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sabato 25 gennaio 2014

Un'intensa giornata di incontri: la delegazione relaziona

Resoconto della giornata di ieri: 24-02-14
Ieri una delegazione della rete degli esodati è stata ricevuta al Quirinale dal Consigliere di Stato Prof. Montedoro, Responsabile Uffici Giuridici del Quirinale e primo consigliere del Presidente della Repubblica.
E' stato consegnato al Prof. Montedoro brevi mani il dossier della rete dei comitati, che comunque si è detto ampiamente a conoscenza della problematica per avere avuto costanti contatti con il Capo gabinetto del Ministero del Lavoro, di aver rilevato l'ostacolo delle risorse economiche insufficienti per garantire soluzione al problema e di aver segnalato dal suo Ufficio la non adeguata disciplina transitoria.
Sono stati discussi con il Prof. Montedoro alcuni aspetti di presunta incostituzionalità della riforma Fornero. Al riguardo il Prof. Montedoro ha condiviso spazi per ricorsi di incostituzionalità in quanto la norma transitoria della riforma non ha tenuto conto degli affidi pregressi, aspetto, questo, che contrasta con il principio di uguaglianza inteso come valore assoluto, ovvero sull'effettuazione di scelte sulla base un quadro normativo adeguatamente stabile soprattutto se in presenza di adesione ad accordi di esodo conclusi con interventi di parti sociali e di istituzioni (ministero del lavoro, regioni, etc). A suo parere, invece, non sussisterebbero rilievi incostituzionali in rapporto al diverso trattamento adottato nei confronti di altre categorie (es. militari).
Un'istanza di incostituzionalità avrebbe maggiore possibilità di essere accolta se promossa e supportata da una organizzazione strutturata come ad es. il sindacato.
La delegazione ha evidenziato i dati contraddittori finora comunicati da INPS e dal Ministero del Lavoro circa il numero totale di persone da salvaguardare e le modalità di valorizzazione da parte della ragioneria generale dello Stato, diverso tra risparmi e salvaguardia: il Consigliere si è impegnato a richiedere tale stima ai suddetti enti ed a comunicarcene l'esito.

E' stato chiesto un intervento da parte del presidente della Repubblica nei confronti del governo, affinché ai non salvaguardati gli venisse almeno riconosciuto il diritto degli accordi firmati alla data del 31/12/2011.
E' stato, infine, evidenziato dalla delegazione come, finora, il Presidente Napolitano non si sia speso attraverso dichiarazioni esplicite o con richiami diretti a Governo e Parlamento sulla questione esodati pur costituendo questo un dramma che coinvolge 390mila persone e le loro famiglie, avendo lo stesso preso atto pubblicamente dell'esistenza del dramma soltanto in occasione del discorso di fine anno.

Il Consigliere riporterà al Segretario e direttamente al Presidente le risultanze dell'incontro odierno e ha dato disponibilità ad un successivo incontro tra 2/3 mesi per un aggiornamento della situazione.

Stupore e meraviglia è stato manifestato dal Consigliere di Stato Prof. Montedoro quando gli è stato fatto presente che un'azienda di Stato, Poste Italiane, a seguito della sopravvenuta legge Fornero e a fronte di richieste di continuazione del rapporto del lavoro, avanzate con raccomandata A.R., non si è mai degnata di rispondere.

