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martedì 2 luglio 2013

Postali: rinnovato il fondo di solidarietà. Si attende il decreto

 COMUNICATO UNITARIO
RINNOVO FONDO DI SOLIDARIETA’
Il giorno 27 giugno abbiamo sottoscritto un verbale di accordo per  l’adeguamento  del fondo  di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale, già istituito presso l’INPS.
Tale adeguamento è stato reso  necessario dall’articolo 3, comma 42 della legge 28 giugno 2012 nr 92.
L’accordo  dovrà poi essere recepito in un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, dopodiché il fondo diventerà operativo.
L’accordo allarga il fondo preesistente anche alle  altre società del gruppo poste.
La durata viene determinata in 12 anni, praticamente tre mandati del “Comitato amministratore” , visto che ogni mandato del Comitato dura 4 anni.
I contenuti sono pressoché simili a quelli del fondo attualmente in vigore, con i previsti adeguamenti della legge per quel che riguarda i compiti del comitato amministratore e la sua costituzione.
Le prestazioni sono immutate come pure i finanziamenti.
Sull’articolo 8 era stato inizialmente introdotto dall’Azienda la obbligatorietà  dell’uscita dei colleghi già in possesso dei requisiti per la fruizione della pensione in occasione dell’attivazione della prestazione straordinaria di cui all’articolo 5 comma b) punto 1)  (ossia l’accompagnamento alla pensione);  grazie alla nostra ferma presa di posizione tale obbligatorietà è scomparsa e si individuerà la platea dei lavoratori interessati nel corso del confronto obbligatorio che si svolgerà quando ci sarà la necessità di attivare le prestazioni straordinarie per ristrutturazione aziendale.
Il secondo nodo critico  ha riguardato la possibilità che, durante la permanenza nel fondo per le prestazioni straordinarie da parte di colleghi, si vengano a determinare variazioni nelle norme pensionistiche che possano determinare  variazioni nelle condizioni di accesso alla pensione  di questi ultimi.
Dopo lungo dibattito è stato sottoscritto un accordo a parte dove le parti si impegnano, al verificarsi di questa fattispecie, ad i incontrarsi per trovare le possibili soluzioni al problema.
Riteniamo che lo strumento del fondo sia di grande utilità in tutti i processi di riorganizzazione aziendale, giacché Poste Italiane non accede al sistema generale di ammortizzatori sociali.
Il Fondo, che sostituisce gli stessi, consente di gestire  le eventuali ricadute occupazionali legate ai processi riorganizzativi
Per quanto sopra ci riteniamo soddisfatti dell’intesa raggiunta.
Restiamo ora in attesa dell’emanazione del relativo decreto che dovrebbe vedere la luce entro il  termine di 90 giorni.

Roma, 2 Luglio 2013

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC CGIL                               SLP CISL                      FAILP CISAL

6 commenti:

  1. Dovremmo gioire ???? Siiiiiiihhhh molto bene!!!!! questo per i futuri colleghi che lascieranno il posto di lavoro in poste Italiane, in anticipo!!!! E per noi esodati che non siamo stati accompagnati alla soglia della pensione con incentivi e siamo ancora fuori da ogni salvaguardia, ci potete dire, per favore, cosa state facendo voi del Sindacato e dell'Azienda per noi ?????? Noi !!!!! che quando si era in servizio, abbiamo contribuito ad alimentare questo fondo di solidarieta' ( con trattenute sulla busta paga ) per i colleghi che ci hanno preceduti. Ora che e' arrivato il nostro turno nessuno alza la voce per farci restituire quel DIRITTO che a tutt'oggi ci viene rinnegato. esodata poste 17

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    1. HAI PIENAMENTE RAGIONE, CONDIVIDO DEL RESTO HANNO SEMPRE DIMOSTRATO INDIFFERENZA NEI NOSTRI CONFRONTI. NON SO NEANCHE COME DEFINIRMI ESODATO OPPURE ESODANDO MA COMUNQUE SIA NON INTERESSA A NESSUNO.PERCHE' NON CI HANNO FATTO RIENTRARE ANCHE A NOI NEL FONDO DI SOLIDARITA' VISTO CHE NON RIENTRIAMO NEI TRE DECRETI DI SALVAGUARDIA?

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  2. SIAMO ALLE SOLITE CALIMERO...! ! !
    A CHI FIGLI E A CHI FIGLIASTRI . . . .

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  3. X anonimo,sono pienamente daccordo con te, anche io esodato postale non salvaguardato.Personalmente ritengo di essere stato spogliato anche dalla dignita' di uomo.Arrivare al punto anche di cercare scuse per evitare l'invito a mangiare una pizza, perche' pensi che quei 30 40 euro potranno esserti utili dato la non sicurezza economica in cui lo stato di esodato ti porta a vivere.Quanto cio' dovuto al disenteresse totale sia del sindacato e dall'azienda nei nostri .riguardi.Al sindacato dico:ho pagato x 35 anni la mia tessera senza mai chiedere nulla, nel momento del bisogno sono stato scaricato.ridammi i miei soldi.A poste italiane:nel mio piccolo anche io ho contribuito alla crescita dell'azienda poste.Se oggi dei colleghi hanno avutola loro giusta pensione , ritengo che non devono dire grazie al sindacato o ad azienda poste.Voi ci avete solo scaricato.

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    1. Non sei il solo a rinunciare a mangiare una pizza con gli amici; Mi è successo proprio il giorno 29 "SAN PIETRO & PAOLO" ( proprio nel giorno in cui qualche anno fa percepivamo la famosa 14°) Era l'onomastico di un mio amico, mi hanno invitato a mangiare una pizza; non potevo presentarmi certo a mani vuote!!! Ho pensato che quei soldi che avrei dovuto spendere per il regalo, mi avrebbero dato la possibilità di mangiare per più di una volta; così a malincuore, inventando una scusa, ho rifiutato l'invito !!!! Come spiegargli, senza mortificarmi, che anche una semplice spesa per me è diventato un problema????? Ti lascio immaginare la mia angoscia!!!!

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  4. Dopo lungo dibattito è stato sottoscritto un accordo a parte dove le parti si impegnano, al verificarsi di questa fattispecie, ad i incontrarsi per trovare le possibili soluzioni al problema.
    Sono un esodato bancario, ed è stato sottoscritto stesso contratto. Sono passati piu' di tre anni dalle finestre mobili di Tremonti, ed ancora il sindacato non ha trovato il tempo o la voglia, di chiedere un incontro alla banca per non chiedo molto, ma almeno parlare del problema, volendo non possiamo nemmeno intraprendere azione legale contro la banca(non è mai stata convocata dal sindacato)...
    Non vi fidate, le cose devono essere chiare e scritto nero su bianco, poi passa il tempo e il sindacato HA ALTRO DA PENSARE CHE OCCUPARSI DEGLI ESODATI!

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