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sabato 13 luglio 2013

La salvaguardia è un traguardo ancora per pochi

Esodati, la salvaguardia è un traguardo ancora per pochi
Esodati, la salvaguardia è un traguardo ancora per pochiScritto da 
Tra i nodi dimenticati dal governo la firma del decreto sulla proroga del sostegno al reddito per l'anno 2013. Il sindacalista: "bisogna risolvere il problema per altre 100 mila persone oggi non tutelate" . 
A distanza di un paio di mesi Business Vox torna a fare il punto con Bruno Palmieri, sindacalista e tra i coordinatori del Patronato Inca di Roma, sulla situazione esodati. Negli ultimi mesi alcuni lavoratori hanno ricevuto la tanto attesa lettera di conferma di salvaguardia relativa al primo scaglione (Dm 1° Giugno 2012) mentre molti altri attendono ancora. Sullo sfondo poi c'è la possibilità di un nuovo intervento in materia come preannunciato dal Ministro del lavoro Giovannini.
Come stanno procedendo le verifiche?
A rilento. Solo una parte dei lavoratori del 1° decreto (Dm 1° Giugno 2012, salvaguardia dei 65mila ndr) hanno ricevuto la conferma di essere nel contingente dei 65mila. In queste ultime settimane però c'è stata un'accelerazione delle procedure da parte dell'Inps. Il problema è che hanno pesato i ritardi delle Direzioni Territoriali del Lavoro che non hanno consentito all'Inps di chiudere la graduatoria nei tempi previsti.
Per gli altri due decreti a che punto siamo?
In alto mare. Sul secondo (Dm 8 Ottobre 2012, salvaguardia dei 55mila, ndr) l'Inps ha avviato dai primi di giugno la procedura di verifica ma ancora non sappiamo quando verranno inviate le prime lettere. Per il terzo (Dm 22 Aprile 2013, salvaguardia dei 10.130, ndr) siamo appena partiti: i lavoratori hanno tempo sino al 25 Settembre per presentare l'istanza all'Inps o alla Direzione del Lavoro. A differenza dei precedenti due decreti qui tutti devono presentare l'istanza.
Chi presenta istanza prima ha qualche vantaggio in graduatoria?
No. La graduatoria viene effettuata in base alla data di cessazione del lavoro.
Cosa avrebbe dovuto fare il governo?
Avviare un'unica procedura di acquisizione delle richieste di salvaguardia sollevando i lavoratori e patronati dalla continua ripresentazione delle domande. Oggi sa che succede? Che un lavoratore non conoscendo l'esito della sua posizione ripresenta la medesima istanza tre volte, una per ciascun decreto pubblicato. Il che provoca un aggravio di costi. E' assurdo!
Ma qualcuno ha ricevuto la pensione?
Sì, anche se a macchia di leopardo. I fortunati sono quelli che avevano l'apertura della finestra tra febbraio e aprile e sono stati inclusi nel primo intervento (Dm 1° Giugno 2012, salvaguardia dei 65mila, ndr). Però ci sono molte persone che stanno ancora aspettando. Ci sono, come ho detto, diversi ritardi.
Quali sono gli altri nodi non risolti?
Moltissimi ma nessuno ne parla. Mi preme ricordare per esempio che siamo a luglio e ancora non è stato firmato il decreto che proroga l'assegno di sostegno al reddito per i lavoratori i cui ammortizzatori sociali terminano nel 2013. Queste persone – pur se inclusi nella salvaguardia (rispetto alla Riforma Fornero ndr) – stanno rimanendo senza alcun sostegno per un periodo che va da 1 a 10 mesi a seconda dei casi.
Noi abbiamo sollevato la questione da molto tempo.
Riconosco che BusinessVox è una delle poche voci che hanno tenuto alta l'attenzione sul problema. Avete sul vostro portale molti calcolatori utili per aggiornarsi sui vincoli per la salvaguardia ma il governo deve intervenire.
Chi sono queste persone?
Sono quei lavoratori che erano in mobilità o nei fondi di solidarietà nel 2010, persone che hanno subito lo spostamento dell'apertura della finestra di uscita a causa del decreto a firma "Sacconi" nel 2010. Gli ammortizzatori li assistono sino all'apertura della finestra originaria, ma i mesi di slittamento rischiano di essere "vuoti".
Cosa chiedete?
Che non si perda altro tempo e si firmi il decreto che concederà i fondi per il 2013. I precedenti decreti sono stati firmati sempre in ritardo. Sarebbe importante un occhio di riguardo per queste persone.
Torniamo al discorso principale. Si parla di 130.130 salvaguardati. I numeri saranno davvero questi o c'è qualche sorpresa?
Quei numeri sono indicativi. Il vincolo reale sono le risorse stanziate dal governo. Potranno quindi esserci alcune discrepanze nel numero degli effettivi salvaguardati. Già con il primo decreto l'Inps aveva fatto male i calcoli e per alcune categorie di lavoratori c'era un'eccedenza di posti disponibili rispetto ad altri. Accadrà così anche per i restanti due decreti.
Chi rischia?
Per ora a preoccupare sono tutti quelli esclusi. Ad esempio c'è chi non matura i requisiti per la pensione dentro la mobilità, poi i prosecutori volontari o i cessati con accordi che hanno l'apertura della finestra dopo il gennaio 2015, i licenziati. Sono oltre 100 mila persone che dovranno attendere i 66-67 anni per la pensione di vecchiaia.  C'è anche la beffa di coloro che hanno avuto la "fortuna", diciamo così, di lavorare dopo gli accordi e sono rimasti esclusi.
Come vi state muovendo per tutelarli?
Chiediamo al nuovo governo di varare nuovi provvedimenti di supporto. Ricordiamo che non stiamo parlando di criminali ma di gente che ha lavorato una vita intera.
Il problema sono i costi...
E' vero ma si tratta di scelte politiche. Si trovino risorse da altri capitoli di spesa.
Su questo punto qualcosa però si sta muovendo. Il Ministro Giovannini si è detto disponibile ai pensionamenti flessibili. Un intervento che consentirebbe a chi oggi non può fruire della salvaguardia di andare in pensione a 62 anni di età. Cosa ne pensa?
Che è uno specchietto per allodole. Sui 62 anni si può anche concordare ma bisogna ricordare che sono previste decurtazioni nell'ordine del 20% sul loro assegno di pensionamento. Quanto ancora vogliamo far pagare a questa categoria? Non stiamo mica parlando di stipendi da manager di grandi aziende...
Cosa farete se non ci saranno novità?
Il sindacato si era già avviato con gli strumenti legali. L'obiettivo resta quello di arrivare alla Corte Costituzionale per abrogare parte della Riforma.
La strada è lunga....
Abbiamo ottime argomentazione giuridiche dalla nostra parte.
(Leggi)

