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lunedì 5 agosto 2013

Incontro comitati esodati - INPS del 18 luglio 2013

Report incontro comitati esodati - INPS del 18 luglio 2013
La riunione ha inizio alle 15:25
L’ incontro, aveva lo scopo di fare il punto sullo stato di avanzamento relativamente ai tre decreti per la salvaguardia dei c.d. esodati e per conoscere il numero degli esodati, è stato richiesto dai comitati degli esodati e gentilmente accettato dalla Direzione Generale INPS , che ringraziamo per la grande disponibilità .

Presenti:
- per INPS Nori, Uselli, Sorrentino , Comandini , Rossetti, Sabatini e numerose persone dello Staff della DG molte delle quali presenti anche alla riunione del 3 aprile scorso
- per i comitati esodati 6 persone : Claudio Ardizio, Antonino Corallo, Stefano Guagni , Ricardo Letizia , Daniele Martella , Ugo Sannino (Comitato degli Esodati e Precoci d’ Italia , Comitato Dirigenti Esodati, Coordinamento Esodati Romani , CV )

Nori dopo una breve introduzione da la parola ad Uselli che inizia la discussione seguendo il documento di sintesi inviato in precedenza da Ardizio.  Nel corso della discussione, che è stata molto interattiva e ove INPS ha accettato le nostre numerose interruzioni per chiarimenti, sono state aperte delle "parentesi esplicative" che verranno nel seguito indicate come tali nei punti oggetto del chiarimento.

1° Salvaguardia dei 65.000
INPS ha confermato sostanzialmente i numeri già diffusi con alcuni aggiornamenti. Ci eravamo lasciati con 62.000 salvaguardati - con di cui circa 2.950 posizioni NON CLASSIFICABILI già salvaguardate, ma ancora da esaminare nel dettaglio. INPS ha precisato che questo numero (2.950) era una stima, oggi le posizioni da esaminare NON CLASSIFICABILI si sono ridotte a 1.600 (2.950 – 1.600 = 1.350 posizioni riguardano lavoratori Cessati ex IPOST e CV ex Enel e di conseguenza i 3.888 cessati salgono a 4.888 – su platea di 6.890 - e i CV da 7.960 a 8.300 - su platea di 10.250 ) .
I salvaguardati sono saliti a 62.500, (dall’estrazione I^ salvaguardia del 10 luglio di Ceccarini sono state accolte soltanto 56.089) questo a seguito di riesami di 500 posizioni inizialmente scartate e di altre pervenute in ritardo da DTL. Si stima che anche altre posizioni saranno riesaminate portando il n. dei salvaguardati a 63.000 con solo 2.000 posti “ risparmiati ” sulla platea complessiva dei 65.000.
In particolare per queste posizioni ancora da esaminare l’ INPS si è già impegnata ad attivare le sedi periferiche per una più rapida soluzione citando questi casi:
-          · 120 * posizioni di "esonerati" ora lavorate – prima ancora da completare per mancanza di posizioni assicurative – già compresi nei 1.233 * "esonerati" già salvaguardati;
-          · è avviata una ulteriore verifica sui casi dei "cessati " che risultano ancora pendenti presso alcune DTL che non avevano inviato l'esito finale a INPS territoriale - ma soprattutto a ex IPOST.
L’ INPS ha tenuto ad evidenziare il proprio impegno e la piena disponibilità ad ottimizzare l’ intero processo di monitoraggio e di controllo delle istanze anche attraverso iniziative non necessariamente previste dai protocolli. A tal proposito sono state infatti identificate e consolidate 400 posizioni di lavoratori ( CV e Cessati ) esclusi dalla salvaguardia dei 65.000 a seguito rioccupazione dopo l’ accordo . Questi soggetti verranno in qualche modo recuperati nel terzo decreto dei 10.130 e saranno addirittura contattati direttamente da personale INPS per invitare tali soggetti ad inoltrare nuovamente la richiesta di istanza per il terzo decreto alla propria DTL . Contatti che avverranno dopo la circolare INPS su procedure del terzo decreto – che sarà emessa a giorni.
L’ INPS , relativamente al contingente dei 65.000, ha confermato che non ci sono criticità pertanto ha sollecitato i comitati a segnalare tempestivamente eventuali casi singoli o situazioni critiche.

