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sabato 25 gennaio 2014

Pensioni anticipate e esodati 2014

Pensioni anticipate e esodati 2014: ultime notizie su circolare INPS, scontri nel governo Letta
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Tutte le ultime notizie su pensioni anticipate ed esodati per il 2014. Circolare INPS e proposta Giovannini.
La questione della riforma delle pensioni Fornero sta divenendo giorno più giorno sempre più una sorta di telenovela. Dopo le critiche da parte dell'OCSE per l'insostenibilità sociale di quel tipo di riforma, il governo Letta le sta provando tutte per raddrizzarne alcune storture. La maggiore di tutte, per il momento, riguarda da un lato gli esodati e dall'altro le cosiddette pensioni anticipate. A prendere la parola su quest'ultima questione è stato il ministro Giovannini con la sua proposta di uscita flessibile dal mondo del lavoro, cosa che dovrebbe andare incontro alle esigenze di pensioni anticipate e esodati. Critiche veementi, però, sono giunte anche dalla CGIL. Intanto è arrivata anche una circolare INPS che ingarbuglia ancora di più la situazione. In questo articolo cercheremo di chiarire alcune questioni riguardo al sistema di pensioni anticipate pensato per il 2014-2015.

Pensioni anticipate ed esodati 2014: la circolare INPS
I problemi creati dalla riforma delle pensioni Fornero cominciano a farsi sentire proprio per questo 2014, anno in cui entra definitivamente in vigore. Per quanto riguarda le cosiddette pensioni anticipate, soprattutto per quanto riguarda le lavoratrici, proprio alcuni giorni fa c'era stata una circolare INPS, che permetteva a tutte le lavoratrici del settore pubblico, privato e autonome di avere un anno in più, tutto il 2015, per poter andare in pensione anticipata, prima di aver compiuto i sessant'anni di età. Si trattava, secondo la circolare INPS, di attivare un canale privilegiato soltanto per loro. Nel governo Letta è scoppiata la polemica e a intervenire sono stati anche i sindacati.

Pensioni anticipate ed esodati 2014: le proposte di Giovannini
Il ministro Giovannini ha avanzato una proposta per immettere il concetto di flessibilità all'interno del sistema pensionistico. La sua idea è quella di lasciare intatto l'impianto della riforma Fornero ma di agevolare l'uscita dal mondo del lavoro attraverso strumenti volti a incrementare la flessibilità. Per quanto riguarda, in particolar modo, la questione delle cosiddette pensioni anticipate, Giovannini ha proposto che, per permettere l'uscita dal lavoro, si attivi un complesso sistema in cui abbiano una propria parte lo Stato, le aziende e i lavoratori, tutti con un proprio contributo. Tutto tace invece sul fronte esodati, questione particolarmente importante e a tratti labirintica. La proposta comunque non è stata accolta favorevolmente né dalle commissioni Lavoro di Camera e Senato né tantomeno dalla CGIL. Vediamo quali sono le critiche che arrivano dai sindacati.

Pensioni anticipate ed esodati 2014: la critica della CGIL
Vera Lamonica, segretario confederale CGIL, ha preso la parola per criticare l'impianto complessivo della riforma Fornero e i tentavi di aggiustamento fatti dal ministro Giovannini. In primo luogo, dice Vera Lamonica, non è stata ancora affrontata seriamente e con tavoli di confronto la questione di una riforma che cancelli in toto la riforma Fornero e soprattutto le proposte del ministro Giovannini non tengono conto della situazione non soltanto degli esodati del 2013 ma di tutti quelli che vi saranno anche nel 2014. Dal punto di vista tecnico aggiunge poi che non comprende bene il motivo per cui anche una proposta di passaggio al contributivo per risolvere la questione delle pensioni anticipate venga così ostacolata. Ricordiamo ovviamente che il passaggio al contributivo costa circa un quarto della pensione.
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