La mattina abbiamo avuto un incontro con le On. Bechis e Spadoni del M5S, la quale confermano la loro disponibilità e del movimento affinché il problema esodati venga risolto, però sono orientate più per l'abrogazione della riforma attraverso un referendum che probabilmente presenteranno, visto che sicuramente per via politica la riforma non sarà mai abrogata finché al governo ci saranno pd e pdl. A tal proposito hanno chiesto esplicito aiuto a noi tutti esodati di dargli una mano in una eventuale raccolta firme.
Successivamente abbiamo incontarto l'on. Incerti del Pd. Si è parlato della 727 dove ci ha fatto capire che tale pdl morirà prima di essere presentata, adesso stanno discutendo la proposta di Giovannini (per capirci quella di uscire prima con un prestito) che sembrerebbe che a molti del pd piace. Gli abbiamo detto che non è applicabile agli esodati, in quanto davanti alla legge non ci possono essere esodati che gli viene riconosciuto il diritto ed altri che vanno in pensione con delle penalità o quant'altro. Inoltre gli abbiamo ricordato che ci sono persone che hanno 40 anni di contributi e 59 anni di età, pertanto al raggiungimento dei 62 anni di cosa campano?
Effettivamente ha riconosciuto che è una proposta molto contorta e che va corretta su molti punti. Però a suo dire la migliore cosa è andare avanti con il fondo della legge di stabilità ,dove verranno messi dei nuovi fondi oltre ai risparmi delle prime salvaguardie e spostato il paletto dei 36 mesi in base ai fondi disponibili. Dello stesso parere Stefano Fassina, che ci conferma l'impegno di salvaguardare tutto il 2015 spostando il paletto dei 36 mesi al 31/12/2015 e procedendo così anno per anno. Anche Andrea Oliviero di Scelta Civica ha riconosciuto l'errore nei nostri confronti ed è convinto che tutto sarà risolto con il fondo.
Braglia
Scialla
Guagni
Martella
Barbini
Colaci.

17 commenti:

  1. Giovanni mobilitato 5325 gennaio 2014 alle ore 17:12

    BRAVISSIMI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Non dobbiamo dargli tregua,finchè il problema degli esodati non venga risolto in maniera definitiva e senza penalizzazioni.Accordi sindacali firmati entro il 31/12/2011
    vanno rispettati.
    La legge non può essere per chi si e chi no!!!!!!!!!!!!!!!!!! come le salvaguardie,fino ad oggi varate hanno fatto!!!!!

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  2. E dopo aver letto questo, non vi sembra un motivo in più per partecipare al Sit-In, dimostrando a tutti (deputati, TV, giornali) il nostro risentimento (per usare un eufemismo) verso chi ci ha voluto mettere in questa situazione??!! Oltre a dare una dimostrazione fisica della nostra riconoscenza a quanti (sapete chi sono!) si sbattono per noi ??!!
    Ciao. Michele

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  3. Ottimo lavoro, non bisogna mollare, non ci possono essere esodati di serie A e di serie B.
    Tutti gli accordi fatti entro il 31/12/2011 devono essere rispettati.

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  4. Grazie Giuliano, grazie Daniele, grazie Giuseppe e tutti!!!!
    Speriamo che quest'incubo finisca una volata per tutte!

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  5. Siete stati molto bravi e mi congratulo con voi. Grazie a tutti!!!
    Due o tre mesi non sono un po' troppi?
    Per avere risposte sicure e in tempi brevi forse se andassimo a Roma con delle spranghe in mano sarebbe meglio, io avrei dovuto percepire la pensione a dicembre 2013, non solo non ho avuto risposte di nessun genere dall'Inps ma mi prendono anche in giro quando chiedo notizie dicendomi che dall'Ipost all'Inps il passaggio è confuso, non aggiornato, eccetera, nel frattempo dove vado a mangiare? Al Quirinale??? Dalla Fornero? Da chi???
    scusate lo sfogo ma l'esasperazione è alle stelle

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    1. Ti capisco se hai l'esasperazione alle stelle. non ci rimane che una cosa sola sostenere il movimento a 5S e mandare a casa questa casta , sindacato compreso, forse allora non saremo piu' raggirati.

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  6. Ringrazio sentitamente tutti quelli che hanno preparato e partecipato a questo importante incontro, solo una cosa mi lascia perplessa : cioe' che il Segretario del Presidente non sapesse che molti di noi postali avevamo scritto per richiedere di essere riassunti. Non credo loro non lo sapessero, perche' io personalmente lo ho scritto piu' volte al PRESIDENTE SENZA PERALTRO AVERNE RISPOSTA. Paola

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    1. sono d'accordo con te. Io non sento, non parlo, non vedo come la scimmia. Ma chi lo crede? Figuriamoci che io non ho chiesto di essere riassunta ma di continuare il mio rapporto di lavoro che si e' interrotto nel giugno 2012 (avevo firmato il primo accordo nel settembre 2011). Sono semplicememte degli ipocriti al servizio della casta