2° Salvaguardia 55.000
Sono state già lavorate circa 4.000 posizioni . Si precisa che questo termine "lavorato" non vuol dire in questa fase che sono state già inviate lettere di certificazione , ma che sono state svolte tutte le pratiche e le verifiche relative a questi soggetti nei sistemi informatici INPS.
Sono state trasmesse a INPS dalle DTL segnalazioni di accoglimento di circa 3.000 posizioni (su 4437)
L’ INPS dall’esame di queste prime posizioni ha identificato circa 170 soggetti che hanno decorrenza della pensione che cade nei mesi del 2013 - quindi un numero considerato inferiore rispetto a quanto si poteva immaginare ( sono soprattutto mobilitati con accordi tra 6.12.2011 e 31.12.2011 ).
Inoltre l’ INPS, anche se ufficialmente non è ancora in possesso di numeri precisi sulla salvaguardia, ha voluto comunque evidenziare con una ragionevole sensazione che anche per questo contingente i numeri saranno sufficienti a coprire tutti i soggetti aventi diritto alla salvaguardia. Pertanto, come già avvenuto per i 65.000, l'INPS una volta avuta una buona certezza della "capienza" delle varie tipologie, sotto la sua responsabilità, provvederà ad inviare le certificazioni dando la precedenza alle posizioni con la maturazione della pensione più vicina ribadendo pertanto l’ approccio già utilizzato per i 65.000 di inviare per prime le certificazioni di chi ha maturato la pensione da febbraio a maggio 2013 e poi le certificazioni successive mese per mese .
Un esempio di questa possibilità di accelerare le procedure di certificazione lo abbiamo sulla platea dei 6.000 cessati dove sono giunte 4.437 istanze a DTL – segnalati dal 21 gennaio al 3 maggio da report del Ministero del Lavoro - , istanze che dopo l'esito finale delle commissioni DTL devono essere esaminate dalle sedi INPS territoriali ( o ex IPOST ) per evitare “ duplicazioni ” ( esempio alcune istanze possono essere state gestite nei primi 65.000, ma ripresentate anche nei 55.000 - il che significa ridurre ulteriormente il numero di 4.437 istanze a DTL ).
Nel caso il numero finale - 4.437 + altri dal 4 maggio a 21 maggio - dopo la scadenza dei termini di presentazione delle istanza ( 21 maggio ) - risultasse inferiore alla platea dei 6.000 cessati INPS le gestirà TUTTE SUBITO , sotto la responsabilità di INPS, senza la complicazione di formulare una graduatoria , perché tutte stanno entro il numero della platea dei 6.000 cessati. Abbiamo chiesto che INPS attivi MPLS per avere il numero finale istanze pervenute entro il 21 maggio da pubblicare su sito.

Precisazione sulle graduatorie e sulla lavorazione delle posizioni del 2° contingente dei 55.000 e del terzo dei 10.130
Su questo punto i rappresentanti degli esodati hanno fatto presente:
-· nel contingente dei 55.000 anche se si tratta nella maggior parte dei casi di pensioni che maturano nel 2014 le persone destinatarie vivono ormai da quasi due anni in uno stato intollerabile di incertezza sul proprio futuro ;
-· nel contingente dei 10.130 ci sono anche persone che maturavano il diritto alla pensione a partire da febbraio 2013 per cui per queste persone all'incertezza sul proprio futuro si aggiunge una "reale" situazione di essere senza redditi da mesi, che rischia di prolungarsi per diversi mesi.

