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domenica 15 giugno 2014

23 giugno giorno decisivo: dibattito alla Camera. Risolutivo?

Pensioni Quota 96 Scuola, 23 giugno decisivo Pensioni Quota 96 Scuola, 23 giugno giorno decisivo: dibattito alla Camera e risoluzione?
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Pensioni Quota 96 Scuola, giorno 23 giugno il caso verrà esaminato insieme a quello degli esodati: è la svolta?
Giungono importantissime novità in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola; il vice presidente della Commissione Lavoro, Renata Polverini, ha infatti annunciato che il dibattito in programma alla Camera a partire da giorno 23 giugno riguarderà anche il caso degli esodati della Scuola. Il tutto mentre la deadline del 15 giugno sta per scadere.

Facciamo allora il punto in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola; giugno potrebbe davvero essere il mese decisivo.

Pensioni Quota 96 Scuola, 23 giugno giorno decisivo: Polverini incalza ma tutto dipenderà dal governo

Come accennato in apertura, potrebbero presto arrivare interessanti novità in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola. Ad annunciarle il vicepresidente della Commissione Lavoro Renata Polverini: ‘La commissione Lavoro ha predisposto un testo che riassume diverse proposte avanzate per tentare di risolvere i danni della Riforma Fornero sui lavoratori esodati e sui cosiddetti Quota 96 che ricordo, è in calendario alla Camera il 23 giugno’.

Oltre a quella del 23 giugno, i Quota 96 attendono però con ansia anche un’altra data, quella del 15 giugno, deadline riportata dall’ultima risoluzione depositata alla Camera.

Sebbene ci si potrebbe lasciare andare a facili entusiasmi, bisogna sempre e comunque rimanere con i piedi per terra: i presupposti che il caso pensioni Quota 96 Scuola possa risolversi entro il mese di giugno esistono, ma memori delle scorse esperienze è bene prepararsi ad ogni possibile scenario.

Al di là infatti di dichiarazioni d’intenti e assunzioni di responsabilità, resta da capire in che modo le istituzioni vorrebbero risolvere il problema dei Quota 96: il dibattito va ormai avanti da mesi, e nonostante ogni ‘no’ abbia avuto una propria connotazione ciascun verdetto è stato accomunato dalla mancanza dei fondi necessari a procedere.

Possibile che in quasi 2 anni non si siano trovati 450 milioni di euro? Esistono manovre dalla portata economica dieci volte più ampia realizzate in poche settimane, ecco che il problema connesso alla questione pensioni Quota 96 Scuola potrebbe non essere legato ai fondi quanto piuttosto ad una precisa volontà politica.

L’impressione corrente è che tutto sia infatti nelle mani nel governo, con l’esecutivo ad aver sin qui disatteso ogni segnale, spunto o appello proveniente dalle Commissioni lavoro, Bilancio e Cultura (a proposito di quest’ultima, ricordiamo che non è ancora stata valutata la proposta presentata da Giancarlo Galan).

Pensioni Quota 96 Scuola, priorità agli esodati imprescindibile?

Poletti - ma anche ogni altro politico o giuslavorista che si interessi di previdenza - ha più volte sottolineato che la priorità va accordata agli esodati; che questa ottica di pensiero induca l’esecutivo a non concentrarsi sul caso dei Quota 96 se non dopo aver risolto il dramma dei 300.000 individui rimasti senza lavoro né pensione dopo la riforma Fornero?

Accordare priorità ad una questione è un conto, ignorarne un’altra come diretta conseguenza è tutt’altra cosa; un piccolo indizio che conferma questo ragionamento esiste ed ha rappresentato una delle tante battaglie portate avanti dalla Ghizzoni in questi mesi. Più di una volta l’esponente PD ha infatti chiesto, invano, che venisse utilizzato meno di un centesimo del fondo esodati per risolvere la questione pensioni Quota 96 Scuola, ma ogni diniego che gli è stato posto ha avuto motivazioni ideologiche più che tecniche. Il punto è che il tempo stringe (settembre non è poi così lontano) e che il pensionamento per la categoria potrebbe spostarsi molto più in là in assenza di tempestivi interventi.
(Leggi)

1 commento:

  1. Ma il comunicato di quel politico europarlamentare toscano, mi sembra che si chiami claudio Morganti, che fine ha fatto? Questo politico nel suo comunicato dice che lui ha trovato i soldi per gli esodati utilizzando i fondi europei, e che l'europa è d'accordo. Allora cari politici, perché non utilizzate quei soldi?........o il comunicato di Morganti, qui pubblicato qualche giorno fa, è una bufala?

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