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  7. PER TUTTI GLI ESODATI POSTALI CESSATI AL 31.12.2011 DEVONO VALERE GLI STESSI SACROSANTI DIRITTI CIOE' ANDARE IN PENSIONE CON LE LEGGI PREESISTENTI ALLA RIFORMA PENSIONISTICA DEL GOVERNO MONTI.TOGLIERE I PALETTI DEI 36 MESI E DARE CERTIFICAZIONE DEL DIRITTO AI CESSATI DA POSTE ITALIANE CON ACCORDI DI ESODO AL 31.12.2011. GRAZIE AI COMITATI

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    1. E che ha firmato nel 2011 per la sua uscita al 2012?

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  8. OTTIMO LAVORO RAGAZZI !! Una sola cosa è poco chiara,
    nel resoconto dell'incontro con l'on.Incerti rappresentante
    PD in Commissione Lavoro della Camera dei deputati,
    viene impropriamente menzionata la PDL 727, che
    risulta essere stata inseriata nella PDL Unificata,
    redatta dal Comitato ristretto, approvata da tutta la
    Commissione Lavoro e già inviata alle Commissioni
    competenti in richiesta d'espressione del parere al proseguimento dell'iter verso il parlamento, della quale
    è stato deciso di sollecitarne una risposta nell'ultima
    seduta tenuta in sede referente il 16/01/201, ancora
    ora in fiduciosa attesa per una evoluzione positiva.


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    1. ci vuole tante a dire che tutti quelli che hanno firmato un accordo prima della legge Fornero rientrano nelle vecchie normative pensionistiche?

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  9. L'INPS, IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI,
    LO STAFF DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA , DEVONO
    COMUNICARE AL PIÙ PRESTO I DATI UFFICIALI RIGUARDANTI
    LA SITUAZIONE AGGIORNATA DEI COSIDDETTI ESODATI, PER INTERVENIRE SERIAMENTE ALLA CHIUSURA STRUTTURALE E
    DEFINITIVA AL PROBLEMA PER TUTTI DA TEMPO AUSPICATA .


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    1. sono una esodata di Poste . Ho firmato il primo accordo nella sede R.U. di Firenze con la Sig. Sabbatelli Licia in data 16/09/2011 la mia uscita sarebbe avvenuta il 30/06/2012,quindi quando la Fornero cambio' la legge pensionionistica io facevo sempre parte dell'organico di Poste. Assieme al sindacato inviammo una raccomandata a.r. dove si chiedava che io continuassi il mio rapporto di lavoro,non ebbi nessuna risposta e 10 mesi piu' tardi Poste interrupe il nostro rapporto, in poche parole mi licenzio'. Come mi devo considerare? Io non sono fra i salvaguardati che erano usciti al 31/12/2011,perche' ben oltre a quel periodo stavo sempre lavorando. se qualcuno vuole rispondermi il mio indirizzo eimail e' fantoniamelia@live.it.

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    2. Se non erro potresti essere tra i salvaguardati dell'ultimo decreto. Se così fosse devi fare domanda alla DTL. Attenzione, credo che i termini scadono nei primi dieci giorni di febbraio.
      Se hai fatto dei passi col sindacato, credo che rivolgendoti ad un patronato del sindacato potresti avere le informazioni che ti servono e l'opportuna assistenza nei passi da compiere. Il tutto gratis per legge, sia che tu sia iscritto o no al sindacato.

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    3. volevo porre anche un'altra domanda: quando e' cambiata la legge pensionistica, io facevo sempre parte dell'organico di Poste e quindi ho chiesto all'azienda di non interrompere il n/s rapporto di lavoro (il secondo accordo sarebbe dovuto sancirsi in via definitiva nel giugno 2012,che io non ho regolarizz ato) perché non ho avuto risposta? Perché Poste ha proseguito nel suo intento pur sapendo che io non avrei potuto percepire la pensione? Continuo nel sottonileare che ho chiesto di continuare il rapporto.

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