Noi abbiamo segnalato a INPS che se non arrivano lettere di salvaguardia alla maggior parte dei 55.000 entro la fine di Agosto si avranno numerose ripresentazioni di istanze per il terzo decreto entro il 25 settembre - con maggior lavoro sia alle DTL sia alle sedi INPS - che poi dovranno controllare duplicazioni tra i 55.000 e i 10.130 .
L'INPS ha risposto dicendo che ha messo in atto tutte le azioni a sua disposizione per rendere i processi più veloci ed efficienti rispetto al primo contingente. Ad esempio ha dato incarico al proprio rappresentante INPS presente nelle commissioni DTL di redigere un foglio Excel (completo di nominativi e codici fiscali) con le posizioni che man mano vengono esaminate nelle commissioni. In questo modo vengono anticipate le lavorazioni di competenza INPS delle varie posizioni , che resteranno quindi solo in attesa dell'esito finale dell'esame della DTL trasmesso poi ufficialmente alle sedi Territoriali ( o ex IPOST a Roma per i postali ).
INPS ha tuttavia confermato che suo malgrado non può anticipare le lettere di certificazione e di conseguenza la lavorazione delle pensioni se prima non ha una "ragionevole" certezza della capienza delle varie categorie (a nostro avviso non dovrebbero esserci dubbi per i 40.000 mobilitati - essendo INPS l'ente erogatore delle mobilità e conoscendo tutti i dati - e i cessati - che risultano inferiori alla platea dei 6.000 ) e che inevitabilmente questa esigenza comporterà per il contingente dei 10.130 l'attesa minima per le lavorazioni INPS nelle procedure SW delle scadenza dei tempi ( 25 settembre ) predisposti dalla legge per la presentazione delle istanze di salvaguardia da parte dei lavoratori.
Peraltro l’INPS ha rappresentato che con vari messaggi ha interessato le Sedi a non respingere le domande di pensione eventualmente presentate prima del ricevimento della lettera di certificazione del diritto alla salvaguardia (v. in proposito messaggio n. 1500 del 2013) 

3° Salvaguardia 10.130
INPS ha confermato di essere in attesa di un benestare del Ministero MPLS per emettere la circolare INPS sulle procedure del terzo decreto – che sarà emessa a giorni.
L’ INPS ha informato i partecipanti che la circolare attuativa attualmente all’ approvazione da parte del MLPS sarà distribuita alle sedi periferiche e messa sul sito INPS nei prossimi giorni, inoltre, su specifica domanda del rappresentate di uno dei comitati è stato confermato dall’ INPS la piena rispondenza dei contenuti della circolare rispetto al decreto attuativo ed al parere espresso dalle commissioni speciali su date del rilavoro per i CV DOPO il 6.12.2011 - e NON dopo autorizzazione.
Relativamente alla richiesta fatta dai rappresentati dei comitati di elaborare le istanze parallelamente a quelle del 2° contingente, l’INPS ha tuttavia escluso tale possibilità pertanto è necessario aspettare la fine del processo ed in particolare in modo imprescindibile la scadenza della presentazione delle istanze ed il relativo calcolo degli aventi diritto.
INPS potrà solo anticipare i tempi sotto la sua responsabilità solo in caso di "ragionevole" certezza" sulla capienza dei posti rispetto ai richiedenti, come avvenuto per il primo contingente. Nel caso, ritenuto improbabile, di sforamento dei numeri per ogni singola tipologia lettera a) b) c) d) bisognerà rispettare le leggi e produrre le graduatorie con inevitabile allungamento dei tempi.
INPS ha osservato che ad oggi ci sono "solo" 170 istanze di pensione da parte CV per questo contingente sui 1.590 della platea lettera b) e non sono giunte ad oggi da DTL nessuna comunicazione su lettera a) ( mobilitati ) e lettera c) ( cessati individuali o collettivi).
Si sono fatte varie ipotesi sulla possibile causa : dalla mancanza della circolare INPS attuativa , al fatto che molti magari pensano di non dover rifare l'istanza essendo stati "registrati" come non aventi diritto nei precedenti contingenti, oppure che pensano saranno ripescati “ d’ufficio da INPS ” ( ma riceveranno solo telefonate o lettere da INPS per invitarli a presentare le dovute istanze ) .

UNA NOTA AGGIUNTA sui 10.130
Vengono diffusi dal MPLS i dati delle Istanze pervenute per il terzo decreto che specificano i dati sui 10.130 salvaguardati poiché in 2 mesi sono circa 1.840 le istanze pervenute a INPS e a DTL entro il 25 luglio.
Stato delle domande per il Terzo Decreto attuativo 10.130 Salvaguardati al 25 luglio - In mobilità ordinaria lettera a) previste 2.560, pervenute: 941 - Prosecutori volontari, lettera b) previste 1.590 pervenute: 170 ( dato INPS al 18 luglio) - Lavoratori cessati, lettera c) previste 5130 pervenute: 729 (596+133) circa 14,2% - Pros.volont., in mobil. lettera d), previste 850 pervenute: ??? ( è una parte dei 170 al 18 luglio)
in totale 1.840 su 10.130 solo 18,2 %
I dati sono qui: http://www.lavoro.gov.it/PrimoPiano/Documents/Report%20I%20monitoraggio%203% 5e%20procedura%20salvaguardati.pdf

