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lunedì 5 maggio 2014

7 maggio giornata decisiva? L’INPS dice di no

Pensioni 2014 news: Quota 96 scuola, 7 maggio giornata decisiva? L’INPS dice di no
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Pensioni 2014 news: attesa per il 7 maggio sulla vertenza pensioni Quota 96 scuola. Arriva, però, il no secco dell'INPS.
Il sistema previdenziale italiano avrebbe bisogno indubbiamente di un lavoro tecnico di riformulazione della riforma delle pensioni Fornero. Invece, oramai da mesi, tutte le contraddizioni delle pensioni 2014, pur essendo esplose, non sono state ancora realmente affrontate attraverso provvedimenti strutturali. Una di queste questioni irrisolte riguarda sicuramente le pensioni Quota 96 scuola, per le quali la nuova data considerata decisiva, dovrebbe essere il 7 maggio.
Intanto, sempre sul blog-sito dell'on. Ghizzoni nei giorni scorsi è stato pubblicato un comunicato che dovrebbe far ben sperare, eppure la fiducia del Comitato pensioni Quota 96 scuola è oramai bassissima e il sospetto di una volontà politica di promesse senza esiti reali giusto in concomitanza con le elezioni Europee 2014 è forte.
Ecco allora tutte le news sulle pensioni 2014 e sulla vertenza connessa alle pensioni Quota 96 scuola.

Pensioni 2014 news: Quota 96 scuola, 7 maggio giornata decisiva?

Si è perso forse il conto di quante sarebbero dovute essere le giornate decisive per la soluzione della vertenza connessa alle pensioni Quota 96 scuola. La prossima data ufficiale è quella del 7 maggio, quando è stato organizzato un tavolo tecnico che riunirà il MEF, l'INPS e le Commissioni Lavoro di Camera e Senato. L'incontro, in realtà, verterà sull'altra grande questione sulle pensioni 2014 e cioè gli oramai noti esodati. Ma, soprattutto a partire dall'ennesima proposta Ghizzoni, le due vicende sembrano intrecciarsi sempre di più. La speranza è che in una sede ufficiale come quella di un tavolo tecnico le due questioni, Quota 96 scuola e esodati, siano affrontate contestualmente. Il Comitato pensioni Quota 96 scuola è assolutamente scettico, sia sulla proposta Ghizzoni, sia sulla possibilità che il 7 maggio si risolva qualcosa. Ma vediamo in cosa consiste la proposta Ghizzoni sulle pensioni Quota 96 scuola.

Pensioni 2014 news: Quota 96 scuola, la "nuova" proposta Ghizzoni e il no secco dell'INPS

L'on. Ghizzoni ha pubblicato negli ultimi giorni sul suo sito-blog un comunicato che riguarda la questione delle pensioni Quota 96 scuola e nel quale c'entrano anche gli esodati. La proposta dell'on. Ghizzoni è semplice: per risolvere la questione delle pensioni Quota 96 scuola basterebbe attingere dal fondo per gli esodati dell'INPS per poter permettere così il pensionamento dei 4.000 insegnati e personale ATA e permettere l'ingresso di forze "fresche" nella scuola.
La proposta dell'on. Ghizzoni sulle pensioni Quota 96 scuola non è piaciuta a nessuno. Il primo "no" piuttosto secco è arrivato dall'INPS e dal direttore generale Mauro Nori che ha sottolineato come una proposta del genere non debba essere neanche presa in considerazione. L'on. Ghizzoni ha poi parlato di convincimento ideologico più che di problema tecnico e ha rispedito il "no" al mittente.
Ma la proposta dell'on. Ghizzoni non piace neanche al Comitato per le pensioni Quota 96 scuola. In un comunicato sul proprio, il comitato fa sapere che trova la proposta soltanto una presa in giro (in realtà le parole erano ben più colorite) e che l'unica funzione che ha è quella di essere utile per la campagna elettorale del PD alle Elezioni Europee 2014.

Pensioni 2014 news: Quota 96 scuola, perché la proposta Ghizzoni non sembra accettabile

Secondo molti, la proposta Ghizzoni sulle pensioni Quota 96 scuola non può essere accettabile perché significherebbe mettere contro esodati e Quota 96, significherebbe in poche parole togliere agli uni per dare agli altri. La richiesta resta solo e soltanto una: che le contraddizioni della riforma delle pensioni Fornero vengano risolte tutte e in maniera strutturale, cioè definitiva. È tutto e restiamo in attesa del tavolo tecnico del 7 maggio.
 

1 commento:

  1. La proposta dell'On. Ghizzoni è assolutamente assurda, e sa molto di propaganda per le elezioni.
    Come si può pensare di attingere al fondo esodati per mandare in pensione gente che ancora lavora, quando vi sono esodati senza reddito?
    Prima occorre risolvere il problema dei veri esodati, cioè di quelle persone che hanno firmato accordi entro il 31/12/2011 e sono usciti dal mondo del lavoro e ora si trovano senza stipendio/assegno di mobilità e senza pensione, poi per gli altri.

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