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venerdì 7 febbraio 2014

Gli esodati tornano a far parlare di sé

Gli esodati tornano a far parlare di sé
Gli esodati tornano a far parlare di sé (Teleborsa) - Gli esodati tornano a far parlare di sé e a chiedere una soluzione al loro dramma involontario. Stamane si sono dati appuntamento a Montecitorio per incontrare, tra le altre autorità, la Presidente della Camera, Laura Boldrini. Alla quale chiederanno azioni più incisive per salvaguardare tutti coloro che si sono ritrovati, loro malgrado, senza un lavoro e senza una pensione.
Quanti sono gli esodati? le cifre ufficiali continuano a latitare. Il Movimento 5 Stelle, che stamane si è schierato al fianco di quanti sono scesi in piazza, parla di 390.000 cittadini ancora in attesa di una soluzione.
Loro, gli esodati in carne ossa, chiedono innanzitutto che vi siano una stima precisa di questo fenomeno.
"Si cerca sempre di minimizzare il problema, gli esodati ricevono pacche amichevoli sulle spalle e tornano a casa solo con promesse e niente di fatto", scrivono i grillini.
Dal canto suo il Governo continua a ribadire di avere a cuore la questione, ricordando i numerosi interventi fatti in questa direzione.
"Quello degli esodati è ancora un tema all'attenzione del governo", ha dichiarato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, interpellato dai giornalisti a Vicenza.
Giovannini ha poi ricordato che l'Esecutivo è intervenuto con tre provvedimenti nel 2013, compresa la Legge di Stabilità, che hanno dato oltre 30 mila salvaguardie. "Inoltre abbiamo modificato la legge sulle pensioni per consentire, ad esempio, alle donne che hanno fatto assistenza familiare ai disabili, di non essere penalizzate".
"Il percorso è ancora lungo, stiamo accelerando anche la liquidazione dell'INPS delle pensioni", ha poi ammesso.
Gli esodati sono il frutto della riforma delle pensioni, anche nota come legge Fornero, voluta dal governo Monti. La riforma ha, tra le altre cose, alzato i requisiti anagrafici e contributivi per accedere al pensionamento pubblico. Dal momento che l'effetto è stato retroattivo, le molte persone che, essendo prossime a raggiungere i requisiti precedentemente previsti per il pensionamento pubblico, sono uscite dal mondo del lavoro stipulando accordi con i propri datori di lavoro, dopo la riforma si sono trovate senza un reddito da lavoro e senza pensione. Quest'ultima potrà essere percepita una volta maturati i requisiti voluti dalla riforma (cosa che per molti esodati avverrà tra alcuni anni).
(Leggi)

1 commento:

  1. Conosco lavoratori che sfruttavano la 104 senza essere loro in prima persona ad occuparsi dei disabili o familiari ammalati ( con tutto il rispetto per le varie situazioni a volte drammatiche ) Io che ho assistito i miei genitori anziani, con malattia oncologica senza accedere alla legge 104, facendo salti mortali da acrobata, pur essendo anora in servizio !!! avrei meno diritto di salvaguardia di codeste ????? Ministro GIOVANNINI, che l'ITALIA è dei furbi, lo sappiamo !!!! Abbi almeno l'accortezza di dire che tutte le donne hanno il diritto ad andare in pensione con le vecchie regole perche' sono loro che oltre ad andare a lavorare fuori casa, mandano avanti la famiglia, mettono al mondo i figli, li crescono, accudiscono pure i mariti (almeno la generazione dei 60enni di oggi lo hanno fatto) si prendono cura degli anziani...e quando si arriva a 60 anni si e' piu che stanchi !!!! SI è spesse volte anche ammalati, siamo figli del dopoguerra, dove ogni cosa si conquistava con tanta fatica...E dopo questo lungo e faticoso cammino ci venite a dire che siamo troppo giovani per andare in pensione ????' NON CI STO !!!! RIDATECI CIO' CHE CI AVETE SOTTRATTO!!!! i contributi versati sono soldi nostri, dovevati solo custodirli , invece li volete usare per pagare un debito che non abbiamo fatto noi ...VOI CHE PREDICATE BENE E RAZZOLATE MALE. VER.GO. GNA. TE. VI... Esodata poste 17

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