Numero degli ESODATI
Abbiamo inviato tabelle - da noi elaborate - a DG INPS che sono stati illustrati da Claudio Ardizio sul numero degli esodati - che si riallegano.
Nella audizione di Nori alla commissione Lavoro della Camera l'11.04.2012 sono state consegnate tabelle con il "famoso" numero degli esodati 390.200 di tutte le tipologie che maturavano la decorrenza pensione nei 4 anni dal 2012 al 2015 . Tale numero - contestato da Fornero - è riportato anche sulle tabelle a pag 2 del file " tabelle 2012.06.19-20 ..." presentate da Fornero alla Camera il 19 giugno 2012 mentre votavano la sfiducia, per dimostrare che il numero degli esodati è inferiore .
Il "famoso" n degli esodati 390.200 riga A si ritrova sulla pag 2 del "file tabelle2012.06.19-20 ( invero c'è 389.200 poi arrotondato ) a cui togliendo 76.000 ( già usciti nel 2012 perché maturavano i requisiti nel 2011 con precedenti leggi riga B e riga F) si giunge a 314.700 . Numero confermato anche dalla ragioneria dello Stato Dr. Canzo ad ottobre 2012 in occasioni di discussione sulle coperture da trovare per la pdl 5103 .
Togliendo ancora 130.130 già salvaguardati nei 3 decreti si giunge a 184.600 ancora da salvare - con altre risorse e altri decreti.
Il ministro del Lavoro Giovannini in una interrogazione in question time al senato il 16 maggio si era impegnato a " CENSIRE gli ESODATI " in una settimana e a riferire . Abbiamo chiesto a DG INPS che sicuramente è stata attivata dal Ministro - di conoscere i dati forniti a Giovannini. Sono trascorsi oltre 2 mesi e Giovannini nasconde sotto il tappeto i numeri riavuti da INPS e di conseguenza non si sbilancia sulle coperture da trovare ( anche anno per anno ) per SALVARE TUTTI gli esodati .
Nori ha risposto che non si possono sommare "pere e mele" con dati provenienti da fonti diverse ( ma non ha precisato che le fonti delle tabelle da noi inviate sono state fornite proprio da Nori stesso alla commissione lavoro il 12.04.2012 - e riusate da Fornero e dal Dr Canzo RdS ).
Ha dichiarato che non sono 314.600 gli esodati - e 184.600 ancora da salvare - ma inferiori di numero - ma non ha fornito altri dati. Ha accennato che i lavoratori " bloccati " - che tuttora lavorano presso alcune aziende ( Telecom , Fiat ecc) - che hanno accordi precedenti il 31 dicembre 2011 e che verranno posti in mobilità alla fine del 2013 , nel 2014, 2015 ecc non si dovrebbero contare tra gli esodati. Il ministro Giovannini sta studiando norme specifiche per i lavoratori " bloccati " - che tuttora lavorano e che andranno in mobilità da fine 2013 in avanti pur coperti da accordi fino a integrazione pensione (in parte preannunciati come applicazione delle norme su mercato del lavoro) . Quindi Nori - e il Ministro Giovannini - non considera questi " bloccati " nei numeri degli esodati .
Mentre è bene tutelare i CV ante 2007 che sono vicini alla pensione ( 56 - 57 anni ) si toglieranno dai numeri degli esodati i CV ante 2007 con 40 - 45- 50 anni di età.
Da quanto abbiamo capito i numeri degli esodati sono però un argomento "delicato" politicamente parlando, in questo periodo ed alla fine Nori ha detto che ha delle clausole di riservatezza con il ministro Giovannini e quindi si è gentilmente rifiutato di fornire alcun dato certo.
NOI chiediamo che anche l'INPS si attivi col Ministro per fare chiarezza - poiché da 20 mesi molte persone sono in ansia - senza stipendio , senza pensione e ALMENO sapere i numeri , le coperture necessarie , e se saranno emessi decreti anno per anno è un ATTO DOVUTO del Ministro - che non è più rinviabile.

