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sabato 16 novembre 2013

Lecce: i sindacati in Prefettura per esodati e CIG in deroga

Rifinanziare la cassa integrazione e dare certezze agli esodati: sindacati manifestano in Prefettura
venerdì 15 novembre 2013
Cgil, Cisl e Uil della provincia di Lecce hanno scioperato per quattro ore questa mattina, in concomitanza con lo sciopero nazionale unitario e a conclusione di una settimana di mobilitazione che ha coinvolto lavoratori e pensionati. Tra le motivazioni, la richiesta di rifinanziare la cassa integrazione e di dare certezze ai lavoratori esodati.I segretari generali dei tre sindacati confederali sono stati ricevuti dal prefetto a cui hanno consegnato il documento con le motivazioni dello sciopero. Tra le motivazioni c’è la richiesta di rifinanziare la Cassa integrazione e di dare certezze ai lavoratori esodati. Nella provincia di Lecce, le ore concesse alle aziende per la Cassa integrazione, tra ordinaria, straordinaria e in deroga, da gennaio a ottobre 2013, sono  5 milioni 36mila 886.
“C’è una differenza considerevole tra le cifre del 2012 e quelle del 2013 nel Salento” – sottolineano Cgil Cisl e Uil Lecce: - “Nel periodo gennaio-ottobre dello scorso anno, registravamo ben 7 milioni 944mila 552 di ore di Cig totali. C’è un calo delle ore di Cig nel nostro territorio che però, a nostro avviso, non rappresenta la ripresa produttiva per moltissime aziende. Tutt’altro. All’interno dei totali, infatti, c’è il consistente decremento del finanziamento della Cig in deroga, quella concessa per governare situazioni straordinarie determinate dalla crisi o per aiutare realtà lavorative che, secondo la normativa vigente, non vedrebbero altrimenti la copertura di ammortizzatori sociali: 4 milioni 723mila 431 ore nel 2012 (genn. – ott.) contro le attuali 978 mila 638 (genn. – ott.) sono le ore di cassa integrazione in deroga finanziate.
La cifra molto più bassa, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, di ore pagate di ammortizzatori sociali in deroga è determinato, secondo Cgil Cisl e Uil della provincia di Lecce dal fatto che le risorse stanziate dal governo nazionale per la Puglia sono insufficienti per far fronte alle esigenze del territorio, e questo nonostante l’introduzione dei criteri più restrittivi per l’accesso alla Cig in deroga in Puglia: “Moltissimi lavoratori hanno ricevuto soltanto le indennità  dei primi quattro mesi del 2013 e alcuni di loro sono fermi addirittura a febbraio”, sottolineano i confederali.   
 

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