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martedì 7 gennaio 2014

Festa del Tricolore, esodati e "forconi" in strada

Festa del Tricolore, esodati e "forconi" in strada
Il movimento sarà in piazza San Prospero, mentre gli esodati incontreranno il ministro Franceschini. L'Usb contro la Carrozza
REGGIO EMILIA - Esodati e movimento dei forconi in piazza per la Festa del Tricolore. Ci saranno anche loro in piazza a protestare davanti alle autorità domani mattina. Solo che saranno in piazza San Prospero (ieri però una cinquantina di manifestanti si è data appuntamento in piazza Prampolini per la fiaccolata dedicata ai "suicidi di Stato"), dato che per una questione di ordine pubblico non è stato permesso loro di manifestare in piazza del duomo.
Gli esodati invece incontreranno il ministro Dario Franceschini in persona. L’appuntamento è alle 9.45 in sala Rossa. Gli esodati consegneranno nelle mani del ministro un dossier perché, a loro dire, il governo Letta quando si insediò aveva assicurato che si sarebbe messo a fine a tutto questo e invece non è stato fatto nulla. Domani in piazza con gli esodati reggiani ci saranno anche delegazioni provenienti da altre città del nord Italia e saranno sotto la galleria vicino alla farmacia comunale.
L'Usb contro la Carrozza
Anche il sindacato Usb critica il ministro Carrozza e scrive: "Domani il ministro Carrozza, manco facesse parte di un Governo che investa sulla scuola pubblica,sarà presente all’Università di Modena e Reggio Emilia ad un’iniziativa promossa dal Rotary Club. Anche l’USB sarà presente domani dalle ore 16.30 con una propria delegazione, ma fuori all’Università,per protestare proprio contro l’operato del Governo Letta e dello stesso ministro Carrozza. Solo negli ultimi mesi, proprio da quando Carrozza è ministro, gli attacchi alla scuola pubblica sono aumentati in maniera esponenziale: agevolazione dell’ingresso dei soggetti privati nelle scuole pubbliche (Decreto Carrozza), supplenti non pagati da mesi, divieto retroattivo di non retribuire le ferie ai precari (nota MEF del 4/9/13), conferma del blocco delle retribuzioni e addirittura scatti stipendiali da restituire attraverso addebito in busta paga (nota MEF del 27/12/13). Saranno presenti al presidio anche dei lavoratori del Convitto Corso di Correggio  che l’ufficio scolastico provinciale e gli enti locali  vorrebbero chiudere per mere esigenze di risparmio. Ricordiamo pertanto al ministro Carrozza, probabilmente ignara, che il  Convitto di Correggio è una delle istituzioni educative più antiche del Paese e che l’USB ha già aperto lo stato di agitazione nella struttura proprio contro la sua dismissione. L’USB ribadisce il proprio impegno nella difesa e per un vero rilancio della scuola pubblica, di qualità, laica e gratuita per tutti i cittadini. Al posto di inseguire i Rotary un ministro della Repubblica farebbe meglio a confrontarsi con chi quotidianamente vive in istituti pericolanti e sempre più privi di risorse. A differenza di altri sindacati l’USB non hai mai considerato l’attuale ministro dell’Istruzione diverso dai suoi recenti predecessori e non esclude pertanto ulteriori scioperi contro l’operato del suo ministero e del Governo".
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