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domenica 24 novembre 2013

Rete comitati esodati: lettera aperta a Enrico letta

Rete comitati esodati: lettera aperta a Enrico letta
Signor Presidente del Consiglio on. Enrico Letta,
La Rete dei Comitati di Esodati con estrema preoccupazione e con forte indignazione è costretta a condannare il vergognoso comportamento del Governo da Lei presieduto in merito alla questione degli “esodati”. Infatti abbiamo rilevato che Lei:
  • 1) Ha affermato chiaramente ed incontestabilmente nel discorso programmatico di insediamento alle Camere, il 29 aprile 2013, “In particolare con i lavoratori “Esodati” la comunità ha rotto un patto, e la soluzione strutturale di questo problema e’ un impegno prioritario di questo governo!”;
  • 2) Ha ribadito ancora con forza, appena il 30 agosto 2013 alla Reuter, “affronteremo il problema terribile degli esodati, perché lo Stato non ha rispettato un accordo preso con loro e occorre ristabilire un clima di fiducia nel Paese”;
  • 3) Insieme al suo Governo, ha finora solo tentato di rabbonire la pubblica opinione, così come ha fatto con il cosiddetto “decreto IMU” del 31 agosto 2013, inserendo il “brodino tiepido” di una salvaguardia per soli 6.500 soggetti “esodati”;
  • 4) Improvvisamente e repentinamente ha “invertito la rotta” tacendo, nel suo discorso alle Camere del 2 ottobre 2013, sul problema degli esodati, facendoli di fatto sparire dall’agenda politica del suo Governo, dopo soltanto un mese dall’ultima forte e determinata dichiarazione pubblica in merito;
  • 5) Tramite il suo Ministro del Lavoro, come già fatto dal Governo precedente, sta bifidamente contrastando, con ogni mezzo ed in maniera subdola e nascosta, ogni tentativo parlamentare di soluzione “strutturale” del problema esodati;
  • 6)Continua a nascondere ostinatamente, insieme al suo Ministro del Lavoro e come il Governo precedente, al Parlamento ed al Popolo Italiano le reali dimensioni del dramma creato dalla riforma Fornero, decine di migliaia di famiglie derubate dallo Stato che resteranno per numerosi anni senza alcun reddito e senza pensione (per l’INPS ancora oltre 260.000)!
  • 7) Insieme al suo Governo, ha ribadito con la Legge di Stabilità del 15 ottobre u.s. il totale disinteresse, suo e dei Partiti che compongono la sua maggioranza, per il dramma degli esodati, ancora ridicolmente agendo su numeri irrisori di esodati e rifiutando una soluzione strutturale.
In queste ore sembra si vogliano far decadere, o far ritirare, tutti gli emendamenti alla Legge di Stabilità, presentati da numerosi gruppi di parlamentari, che in qualche maniera cercavano di ridurre il numero degli “esodati” rimasti senza alcun reddito e senza la pensione.
Riteniamo grave, inaccettabile ed offensivo della nostra dignità personale, quest’ultima circostanza che dimostra chiaramente che Lei, al pari di coloro che l’hanno preceduta, non solo non intende ripristinare, ma intende ostacolare il ripristino di quel patto tra i cittadini “esodati” e lo Stato che è stato rotto dalla riforma Monti-Fornero e dimostra di non voler onorare il Suo stesso impegno SOLENNEMENTE preso davanti al Parlamento italiano”.
Lei rischia di essere concausa DETERMINANTE del perdurare di un DRAMMA SOCIALE le cui conseguenze sui singoli e sulla intera collettività potrebbero diventare incontrollabili ed imprevedibili. E’ palesemente sconcertante che disperazione e rabbia siano ignorate con tanta incauta spensieratezza.
La Rete dei Comitati afferma da tempo che la “soluzione strutturale” della “rottura di un patto” o è il ripristino immediato di quel patto oppure non è una soluzione!! Tertium non datur!!
Perciò ribadiamo che la correzione di una così palese violazione dei diritti di cittadini italiani deve essere una priorità e deve venire operata da subito, già a partire dalla conversione in Legge del DDL di Stabilità!” Pertanto chiediamo che sia inserita dall’immediato una “clausola definitiva” che affermi i diritto a pensione di tutti coloro che “Non erano più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a qualsiasi titolo, oppure che avevano entro quella data sottoscritto accordi collettivi o individuali che come esito finale hanno previsto il futuro licenziamento, purché maturino il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018”. Le coperture saranno gestite annualmente tramite il “fondo esodati” previsto dalla L. 228/2012! DEVE ESSERE SANCITO IL PRINCIPIO E RIPRISTINATO IL DIRITTO! Chiediamo quindi con forza che la legge di stabilità 2014 diventi il vero punto di svolta per la soluzione definitiva del dramma degli esodati, togliendo dall’angoscia del futuro le centinaia di migliaia di famiglie ancora colpite.”
Ci dimostri, nei fatti, che Lei ed il Governo da Lei presieduto, intendono onorare i patti e le promesse formalmente assunte davanti agli italiani e porre fine alla pratica incostituzionale dell’applicazione retroattiva di una norma.”
la rete dei comitati esodati
(Leggi)

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