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venerdì 6 settembre 2013

Esodati reggiani contro Brunetta: occupata sede Pdl

Esodati reggiani contro Brunetta: occupata sede Pdl
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Insieme ad altri hanno protestato poiché l'attuale capogruppo alla Camera sostiene che non esistonoGli esodati davanti alla sede del Pdl
REGGIO EMILIA - Una ventina di persone del Comitato esodati di Reggio Emilia ha occupato ieri mattina la sede del Pdl a Roma per protestare contro l'ex ministro Renato Brunetta che in un'intervista al Tgcom ha sostenuto che il problema degli esodati "è stato risolto". Un gruppetto di esodati, per dimostrargli il contrario, si è riunito davanti al palazzo d'epoca, in piazza San Lorenzo in Lucina, dove a giorni si insedierà Forza Italia. Una protesta pacifica contro le recenti dichiarazioni dell'ex ministro Renato Brunetta sul superamento del problema degli ex lavoratori senza pensione. "Vorremmo che venisse a toccarci - dicono i manifestanti - perché esistiamo e per i prossimi cinque anni saremo ancora senza stipendio e senza pensione".
Gli esodati nella nostra provincia sono 1.200, mentre in tutta Italia sono 392mila da fonti Inps. Domani mattina il Comitato reggiano incontrerà anche il vicesindaco, Ugo Ferrari in municipio. Il reggiano Pietro Braglia, del Comitato reggiano, afferma: "Nonostante quello che pensa Brunetta, gli esodati reggiani ci sono ancora e anche quelli nazionali dato che ce ne sono 392mila e ne sono stati salvati solo 130mila". Continua Braglia: "Dopo una litigata con la Biancofiore e dopo un accordo raggiunto con le forze dell'ordine, che si sono impegnate a farci avere un incontro con un rappresentante del Pdl, abbiamo lasciato l'interno della sede e ci siamo posizionati all'esterno della sede stessa. Lo stesso Brunetta si è reso disponibile ad incontrarci presso la camera dei deputati ufficio di presidenza del gruppo parlamentere del Pdl. Il sottoscritto, Daniele e Marianna siamo usciti dall'incontro delusi e preoccupati dalle dichiarazioni e dal modo di vedere di Brunetta il problema esodati. Innanzitutto non è minimamente intenzionato a smentire quanto dichiarato a Tgcom24, in quanto per lui dopo l'ultimo decreto dei 6.500 gli esodati non esistono più. Per lui tutti gli esodati che hanno firmato accordi entro il 31/12/2011 sono stati messi a posto con la legge di stabilità, perciò tutti gli altri che sono rimasti fuori sono tutte persone che sono state danneggiate dalla riforma ma nulla hanno a che fare con gli esodati. Gli abbiamo fatto notare che le persone che aveva davanti non erano fantasmi, ma persone che avevano firmato accordi prima del 31/12/2011 e che comunque sono rimaste fuori dalla salvaguardia, e che non è vero quello che dice. A quel punto ha messo in moto la sua furbizia e ha incominciato a chiederci che tipo di accordi abbiamo avuto con le nostre aziende, chiedendoci se potevamo mandargli copia degli accordi così studierà bene la nostra situazione in modo di fare una relazione e pubblicarla, mantenendo l'anonimato".
Conclude Braglia: "C'è stato un piccolo scontro sui contributi pagati all'Inps, mi ha chiesto di quanto era il mio stipendio, ha fatto due conti al volo e mi ha detto che dovevo pagare 350 euro al mese, a quel punto gli ho detto che io pago quasi 800 euro al mese e mi ha risposto che non è possibile. Evidentemente non lo sa che i lavoratori versano il 33% all'Inps e il restante lo versa l'azienda. Dopo ci ha invitato ad occupare per par condicio anche la sede del Pd in quanto anche Damiano ha dichiarato che il problema esodati era stato risolto, ha quel punto gli ho risposto che Damiano non ha mai fatto dichiarazioni del genere, allora credendo di metterci in difficoltà ha chiamato per telefono Damiano e mettendolo in viva voce, lo ha messo al corrente dell'incontro che stava avendo con noi, ha ribadito a Damiano quello che ha detto nell'intervista e anche Damiano ha tentato di fargli capire che gli esodati sono ancora tanti e che tutti quelli che hanno firmato accordi in buona fede con le aziende prima del 31/12/2011 vanno salvaguardati. Dopo una sacco di inesattezze, finalmente ha suggerito a Damiano una cosa di alta saggezza e cioè quella di annullare la riforma Fornero. Damiano di controrisposta gli ha detto: "E lo dici proprio a me". Sono rimasti d'accordo che dovevano incontrarsi per discutere seriamente su un'ipotesi di annullamento della riforma. Per quanto riguarda invece la nostra richiesta di smentire pubblicamente quanto detto domenica, la risposta è stata la seguente: "Essendo io persona libera dico sempre quello che penso, pertanto confermo quello che ho detto domenica".
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7 commenti:

