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venerdì 6 dicembre 2013

Inps: Cgil, bene chiarimento su conti

Inps: Cgil, bene chiarimento su conti
"Ora aprire il tema della sostenibilità sociale. Giusta la trasparenza sul caso esodati, ma non è stato fatto quanto serve"

“Bene che il ministro Giovannini e il presidente Mastrapasqua abbiano chiarito, speriamo una volta per tutte, che l'allarme sui conti dell'istituto, frutto dell'affrettata incorporazione dell'Inpdap, è tanto infondato quanto, aggiungiamo noi, sospetto nelle sue finalità”. E' quanto dichiara il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito a quanto affermato oggi dal ministro del Lavoro e dal presidente dell'Inps circa gli aspetti contabili del bilancio Inps.
“Ancora meglio - prosegue - che il ministro abbia ribadito la volontà di risolvere il problema contabile, che c'è, con un emendamento alla legge di stabilità. Si rassegni chi pensa che si possa continuare ancora a mettere le mani sulle pensioni dei lavoratori, semmai il governo apra una riflessione con il sindacato su come è possibile riaprire il tema della sostenibilità sociale del sistema previdenziale, alla luce dei drammatici effetti prodotti dalla crisi nel mercato del lavoro e delle previsioni della legge Fornero che ha disegnato il sistema più rigido ed iniquo d'Europa”. Quanto al tema esodati, Lamonica afferma: “E' giusta la volontà di rendere trasparente quello che si è fatto, ma si deve ribadire che non si è fatto quello che serve: la platea dei salvaguardati non si è allargata e non sono stati rimossi i paletti che impediscono a chi ne avrebbe diritto di accedere persino alle risorse già stanziate”.
Sulla governance dell'Inps, tema affrontato oggi nel corso della presentazione del bilancio sociale dell'istituto di previdenza, la dirigente sindacale dice: “Abbiamo sollecitato anche oggi la riforma della governance, necessaria per dare alle parti sociali il ruolo che loro spetta nella determinazione delle scelte dell'istituto e per impedire che le funzioni assegnate sulla carta al Civ rimangano di fatto inesigibili”.
L'Inps, continua il segretario confederale Cgil, “è oggi il più grande istituto previdenziale d'Europa ed il contenitore del welfare italiano, può essere uno dei grandi produttori di innovazione organizzativa e di qualità della pubblica amministrazione. Per farlo bisogna che non interpreti il suo ruolo come chiuso agli utenti ed impermeabile ai loro bisogni. Bisogna anche che il governo rifletta sull'entità dei tagli che sono stati previsti e che certo non aiutano il processo di investimenti che sarebbe necessario per costruire il nuovo Ente. Allo stato questo processo, privo di un qualsivoglia piano industriale, si traduce in un puro e semplice inglobamento. La principale risorsa dell'inps sono i suoi lavoratori e la loro riconosciuta professionalità, ad essi va restituito il diritto alla contrattazione negato ancora dalla legge di stabilità”, conclude Lamonica.
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