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sabato 14 giugno 2014

On. Luisa Gnecchi in commissione Lavoro - 11-06-2014

Estratto dell'intervento dell'On. Luisa Gnecchi in commissione Lavoro - 11-06-2014 
Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, valutato il contenuto della relazione tecnica trasmessa sul provvedimento, ritiene che la Commissione abbia due strade percorribili davanti a sé: la prima
– che garantirebbe una soluzione immediata, seppur non risolutiva – richiederebbe un lavoro di affinamento del testo, al fine di renderlo finanziariamente sostenibile, in vista della prossima calendarizzazione del provvedimento in Assemblea; la seconda imporrebbe una interlocuzione con il Governo, nell'ottica di individuare misure magari più strutturali, ma sicuramente meno tempestive, considerata l'esigenza di approfondire tutte le tematiche più complesse di sistema. Ritiene, del resto, necessario un intervento in materia, condiviso non solo all'interno della Commissione lavoro della Camera, ma anche da autorevoli esponenti di diversi orientamenti politici della omologa Commissione del Senato.
  Svolgendo poi considerazioni più generali, evidenzia che la relazione tecnica trasmessa sul provvedimento appare controvertibile, dal momento che – soprattutto in relazione all'articolo 1, comma 2 lettera a), del testo in esame, teso a prevedere la deroga ai nuovi requisiti di accesso al pensionamento in presenza del requisito di
15 anni di contribuzione al 31 dicembre 1992 per coloro che erano stati ammessi alla prosecuzione volontaria dei contributi – non quantifica gli oneri prendendo a riferimento i soggetti che potranno concretamente beneficiare della deroga, ma considera integralmente la platea dei potenziali beneficiari dei trattamenti, che non può che essere più ampia. Fatto notare che i dati statistici ufficiali fanno pensare ad un numero molto più esiguo di beneficiari, considerata la non elevata media annuale di donne che accedono alla pensione di vecchiaia, ritiene che la quantificazione di oltre 34 miliardi di euro riportata nella relazione tecnica sia esagerata e faccia riferimento a posizioni previdenziali e ad interventi non richiesti dal testo in esame. A fronte di una simile valutazione degli oneri fornita dalla Ragioneria generale dello Stato, ritiene, che la Commissione, qualora decida di andare avanti speditamente lungo l’iter di esame, debba concentrarsi sul mantenimento degli interventi più efficaci che consentano di dare una boccata di ossigeno alle categorie più in difficoltà, in attesa di interventi più strutturali. A tale fine, ritiene sia fondamentale, ad esempio, prevedere lo spostamento al 1° gennaio 2016 della decorrenza delle deroghe, in previsione di altre misure più generali che diano una risposta più complessiva a tutti i lavoratori interessati, tra i quali 
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cita, ad esempio, quelli del comparto scuola che dovrebbero beneficiare della cosiddetta «quota 96» nonché i macchinisti e, più in generale, il personale ferroviario. Sempre nell'ottica di assicurare la definizione di un testo pronto per l'inizio dell'esame in Assemblea, ritiene che la Commissione non possa che valutare l'espunzione del citato comma 2, lettera a), dell'articolo 1, pur invitando il Governo a compiere una seria ricognizione in vista di misure che tutelino le categorie previste da tale norma. Giudica altresì possibile un accantonamento delle questioni poste dal comma 3 dell'articolo 1, che prevede l'estensione dei requisiti di accesso ridotti previsti, per i dipendenti privati che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2012, dall'articolo 24, comma 15-bis, del decreto-legge n. 201 del 2011, rinviando ad ulteriori approfondimenti del Governo la valutazione di un possibile ampliamento delle misure al settore pubblico e ai lavoratori autonomi, anche in prospettiva dell'imminente riforma in tema di pubblica amministrazione. Fa notare che, alla luce di tali possibili modifiche, il testo determinerebbe oneri quantificabili in circa 6-7 miliardi di euro, peraltro da «spalmare» in diversi anni, e avrebbe maggiori speranze di giungere a conclusione dell’iter. Ritiene, in ogni caso, che il Governo – dal quale si sarebbe aspettata maggiori risposte nell'ambito del tavolo di confronto istituito in materia – debba manifestare chiaramente il proprio orientamento, rappresentando alla Commissione se condivida la prosecuzione dell’iter o preferisca, piuttosto, un rinvio della discussione in vista di interventi più complessivi che rendano più flessibile e graduale l'uscita dal lavoro.

Il sottosegretario Franca BIONDELLI, osserva che il Governo ha sempre manifestato grande interesse al tema in discussione, come testimoniato dal tavolo di confronto avviato per individuare soluzioni efficaci nei confronti dei lavoratori coinvolti, pur rilevando che la relazione tecnica in oggetto, che è stata verificata negativamente dalla Ragioneria generale dello Stato, imponga una riflessione seria sul testo in esame, relativamente ai profili di copertura finanziaria. Fa presente, in ogni caso, che sarà sua cura rappresentare al Ministro le proposte testé avanzate dalla Commissione affinché sia presa quanto prima una decisione che vada nella direzione di maggior favore per i lavoratori interessati."






