del mixaggio. Ascoltatelo gratuitamente sul nostro sito.
 

3 commenti:

  1. Un grazie a Evasio Muraro per averci ricordato in questa canzone dedicata a tutti noi esodati,mi e' piaciuta Paola

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  2. Grazie Evasio ti siamo grati e la mia speranza e' che TUTTI si salvino!!Inoltre che si sblocchi qualcosa da questa tremenda crisi!!!Che le pensioni siano portate a cifre piu' eque max.euro 5.000 li' ci sarebbe fiato per tutti!!!!!!Stipendi meno esosi e' riportabili alle emergenze dei nostri giorni!!! raffaele c e la sua famiglia

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  3. Crisi non ce n'e' ...... mettetevelo in testa...... chiudono i rubinetti solo a noi per fare ............... "CASSA " e arricchire le casse dello Stato con i nostri soldi........ secondo loro, col taglio delle spese ai partiti si riuscirebbe a coprire poco.......Fanno finta d non sapere che sono......." un esercito " senza considerare l'aggiunta di 35 Saggi ad altri saggi e tra stipendi, tripli e quadrupli lavori, buonuscite con importi vergognosi e pensioni d'oro tra quelli gia' in quiescenza e per quelli futuri.... fatevi i conti... sistemerebbero tutti gli esodati non solo quelli postali

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