Nati nel 1952 (comma 15bis e successiva circolare INPS nr. 35 del 2012)
L'INPS ha confermato che il comma 15bis è stato aggiunto all'articolo 24 per rendere meno onerosa la riforma Fornero per i nati nel 1952 - che potranno andare in pensione a 64 anni - anche se il suo effetto è stato dal legislatore limitato ai lavoratori dipendenti del settore privato. Il tutto quando il fenomeno esodati non era ancora esploso e non era intuibile nella sua gravità.
Gli uomini devono avere quota 96 mentre le donne 60 anni di età con almeno 20 anni di contributi entrambi entro il 31 dicembre 2012.
L’ INPS ha preso atto che l'interpretazione data con la sua circolare Nr. 35 del 2012- cioè di essere lavoratori occupati al 28.12.2011 ( data di pubblicazione Legge SalvaItalia ) farebbe perdere lo sconto dei due anni al lavoratore dipendente del settore privato non salvaguardato e senza occupazione.
INPS si è quindi dichiarata disponibile a riaffrontare la problematica con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – al fine di rivedere il criterio d’interpretazione – con l’avallo del predetto Dicastero estendendola ai lavoratori privati dipendenti cessati prima del 28.12.2011- pur con contribuzioni " miste" (autonome) - facendo comunque presente che il comma 15bis non può essere generalizzato ed indirizzato a tutti i lavoratori già licenziati a quella data e di qualsiasi tipologia ( non si può estendere a dipendenti pubblici o autonomi ).
I rappresentati dei comitati pur apprezzando la disponibilità manifestata dall’ INPS hanno comunque ribadito che una diversa interpretazione operativa del comma 15bis dovrebbe considerare il sopraggiunto fenomeno degli esodati e pertanto ogni eventuale interpretazione dovrebbe dare loro l’opportunità di poter accedere al suddetto beneficio senza alcun vincolo di essere ancora occupati al 28.12.2011 . Estenderlo anche ai lavoratori pubblici e ai lavoratori autonomi è un atto di giustizia - sono in atto interrogazioni di parlamentari e sono state presentate proposte di legge .

Aspettativa di vita:
mobilità in deroga ai mobilitati quotisti e donne mobilitate 60enni

il Ministero del Lavoro ha sbloccato solo mercoledì 17-7 i fondi FOSF ( Fondo occupazione e Formazione ) . Nei prossimi giorni saranno inviati le certificazioni di salvaguardia ai mobilitati quotisti e donne mobilitate 60 anni – che per aspettativa di vita rischiavano di scollegare la maturazione delle decorrenze pensione entro la mobilità – col rischio di aspettare anche fino a 6 anni la pensione. Anche a costoro saranno riconosciuti 3 mesi di mobilità in deroga per coprire i 3 mesi per aspettativa di vita

Sabato 20-7 si sono viste le prime lavorazioni fatte nella giornata di venerdì 19-7 su mobilitati quotisti.

elenchi mobilitati nei 55.000 CASO ALENIA AERMACCHI
I mobilitati di aziende con accordi tra il 6.12.2011 e 31.12.2011 aspettano di conoscere se saranno salvaguardati tra i 55.000 del secondo decreto.
L'art. 3 del Decreto attuativo dell' 8/10/2012 relativo alla legge n 135 del 7/8/2013 (i 55.000) recita così:
"L'INPS, sulla base delle comunicazioni delle imprese di cui al comma 1 (le famose liste inviate dalle aziende), che sono trasmesse all'Istituto dalla direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro del ministero del lavoro e delle politiche sociali entro quindici giorni dal ricevimento, ammette - sulla base della data di licenziamento - i lavoratori interessati al beneficio ai sensi dell'art. 22, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2012, n 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n 135."

