Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

domenica 24 novembre 2013

Gnecchi a Brescia parla di pensioni e esododati

Artigianelli gremito per parlare di pensioni

Platea non giovane, ma informata e agguerrita. Più che naturale, per l'occasione. Ieri sera, agli Artigianelli, si parlava di pensioni «dalla riforma Fornero alla legge di stabilità», in un convegno organizzato dalla deputata Pd Miriam Cominelli. E i giovani alla pensione quasi non credono più. In ogni caso hanno il problema molto più urgente di trovare un lavoro.
MIRIAM COMINELLI ha chiamato un'esperta. Maria Luisa Gnecchi, che sui banchi del Pd, alla Camera siede dal 2008 dopo una vita trascorsa all'Inps. E Gnecchi ha sottolineato soprattutto la cattiva informazione che i media italiani fanno in materia. «Montano la storia delle pensioni d'oro sparando risparmi iperbolici che non stanno né in cielo né in terra - accusa - e tacciono le mille nefandezze perpetrate contro i pensionati più deboli dal Salvaitalia e dalla cosiddetta riforma Fornero». Merito soltanto ai comitati degli esodati, che «almeno loro hanno portato all'attenzione pubblica una di quelle "nefandezze"».
Ma ce ne sono altre, e Gnecchi ne elenca tante, prima di indicare la rotta da seguire in Parlamento per mettervi riparo. Quel Salvaitalia, per dirne una, impone alle donne di avere la pensione di vecchiaia a 70 anni se non superano di una volta e mezza l'assegno sociale. E i licenziati con uscita incentivata, salvaguardati solo se l'avevano impugnata. E la stessa Inps, che con l'ultima circolare fa un bel regalo ai cassintegrati in mobilità quando «salvaguarda solo chi matura il diritto alla pensione nel periodo di mobilità e non prima, durante la cassa integrazione».
E IL MAXI EMENDAMENTO Sacconi del luglio 2010 che «per impedire alle donne del pubblico impiego il trasferimento gratuito dei contributi all'Inps lo elimina per tutti devastando un sistema che funzionava».
«Nella sala ci sono i segretari confederali. Non sappiamo cosa rispondere a chi ci chiede quando andrà in pensione», dice Daniele Bailo (Uil). «Vedo il rischio che si tuteli una parte del Paese dimenticando i giovani», aggiunge Enzo Torri (Cisl). «Hanno tagliato 80 miliardi alle pensioni per risolvere il debito pubblico e la Corte costituzionale ha annullato il contributo di solidarietà perché anche quei soldi non finivano nelle casse dell'Inps», rincara Damiano Galletti (Cgil). Ci sono pure gli esodati che elencano i loro problemi.
Gnecchi invita a smentire chi dice che la riforma Fornero è stata buona, «anche se è Renzi a dirlo». Ammette che le pressioni del rischio default ai tempi di Monti hanno avuto il loro effetto. Ma mette in guardia contro chi «ad arte parla di tagliare le pensioni retributive per favorire le contributive», perché «il problema è dare lavoro ai giovani, se vogliamo che anch'essi abbiano una pensione».
E ora il suo impegno parlamentare - assicura - si concentrerà sui licenziati 2013-14, per permettere anche a loro di entrare nella salvaguardia. «Per adesso non ci sono i fondi per pensare a quelli del 2015, tant'è che non è stato ancora deciso il taglio della seconda rata Imu, anche se dai giornali non sembrerebbe».
Riparare i danni, insomma, e dopo «dovremo uscire una volta per tutte dalla logica delle salvaguardie». MI.VA.
(Leggi)

4 commenti:

  1. Onorevole Gnecchi non puo' pensare solo e sempre al 2013 e 2014 !!!! Ci siamo tutti coloro che abbiamo lasciato il lavoro prima della riforma Fornero , per esuberi aziendali, per dare la possibilita' ai giovani di entrare nel mondo del lavoro ; alcuni di noi non hanno avuto nemmeno l'incentivo di accompagnamento alla data della pensione e stiamo vivendo con i soldi della TFR . Dato il misero stipendio che noi Postali percepivamo , quanto pensa che sia stato l'ammontare??? Non certo un pacco di soldi (per dirla con una frase della Fornero, la stessa che ci ha scaraventato su un lastrico dopo una vita di lavoro) . A lei tutto questo sembra giusto???? A noi che maturiamo i requisiti nel 2015 non dovete darci mica subito l'assegno pensionistico ma dirci con un decreto, con una d
    eroga , con il cavolo che volete che siamo dei salvaguardati !!!! la copertura la trovate di anno in anno !!! Nella legge di stabilita' dovevate fare la riforma strutturale riguardo gli esodati, FATELA !!!!! Noi stiamo aspettando ormai da due anni e abbiamo i nervi a fior di pelle !!! Quindi guardate oltre il vostro naso, vi accorgerete che la sofferenza e' tanta e a quanto pare voi blaterate senza nemmeno cercare di porre rimedio .... Scrivetelo nero su bianco il nostro diritto alla salvaguardia e poi ...voi....o chi per voi si rimbocchera' le maniche pet onorare questo diritto che con le vostre riforme del cavolo avete buttato migliaia di famiglie nella totale disperazione . Esodata poste 17

    RispondiElimina
  2. I governi Monti/Letta ci ha rovinati......l'Italia e' affamata di giustizia sociale e di sostentamenti di prima necessita' e invece loro pensano a proporre e far passare leggi " ad personam " e " ad portaphoglio " ........VERGOGNATEVI..... NON PRESENTATEVI MAI PIU' .......lasciate il posto agli uomini di buona volonta' ........che chiacchierino poco e lavorino con onesta' pensando ai CITTADINI, perche' le leggi fatte per i cittadini devono essere uguali alle leggi fatte per le CASTE .............troppi sono i ricchi e TROPPI sono i poveri, i disagiati, i depauperati, i presi in giro, i calpestati, i cancellati........ INCAPACI A CASA!!!!!

    RispondiElimina
  3. Sono una pensionata VOS Nùmero : 45xxxx90,reclamo arretrati??
    Ho verificato che essendo la domanda di Pensione (03/03/2009)
    e come Ho fatto richiesta di Pensione di Vecchiaia, detta prestazione non perde la data
    di decorrenza originaria: 01/07/2010,con i diritti aquisiti con le vecchie regole e dissocupata, Ho i diritto per chiedere gli arretrati? come posso fare ?
    Io persepisco 496 euro al mese dall 1/4/2013

    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualunque patronato le saprà dire se ha diritto e, dando loro una delega di patrocinio (gratuito) l'assisteranno nell'iter della pratica.

      Elimina