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martedì 1 ottobre 2013

Se cade Letta, IMU, aumento IVA, esodati...

Imu, aumento iva, esodati, pensioni, taglio tasse lavoro: cosa cambia se cade Governo Letta
Le questioni irrisolte del governo: cosa succederà con questa crisi?
E’ stata una domenica sera intensa per il presidente del Consiglio, Enrico Letta, prima impegnato nell'incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, poi nella partecipazione a 'Che tempo che fa'.
E in una nota diffusa successivamente all’incontro con Napolitano in Quirinale si legge che ‘è stata attentamente esaminata la situazione che si è venuta a creare a seguito delle dichiarazioni del Presidente Berlusconi e delle dimissioni rassegnate dai ministri del Pdl in adesione a quell'invito il succedersi nella giornata odierna di dichiarazioni pubbliche politicamente significative dei ministri dimissionari, di vari esponenti del Pdl e dello stesso presidente Berlusconi ha determinato un clima di evidente incertezza circa gli effettivi possibili sviluppi della situazione politica’.
E si legge ancora: ‘Da ciò il Presidente del Consiglio ha tratto, d'intesa con il Presidente della Repubblica, la decisione di illustrare in Parlamento, che è la sede propria di ogni risolutivo chiarimento, le proprie valutazioni sull'accaduto e sul da farsi. Il Presidente del Consiglio concorderà la data dei dibattiti con i Presidenti delle Camere’. Dopo il colloquio al Quirinale, Letta è intervenuto a 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio, in diretta da Palazzo Chigi.

E sull'incontro con Napolitano, il premier ha detto: ‘Dopo aver valutato una situazione molto complessa, si è deciso che bisogna andare in Parlamento, mercoledì probabilmente, e lì ognuno si assumerà le proprie responsabilità con la massima trasparenza. Chiederemo la fiducia sia al Senato che alla Camera. Ma, non ho intenzione di governare a tutti i costi’.
Le tensioni del governo sono, dunque, e evidenti e le conseguenze di queste tensioni si potrebbero nuovamente ripercuotere sui cittadini italiani che attendono misure importanti e risolutive per i loro carichi fiscali, dalla cancellazione dell’Iva al blocco dell’aumento dell’Iva, che, senza un decreto in extremis di oggi, dovrebbe scattare da domani, martedì primo ottobre, facendo salire l’aliquota dal 21 al 22%.
Ma non solo: dopo l'aumento dell'Iva si profila per gli italiani anche il pagamento, a metà dicembre, della seconda rata dell'Imu sulla prima casa. Le risorse per evitare il pagamento dell'imposta sugli immobili, 2,4 miliardi di euro già conteggiati nel bilancio di quest'anno devono essere trovate entro il 15 ottobre, secondo l'impegno politico preso dal premier, Enrico Letta.
Ma con la crisi di governo è molto difficile che nella maggioranza si arrivi ad un accordo ed ecco che si profila anche l’ipotesi di un ritorno del pagamento dell’Imu anche per coloro che avrebbero dovuto esserne esenti come i proprietari di prime case e terreni agricoli.
Probabilmente non si arriverà neanche alla possibilità di tagliare le tanto pesanti tasse sul lavoro, come anticipato dal governo, e dalla Legge di stabilità che necessariamente arriverà ad ottobre scompaiono anche gli eventuali interventi sulle pensioni, forse anche per quelle categorie di lavoratori, come usuranti e precoci, che avrebbero dovuto mantenere le vecchie regole pensionistiche.
Ci si pone ora solo l'interrogativo sul futuro degli esodati: per loro sono stati annunciati diversi interventi, per evitare che migliaia persone restino senza lavoro e senza pensione, ma cosa cambierà effettivamente se il governo cade?
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