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lunedì 23 settembre 2013

Esodati: nuovi dati. Solo 11mila in pensione

Esodati: nuovi dati. Solo 11mila in pensione. Ecco cosa ha fatto e deve fare Governo Letta
Autore: Marcello Tansini
Situazione esodati: a che punto sono e impegni per il futuro
Dell’esercito dei 130mila salvaguardati dai tre decreti dell’ex governo Monti, ad oggi coloro che effettivamente percepiscono l'assegno previdenziale sono in totale 11.384, secondo i dati aggiornati al 10 giugno 2013 contenuti nell'ultimo Rapporto Annuale dell'Inps . dunque, poco più di un decimo della platea complessiva dei tutelati.
Tutti gli altri salvaguardati dovrebbero passare automaticamente dall'assegno di mobilità a quello previdenziale, appena raggiunti i requisiti per il pensionamento, ma in realtà ci sono molti lavoratori che hanno periodi scoperti, nei quali non riceveranno né il sussidio, né la pensione.
Si tratta di coloro che hanno firmato degli accordi per mettersi in mobilità prima del 2010 e che, per effetto delle nuove norme pensionistiche previste dall’ex ministro Fornero, non rientrano più nei requisiti per beneficiare del trattamento di tutela.
E così molti esodati non possono godere più del diritto di percepire l'assegno di mobilità (ad esempio nel corso di quest'anno) prima di poter diventare pensionati a tutti gli effetti (per esempio dal primo gennaio 2014). Per rimediare a questa situazione, il governo ha deciso di stanziare nei prossimi mesi ulteriori risorse che saranno attinte dal Fondo sociale per l'occupazione del Ministero del Welfare, ma una crisi di governo nei prossimi mesi potrebbe far saltare anche questa misura.
Restano, dunque, diversi i problemi in merito che il governo deve affrontare. E il premier Letta si è inoltre impegnato a stanziare una somma di 700 milioni di euro in favore di una quarta tranche di esodati, corrispondenti a una platea di circa 6.500 lavoratori che hanno subito un licenziamento individuale prima del dicembre 2011.
Bisogna, però, trovare una soluzione definitiva al problema, perchè, secondo le stime, le persone che rischiano di rimanere senza lavoro e senza pensione entro il 2017 sono nel complesso 320-350mila. E per non lasciare nessuno ‘in mezzo alla strada’ è necessario modificare qualcosa nel sistema pensionistico attualmente in vigore.
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