Quindi, per decreto, il Ministero MPLS doveva trasmettere all'Inps le liste ricevute dalle aziende - che dovevano consegnarle entro il 2 aprile a MPLS - entro quindici giorni dal ricevimento.
Nel caso ALENIA Aermacchi si sono perse le tracce di tali elenchi trasmessi dalla Azienda al Ministero prima del 28 febbraio. Ciò riguarda decine di lavoratori licenziati nel 2012 e messi in mobilità da Alenia.
Il dottor Busacca Luciano, dirigente INPS - sta aspettando chiarimenti dal Dott. Sapio del MPLS - e si auspica che gli elenchi siano ricevuti in DG INPS in pochi giorni . Se ciò non è stato fatto, si potrebbe anche configurare il reato di "omissione di atti d'ufficio" presso il Ministero.

Sistema sperimentale contributivo opzione donne
Abbiamo segnalato di rivedere la reinterpretare dell'opzione donna 57 anni e 35 anni di contributi con calcolo pensione TOTALMENTE CONTRIBUTIVO rivedendone almeno i termini per la sua applicazione in modo più favorevole.
Ad esempio potrebbe essere considerato quale requisito da conseguire entro la data di scadenza di detta opzione, cioè 31.12.2015, non la decorrenza della pensione (come è oggi) ma la maturazione del requisito; sarebbe anche auspicabile sospendere per questo regime sperimentale, ANCHE i 3 MESI di ASPETTATIVA DI VITA che portano in realtà la scadenza al 30.09.2015 per le donne 57enni che chiedono tale opzione dal 2013 al 2015 (non c'è aspettativa di vita nel 2012 - solo da 2013 ) .
Per entrambe le modifiche basterebbe una circolare INPS appoggiata da un parere favorevole del Ministero del Lavoro considerando che nella legge istitutiva di questa norma speciale non c'erano di certo tali penalizzazioni che invece esistono nel meccanismo di calcolo dell'importo e sono molto rilevanti.

Contributori Volontari CV ANTE 2007
Sono tanti i dubbi che circolano ancora su questo spinoso tema. Noi abbiamo chiesto di sapere se questi soggetti in caso di salvaguardia possano contare sui fondi stanziati al tempo della loro salvaguardia o se andranno a pesare sui 130.000 salvaguardati. La risposta è stata articolata.
In seguito alla riforma Fornero le leggi sui CV ante 2007, secondo l’INPS, sono da ritenersi decadute per coloro che non rispettano i requisiti richiesti dai decreti attuativi della Legge 214/2011. Tuttavia, dopo il parere delle Commissioni speciali parlamentari che considerano le leggi sugli ante 2007 non annullate, e quindi ancora vigenti a prescindere dai “paletti” introdotti dai decreti attuativi, l’istituto ha chiesto al ministero le direttive da seguire per la risoluzione della questione.
Finora le valutazioni di massima sul numero totale di esodati (termine da interpretare in senso lato, cioè comprendente le varie tipologie compresi i CV) hanno incluso anche gli ante 2007 qualora si trovino nelle condizioni previste dai decreti interministeriali del 1° giugno 2012 (salvaguardia 65.000) e 8 ottobre 2012 (salvaguardia 55.000) e cioè:
- non rioccupati dopo l’autorizzazione;
- con almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6/12/2011;
- perfezionamento dei requisiti che consentono la decorrenza della pensione di anzianità entro il 6/12/2013 (salvaguardia 65.000);
- perfezionamento dei requisiti che consentono la decorrenza della pensione di anzianità entro il 6/1/2015 (salvaguardia 55.000).
La posizione di INPS sull'argomento dovrebbe contribuire a ridimensionare significativamente il numero dei soggetti da salvaguardare con importanti conseguenze sull'entità delle coperture da trovare.
La circolare INPS sui 10.130, in via di prossima emissione, dando pratica attuazione al terzo decreto, consentirà l’accesso alla salvaguardia ai soggetti - ai quali si applica la normativa pre-vigente dell’art. 1 comma 8 Legge 243/2004 (come succ. mod. dalla Legge 247/2007) con 57 o 58 anni (se autonomi) di età + finestra + incremento per aspettativa di vita a partire dal 2013 e 35 anni di contributi -, che rispettano i requisiti previsti nel decreto attuativo del 22/04/2013 (almeno un contributo volontario pagato alla data del 6/12/2011; decorrenza entro il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto legge 6/12/2011; rioccupazione consentita dopo l’autorizzazione, ma se avvenuta dopo il 4/12/2011 l’attività svolta dopo tale data non deve essere di lavoro dipendente a tempo indeterminato, e il reddito annuo lordo complessivo, riferito alle attività svolte dopo il 4/12/2011, non può essere superiore a euro 7500 su base annua).
Al di fuori di questa casistica, l’INPS ritiene che non siano da salvaguardare i CV in età ancora di lavoro (ad esempio 45enni) oppure chi NON ha versato 1 settimana dopo la autorizzazione o ha poca contribuzione. Secondo l’INPS non sarebbe “etico” che questi soggetti conservassero le regole ante 2007 fino al loro pensionamento ancora lontano nel tempo. L'impressione comunque è che le parole conclusive ancora manchino sull'argomento ed è auspicabile che ciò avvenga al più presto possibile per risolvere gravi situazioni che si sono create. Infatti, esistono soggetti che hanno già raggiunto i requisiti e le decorrenze per gli ante 2007 che rimarrebbero fuori dalla salvaguardia solo per non aver pagato almeno un contributo entro il 6-12-2011, in questo consigliati a suo tempo proprio dall'INPS visto che, per la maturazione dei requisiti, sono stati sufficienti i contributi da lavoro versati. Un intervento sugli ante 2007 potrebbe essere magari quello di porre uno spartiacque: cioè tutti gli ante 2007, a prescindere da paletti vari dei tre decreti, che raggiungono le decorrenze pre-vigenti entro il 2019 devono essere salvaguardati.
Visto il parere delle commissioni speciali, ai comitati interessa che INPS e Ministero del Lavoro trovino una soluzione definitiva per la risoluzione delle questioni ancora in sospeso sulla base delle norme tuttora vigenti sulla contribuzione volontaria e sugli autorizzati prima del 20 luglio 2007.