  1. sono Paolo da scandiano,voi postali, vi siete licenziati e basta, senza aver firmato nessun accordo con l' azienda, proprio perché non c'era nessun accordo, e soprattutto nessuno vi ha obbligati. Innanzitutto dovreste dire chiaramente quanti euro avete preso per licenziarvi (forse ve ne hanno dati meno perché siete tra quelli a cui hanno assunto il figlio a part-time a tempo indeterminato),perchè sapendo esattamente quanti anni vi sarebbero mancati alla pensione con le vecchie regole, questi vi sarebbero serviti per pagarvi i contributi volontari(come chiedeva la Fornero,almeno 1 versamento accreditato).avete mai iniziato a pagarli? provate a spiegare alla gente senza lavoro oppure licenziata, come mai avendo un lavoro oltretutto sicuro, siete usciti dal lavoro con tanti anni di anticipo.Pensavate di essere così furbi come sono sempre stati i dipendenti statali, però questa volta vi è andata male: oltre al danno la beffa.non sono Brunetta, ma voi non siete esodati perché nessuno vi ha licenziato, nessuno vi ha messo in cassa integrazione e nessuno vi ha messo in mobilità.Purtroppo per voi, le regole del gioco sono cambiate e avete perso.

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    1. Paolo da Scandiano, bisogna parlare a ragion veduta e sapere di quel che si parla.
      La favola degli incentivi e dell'assunzione dei figli sta solo nel sommare cose distinte tra loro e buttate all'aria dal provvedimento della fornero. Non si parla di lunghi anni mancanti (nel caso di Poste al massimo erano 2 e legati ad un piano illustrato a suo tempo in Parlamento dai vertici di Poste che prevedeva la riduzione del personale di un certo numero, utile per far quadrare i bilanci e quotare Poste in borsa.
      Il termine della pensione ci ha buttato fuori dalle tutele concordate. Da qui l'essere esodati.
      Molti di noi, vedendo che quegli accordi non sarebbero stati onorati dal Governo (abbiamo firmato quell'accordo nelle sedi istituzionali proposte dal Ministero del Lavoro), hanno chiesto di rientrare al lavoro e recedere da quell'accordo. Inutilmente, perché Poste non ci ha più voluti ed i giudici hanno dato ragione a Poste, perché la causa non era loro.
      Paghiamo regolarmente i contributi volontari e se non verremo salvaguardati lo dovremo fare per anni in più e con una pensione inferiore, (dipende se ci arriveremo per anzianità o vecchiaia).
      Ti sembra che questo sia voler fare i "furbi?"
      Tu, al nostro posto, cosa avresti fatto di meglio?
      Questo senza fare la guerra fra poveri, perché sappiamo cosa significa essere disoccupati (come i miei 2 figli).
      Queste cose che dici fanno male e mostrano una cattiveria aprioristica.
      Non ti auguro altrettanto.

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    2. Paolo da scandiano ( da come ti sei presentato sembri un cantante) pero' non ci hai detto se sei esodato, esonerato, disoccupato, licenziato.....insomma non conosciamo qual e' il tuo problema, ma sappiamo solo che hai una carica di cattiveria e maldicenze da fare paura........Essere disoccupato e' la cosa piu' brutta che possa esistere ed hai tutta la nostra solidarieta' , ma con le maldicenze vacci piano .......prima di parlare a vanvera , documentati e farai piu' bella figura, perche' la dignita' delle persone va rispettata sempre e tu in un minuto ne hai calpestate a migliaia... vergognati ! ! ! I veri ESODATI siamo noi postali, che in seguito ad un PATTO-ACCORDO garantito dallo Stato con 35_36_fino a 40anni di contributi versati e tasse, ci siamo trovati fuori a dicembre dopo aver sottoscritto un patto mesi prima , causa legge FORNERO .
      Tu non avrai la nostra eta, ne' i nostri anni di lavoro e ne' i nostri versamenti in contributi, ma in sostituzione hai tanta cattiveria...........pero' ,nonostante tutto, ti auguro ogni bene.............. ( LILIANA ESODATA POSTE 31.12.2011)

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    3. Paolo io sono un postale ,che ha un accordo firmato, pero' capisco che la mamma dei deficienti e' sempre incinta ,ma la tua se ne' approfittata, mi chiamo sandro faraoni sono su postali esodati, se vuoi puoi scrivermi in privato e ci possiamo dare un appuntamento ,almeno ti spiego meglio come e' la nostra situazione ,sei il solito provocatore magari amico di fabbri e di ferri,altri due persone con un alto quoziente intllettivo

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    4. comunque quel gruppo e' di roma

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  2. Che cosa significa... "comunque quel gruppo e' di Roma??????"

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    1. Significa che la foto di quel gruppo e quell'iniziativa è stata fatta dagli esodati romani

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