3 commenti:

  1. SILENZIO SUGLI INNOCENTI ! ! !
    Mai come ora e' evidente e si e' ormai cosi' certi che lo STATO-GOVERNO ha voluto fare CASSA "aumma aumma" sequestrando le nostre pensioni ! ! ! .......... "intelligenti pauca" ........
    Ma ci vogliamo riprendere il maltolto con maniere anche pesanti? ? ? ? e' nel nostro DIRITTO! ! ! non si puo' sopravvivere senza lavoro, senza stipendio e senza pensione. Non puoi acquistare nulla perche' senza busta paga non ti concedono neppure un prestito ! ! ! ....... e i sindacati dormono e riposano tranquilli al mare, all'ombra di un costoso ombrellone...... Complici con il governo nel firmare la legge affossa esodati e complici nell'accantonarla....... VERGOGNA ! ! !

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  2. Ieri leggendo il giornale ho letto l'intervento che il Sen.Monti ha fatto all'assemblea del suo ex movimento ormai diventato partito.Sembra dal resoconto giornalistico che il Senatore sia intervenuto in maniera alquanto piccata riguardo alle proposte fatte dall'On.Damiano e altri per risolvere il problema esodati.Intervento che difendeva a spada tratta quel disastro che hanno combinato.Mi chiedo:invece di essere incazzati neri noi,sembra che questo signore sia incazzato lui.Il disastro è sotto gli occhi di tutti ed ha la faccia tosta ancora di parlare dell'argomento esodati.Basta!!!!
    Esodato postale

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    1. MA COSA VUOLE ANCORA IL SEN. MONTI?CON LA SUA RIFORMA CHE HA FATTO INSIEME AL EX MINISTRO FORMERO(per fortuna)HA TOLTO LA POSSIBILITA' AI SESSANTENNI DI VIVERE E VUOLE ANCORA DIFENDERE IL SUO OPERATO CHE NON E'STATO ALTRO IL FAR CASSA ALLE SPALLE DELLE PERSONE CHE GIA' SOPRAVVIVEVANO;A VOLTE MI CHIEDO ANCORA SE L'ITALIA E' UN PAESE DEMOCRATICO SE SI DA SPAZIO A PERSONE CHE FANNO CERTE RIFORME.

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