Licenziati senza tutele
Chiediamo una soluzione per i licenziati su due piedi da piccole aziende (quelli cioè senza accordo e senza autorizzazione ai CV ) - è ingiusto che non debbano ricevere alcuna forma di tutela. Si auspica fortemente che venga trovata una soluzione anche per queste persone che sono in grande difficoltà.

Comunicazione esito negativo verifica diritto alla salvaguardia
E' stato chiesto se L’INPS comunicherà l’esito negativo conseguente alla verifica della posizione contributiva per coloro che hanno avuto l’istanza di accettazione da parte delle DTL sia per il primo che per il secondo decreto. L’INPS ha confermato che gli esiti negativi saranno comunicati ma soltanto dopo aver chiuso le procedure per tutti e tre i decreti, ciò per eventuali possibilità di “slittamento” da un decreto all’altro. Ciò è in parte scorretto , perché preclude agli Esclusi la possibilità di richiedere il RIESAME a INPS o di aprire un contenzioso sul provvedimento di DINIEGO in tempi utili ( ricorsi a TAR o Giudici del Lavoro). Si dovrebbero dare SUBITO le risposte negative agli esclusi dai 65.000

Situazioni ritardo EX-IPOST
E’ stata segnalata che risultano ai Comitati alcune situazioni di ritardo ex-IPOST nella gestione delle istanze di accettazione delle DTL per i soggetti ex-IPOST. Le DTL, avrebbero trasmesso le accettazioni alle Direzioni Provinciali INPS che a loro volta le avrebbero trasmesse alla Direzione Generale INPS, ma quest’ultima non le avrebbe ANCORA trasmesse a EX IPOST.
Il Dott. Uselli ha smentito tale situazione dichiarando che tutte le istanze da DG INPS sono state trasmesse e che è stata effettuata la verifica per codice fiscale.
Se ci sono situazioni che risultano non trasmesse da DTL a ex IPOST di segnalarlo a DG INPS e a ex IPOST per le verifiche.

2 commenti:

  1. Sono del 52 ho fatto richiesta all'INPS per data certa diritto a pensione a Settembre 2013a tutt'oggi nessuna risposta. Volevo solo sapere se con 38 anni di servizio postale posso andare in pensione a 64 anni. Mi sono dimesso il 01-03-2014.

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    1. Se vuoi una risposta certa, rivolgiti ad un patronato. Ci lavorano esperti che sono a tua disposizione gratis.
      Qualunque risposta letta qui, che certezze ti dà?
      Se non sei contento del tuo patronato, senti altri patronati!

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