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mercoledì 9 ottobre 2013

Riforma pensioni addio: la legge Fornero resta. Copertura ai nuovi esodati

Welfare 8 ottobre 2013
Riforma pensioni addio: la legge Fornero resta. Copertura ai nuovi esodati
Il ministro Giovannini: nessuna “controriforma”, troppo costosa. Sì a flessibilità contributiva
Niente da fare, andare in pensione in anticipo, per il momento, resta un’impresa quasi impossibile. Le proposte di modifica al sistema introdotto due anni or sono dalla riforma Fornero, presentano un conto troppo elevato per le già provate casse della previdenza statale, e tutto pare destinato a rimanere com’è, almeno nel breve periodo.
Questo il succo dell’ultimo intervento del ministro del Welfare Enrico Giovannini nel corso di un’audizione alla Commissione Lavoro della Camera, dove ha smorzato nuovamente le speranze di vedere riscritta la norma che regola requisiti e trattamenti per i pensionati italiani.
Da più parti, si invocava, infatti, negli ultimi tempi, un ritorno convinto alla flessibiltà, senza snaturare la legge Fornero, ma introducendo alcuni correttivi in modo da garantire abbandoni più soft dei posti di lavoro a chi fosse ormai vicino alla maturazione dei requisiti. Era l’esempio, tra le altre, della proposta di Cesare Damiano, che prima di tutte aveva avanzato il principio dei bonus e delle penalizzazioni, a seconda che si optasse per l’uscita in ritardo o in anticipo.
Invece, la linea della Fornero sembra aver convinto in toto anche il suo successore Giovannini, che ha ribadito l’indisponibilità del governo a discutere di leggi con il potenziale di stravolgere l’impianto attual,e chiedendo eccessi di spesa non sostenibili. 
Riportare indietro le lancette, ha infatti notato il ministro, significherebbe avviare un cammino “incompatibile con il percorso attuale di contenimento della spesa pubblica e con l’indirizzo del governo che ha fissato come priorità la riduzione del costo del lavoro”.
Tutto ciò che l’ex presidente Istat si è sentito di promettere in audizione, riguarda essenzialmente una maggiore elasticità per il versamento dei contributi per chi svolge carriere professionali discontinue o per chi ha svolto le prime mansioni in età avanzata. Una misura, ha sottolineato Giovannini, che consentirebbe di  “aumentare il montante pensionistico, con maggiore flessibilità rispetto a quanto consentito oggi, per cumulare i contributi”.
Un altro intervento che il governo ha in cantiere riguarda, poi, le pensioni d’oro, che non verranno spolpate per alzare le minime, ma eviteranno la rivalutazione prevista nel 2014. Sul fronte esodati, invece, confermata la salvaguardia per i nuovi 6500 esclusi, che apparterranno alla schiera dei licenziati individuali.
(Leggi)

4 commenti:

  1. ....da crederci per davvero!!! ESODATI non vedrete un euro!!!
    Intanto il sig. Giovannini non tocca i suoi vari emolumenti, non rinuncierà ai benefit che gli deriveranno dal fatto che è un ministro (attenti questa è gente da oltre 1.000.000 di euri all'anno, e dalle liquidazioni stellari vedi i vari Sarmi , Mastrapasqua, Moretti etc etc), e poi ci fanno credere che 3000 euri al mese sono emolumenti d'oro
    E poi, da oltre tre anni un popolo di part time nelle poste (640 euri al mese) continua a non avere certezze e futuro, mentre SARMI ingrassa sempre più.
    M5S sempre di più.
    nessuno52

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  2. Ognuno è libero di votare per chi vuole, ma i cittadini del m5s non hanno avuto la capacità di sposare a pieno titolo il nostro problema. Hanno restituito parte delle loro retribuzioni ,perché non hanno proposto l'utilizzo per salvaguardare altri esodati. Sicuramente li utilizzeranno per salvare L'alitalia, azienda che il nostro Silvio non ha voluto vendere , altro che servizi sociali......Ex numero di matricola poste 53

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    1. Io penso che gli dobbiamo qualcosa se l'Alitalia e' rimasta in casa nostra o volevate farle fare la fine di TELECOM e di tutte quelle imprese fuggite all'estero ???????? Ne avete o no razionalita' !!!!!!!! Oppure siete vittime solo di colori, stemmi e casacche ?!?!?!?!?!

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  3. Ma se ci hanno sempre detto che dopo gli interventi di Sacconi il nostro sistema pensionistico era in equilibrio come nessuno,due anni fa sono arrivati gli scienziati Fornero e Monti(che nonostante l'evidenza del disastro continuano a difendere il tutto)e ci hanno distrutto.I soldini che si risparmiano sono serviti non all'Ente previdenziale ma a fare cassa per turare i buchi di bilancio.Adesso ci vengono a dire che i soldi non ci sono e che è impossibile tornare indietro.Invece si pùò, basta rimettere i soldi dove sono stati presi,e finirla con queste prese in giro.
    Esodato postale

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