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mercoledì 25 giugno 2014

La Rete scrive al Ministro Padoan

Illustrissimo Ministro Pier Carlo Padoan,   

 
i Comitati degli esodati  in considerazione della prossima discussione alla Camera della proposta di legge unitaria della Commissione Lavoro (ex AA.C. 224, 387, 727, 946, 1014,  1045 e 1336) prevista per il 30 giugno c.m. organizzano in concomitanza di tale appuntamento un presidio davanti al Ministero da Lei diretto, per richiamare l'attenzione sul dramma ancora vergognosamente non sanato degli oltre 230.000 cosiddetti esodati non salvaguardati.
 
La questione "esodati" è un dramma aperto da oltre due anni e mezzo e non è più tollerabile ed accettabile il procrastinare la soluzione strutturale a questa ingiustizia sociale che priva di un diritto questi ex lavoratori,  cittadini italiani i quali con le loro famiglie corrono oggi il rischio concreto di cadere nella precarietà e povertà.
 
La “Rete dei Comitati degli Esodati” ha elaborato un dossier di cui Le ha fatto pervenire copia e in cui la problematica viene dettagliatamente spiegata in tutti i suoi termini.
Dall'approvazione della riforma previdenziale Fornero-Monti, ma più corretto è parlare di manovra economica, hanno avuto luogo già due cambi di Governo e immancabilmente si sono fatte promesse per una soluzione strutturale del problema, sempre disattese.
Lo scorso 9 aprile la Rete dei Comitati fu ricevuta a colloquio dal Sottosegretario On. Baretta e in tale occasione il rappresentante del Governo fece comprendere che il Governo era intenzionato a risolverestrutturalmente il dramma dei cosiddetti esodati. Ma in base alle notizie che trapelano negli ultimi giorni appare invece evidente per l'ennesima volta il vergognoso accantonamento del problema.
Non è più possibile accettare supinamente questa mancanza di rispetto degli impegni presi perché questi cittadini italiani, e le loro famiglie, sono in allarmante  sofferenza, economica, fisica ed emotiva. Un dramma sociale pronto ad esplodere, con conseguenze gravissime sulla vita delle persone che lo subiscono, al quale il Governo deve dare immediate risposte.
Pertanto la Rete dei comitati di esodati non è più disponibile ad accogliere l'inconsistente pretesto della mancanza di coperture per finanziare gli interventi a favore degli esodati e chiede che il Suo Ministero e la Ragioneria di Stato, in considerazione anche del fatto dei risparmi superiori al previsto ottenuti proprio dalla manovra sulle pensioni, diano pieno sostegno all'approvazione della proposta di legge sopracitata che, sebbene non rappresenti  la soluzione strutturale promessa, viene da noi tutti considerata come un eccellente passo avanti nel porre rimedio alla vile sopraffazione inferta agli "esodati".
Le chiediamo anche di dare piena attuazione ai pareri ed alle risoluzioni, approvate dalle due Camere del Parlamento, sulla corretta applicazione della  soluzione amministrativa per il riconoscimento del diritto alla pensione, con le norme pre riforma Monti-Fornero, per i contributori volontari cosiddetti “ante 2007” e sulle donne della cosiddetta “opzione donna” negata loro da una circolare dell’INPS.  Soluzione amministrativa bloccata illegittimamente dalla Ragioneria dello Stato.
 
In concomitanza del presidio del 30 giugno Le chiediamo cortesemente di voler ricevere una nostra delegazione per verificare con Lei tali problematiche per le quali auspichiamo una sollecita soluzione.
 
La ringraziamo per l'attenzione e nell'auspicare di avere riscontro positivo alla nostra richiesta, Le porgiamo cordiali saluti.
 
Per la “Rete” dei Comitati degli Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, ”Quindicenni”, Donne ESMOL, Esonerati Pubblica Amm.ne, Fondi di Settore e Licenziati senza tutele 
Francesco FLORE

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