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martedì 27 agosto 2013

Governo Letta e leggi da fare a breve

Imu, esodati, pensioni, blocco aumento iva settembre, economia:Governo Letta e leggi da fare a breve
Le prossime priorità del governo Letta: si attendono le misure annunciate per agosto e settembre
Per rilanciare l’economia il governo Letta si sta rimettendo a lavoro per affrontare le questioni urgenti che devono trovare necessariamente soluzione entro fine mese o al massimo per settembre.
Si tratta delle cosiddette ‘urgenze sociali’, come nuova riforma Imu, questione esodati e nuove pensione, e blocco dell’aumento dell’Iva al vaglio attualmente dell’esecutivo. Sull'Imu, il governo ribadito che entro il 31 agosto saranno rese note le novità prevista per il pagamento della tassa che dovrebbe scomparire sulla prima casa.
Entro la stessa data, poi, dovrebbe arrivare un nuovo impulso ai pagamenti della pubblica amministrazione, per i quali sono stati sbloccati i primi 40 miliardi sui 90 totali da saldare. E dovrebbero arrivare novità sulla questione esodati.
In particolare, è stato confermato l’impegno, entro il termine del 31 agosto, ad imprimere un’accelerazione al pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione, a fornire soluzioni strutturali per il superamento dell’Imu sulla prima casa nell’ambito di una revisione della tassazione sugli immobili, a individuare le coperture per evitare l’aumento dell’Iva che scatterebbe dal 1 ottobre, ad attuare provvedimenti in materia di ammortizzatori sociali e questione-esodati.
Si attendono, invece, per inizio di autunno una serie di misure per pensionati, lavoratori ed esodati. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha ribadito che “Nel corso del mese di settembre concluderemo il lavoro e valuteremo se inserire qualche elemento nella legge di stabilità”, ma senza portare stravolgimenti alla legge sulle pensioni già in vigore, che dovrebbe portare risparmi elevati alla spesa previdenziale nei prossimi 10 anni.
Sempre entro fino settembre, dovrebbe arrivare il nuovo decreto esodati, che dovrebbe consentire di allargare la salvaguardia ad altri 20 o 30 mila esclusi dal sistema di welfare, mentre a fine anno potrebbero arrivare nuovi correttivi alla legge sul lavoro. Nel caso in cui, però, il governo cadesse, come da molti paventato in queste ultime settimane, sarebbero diversi i temi che resterebbero insoluti.
Se lo stesso ministro del lavoro, Enrico Giovannini, nei giorni scorsi ha dichiarato che il decreto per rifinanziare la Cassa integrazione in deroga “è pronto un provvedimento che costerebbe circa 1,5 miliardi” e pensa di varare a settembre anche la norma per chiudere definitivamente la vicenda degli esodati salvaguardando gli ultimi 20-30 mila che finora erano rimasti fuori dalle tutele, la caduta del governo si tradurrebbe in una forte battuta d’arresto nella messa in atto di tali misure.
Stesso discorso per quanto riguarda la possibilità di scongiurare l’aumento dell’Iva a ottobre. Per evitarlo, infatti, servirebbe 1 miliardo fino a dicembre e la paura per gli italiani è che senza intervento si avrebbe un’ulteriore contrazione dei consumi.
Autore: Marianna Quatraro
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