 


 

13 commenti:

  1. Il nuovo testo unificato c.224 Fedriga e abbinate in esame la prossima settimana nella Commissione Lavoro della Camera
    NON DEVE prevedere la DECORRENZA delle deroghe al 01/01/2016
    MA la decorrenza deve essere spostata a partire dal 01/01/2015 .
    FONDAMENTALE è comfermare l'Articolo 1.1-lettera b):
    Modifica le parole ; "la decorrenza del trattamento medesimo"
    sono sostituite dalle seguenti "la maturazione del diritto al
    trattamento pensionistico ";.





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  2. L'on.le Luisa Gnecchi non deve fare
    l'errore di spostare la decorrenza
    delle deroghe al 01/01/2016
    ma più correttamente spostare
    la decorrenza delle deroghe
    con inizio dal 01/01/ 2015 .

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  3. Qualche giorno fa, qui, è stato pubblicato un comunicato di un europarlamentare toscano, tale Claudio Morganti, credo si chiami cosi. Questo europarlamentare, nel suo comunicato, dice che lui ha trovato la copertura per tutti gli esodati, attraverso l'utilizzo di fondi europei. Mi sembra una notizia importante, ma nessun politico che si occupa del problema esodati, mai ha parlato di questa possibilità. Allora io mi chiedo.......questa possibilità non è stata comunicata ai politici competenti, o questo comunicato è una bufala? E se è una bufala, nessuno qui filtra le informazioni?

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  4. Leggendo il documento della riunione tenutasi nella
    Commissione Lavoro la scorsa settimana risultano delle
    affermazioni poco chiare su alcuni punti fondamentali
    da prevedere entro il 01Gennaio 2016 che dovrebbero
    essere invece previste entro la data del 01Gennaio 2015.
    Non vorrei che lo spostamento al 01Gennaio 2016 della
    decorrenza delle deroghe come scritto nell'estratto dalla
    On. Luisa Gnecchi si riferisca nel sottoporre gli "esodati"
    rientranti nel nuovo testo unificato ad un ulteriore anno
    senza reddito e senza pensione ancora per tutto il 2015.

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  5. CHI NON MUORE SI RIVEDE !!!!?!?!?!?!?!?!?! ON. GNECCHI !!!!!

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    1. Se non avessi dormito avresti visto anche prima che la Gnecchi è, con Damiano e Fedriga tra i veri e attivi parlamentari che veramente lavorano per noi.
      Potevi risparmiarti questa macabra allusione, soprattutto se non sai di cosa parli. Vergognatene, almeno!

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    2. Anonimo delle 19:48 hai un modo incivile di esporre il tuo punto di vista.......mi sono vergognato io al tuo posto leggere certe espressioni di basso livello....si deve sempre rispettare la dignita' degli altri.

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    3. Solo soloni fancazzisti e incompetenti parolai posso esprimersi così nei confronti della Gnecchi.
      Vergognatevi. INCIVILI!!!!

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  6. ATTIVI solo perche' hanno chiacchierato fino ad ora ..... ma di FATTI ne ho visti poco e niente......
    MODERA IL TONO E I TERMINI......SE SEI NERVOSO, CURATI !!!!

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    1. Non sai di cosa parli. Se avessi solo un vago barlume di ciò che dici sulla Gnecchi te ne vergogneresti al punto di sparire di fronte alla tua coscienza (se ne hai una).
      Il parolaio sei tu. e se vuoi fare qualcosa di utile, prima di parlare informati. Se tu fossi stato a Roma ad almeno una delle iniziative promosse dai comitati degli esodati avresti almeno una mezza idea di quanto tu sia in difetto e non Lei.

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    2. Continuo a scrivere : non mi lascio infatuare dalle CHIACCHIERE, ma dai FATTI.....

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    3. Scrivere è un tuo diritto e forse anche un dovere.
      Ma l'esercizio della parola deve essere preceduto dallo stesso dovere di informarsi e non offendere gratuitamente e a cuor leggero una persona come la Gnecchi.
      Chi va ai presidi e alle manifestazioni organizzate dai comitati degli esodati sa di cosa sto parlando.
      E a costo di essere censurato mi scaglierò con tutta la violenza di cui sono capace contro chi, da disinformato, continua nella sterile poltica del lamento inconcludente standosene per i fatti suoi e si permette finanche di sporcare una persona (prima che Onorevole) moralmente integerrima e nonostante tutti i parolai a buon mercato lavora con (l'angoscia nel cuore) alla soluzione del problema esodati (e non solo).

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    4. Al governo ci sono loro .....!!!!!!!
      Ripeto: NON MI LASCIO INFATUARE DALLE " CHIACCHIERE " , MA SOLO DAI " FATTI " ......
      Stai sporcando tu l'onorevole e questo bellissimo blog col tuo parlare esagerato......IO RISPETTO LA DIGNITA' DI TUTTI

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