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mercoledì 13 agosto 2014

Lettera di Ichino (SC) al Corriere della Sera

PENSIONI: LA CONTRORIFORMA DEI “NON ESODATI”
SE ABBIAMO RISORSE, UTILIZZIAMOLE PER SOSTENERE IL REDDITO DEI CINQUANTENNI E SESSANTENNI DISOCCUPATI INCENTIVANDONE LA PRESENZA ATTIVA NEL MERCATO DEL LAVORO, NON L’USCITA DEFINITIVA
Lettera sul lavoro pubblicata dal Corriere della Sera il 12 agosto 2014 – In argomento v. la scheda tecnica sui contenuti dei cinque provvedimenti di “salvaguardia”
Caro Direttore, a quasi tre anni dalla riforma delle pensioni del 2011, tra coloro che si qualificano come “esodati” non ce n’è più uno che possa essere indicato come tale secondo il significato originario del termine. I provvedimenti di “salvaguardia” adottati nel 2011 e 2012 hanno infatti esentato dall’applicazione dei nuovi requisiti per il pensionamento tutti coloro che avevano perso il lavoro prima della riforma per effetto di un accordo individuale o collettivo di incentivazione all’esodo, stipulato in considerazione di un prossimo pensionamento secondo la vecchia disciplina. Sono stati poi “salvaguardati” anche tutti i lavoratori licenziati negli anni 2007-2011, i quali fossero destinati a maturare i requisiti per la pensione secondo le vecchie regole entro tre anni dalla riforma, cioè entro il 2014.
Qual è, dunque, la situazione delle persone che frequentano le trasmissioni telefoniche e radiofoniche presentandosi come “esodate” e rivendicando un diritto a essere prepensionate? In gran parte, quando non si tratta di persone che per poche settimane o mesi di differenza sono state costrette a rimanere al lavoro più a lungo di quanto desideravano, sono ultracinquantenni che hanno perso la loro ultima occupazione, per i motivi più vari, uno, cinque, dieci o quindici anni fa. Così stando le cose, dobbiamo metterci d’accordo: se riteniamo che, perso il lavoro, gli ultracinquantenni non possano ritrovarlo e debbano quindi essere in qualche modo accompagnati alla pensione, come si faceva normalmente fino al novembre 2011, allora diciamo apertamente che intendiamo abrogare la riforma. Però, allora, diciamo anche che consideriamo giusto continuare ad accollare la pensione di questi cinquantenni e sessantenni alle nuove generazioni, che in pensione andranno a 70 anni o poco prima: perché, con una attesa di vita di oltre 80 anni, l’anzianità contributiva normale di 30-40 anni con cui si andava in quiescenza nei decenni passati non basta per il finanziamento di un trattamento decente destinato a durare 20 o 25 anni. E diciamo chiaramente che rinunciamo ad allineare il tasso di occupazione degli italiani tra i 50 e i 65 anni di età (oggi circa uno su tre) alla media europea (uno su due).
Se invece consideriamo giusti gli obiettivi della riforma del 2011, riteniamo cioè necessario aumentare il tasso di occupazione degli anziani e darci un sistema previdenziale capace di camminare sulle sue gambe; se consideriamo – sulla base dei dati forniti dal ministero del Lavoro – che nell’ultimo anno 1,6 milioni di contratti regolari in Italia sono stati stipulati con persone ultracinquantenni e circa un quarto di questi con ultrasessantenni; se infine siamo convinti che il sistema ante 2011 di prepensionare tutti i cinquantenni o sessantenni che perdevano il posto sia, oltre che sbagliato, anche improponibile sul piano politico in Europa oggi; se di tutto questo siamo convinti, allora dobbiamo affrontare il problema di questi disoccupati nei termini appropriati: cioè come un problema, appunto, di disoccupazione, reso più difficile dall’età degli interessati. Se disponiamo di risorse da destinare alla sua soluzione, istituiamo per queste persone una indennità non finalizzata alla loro espulsione definitiva dal mercato del lavoro, ma, al contrario, condizionata al loro rimanere in esso attive e disponibili; consentiamo a chi le assume di beneficiare di un contributo correlato alla parte non goduta dell’indennità; istituiamo la possibilità di pensionamento parziale combinabile con il part-time o altre forme di flessibilità dell’età di pensionamento. Ma sempre con l’obiettivo di promuovere e incentivare l’invecchiamento attivo, evitando tutto ciò che invece lo disincentiva.
L’errore peggiore, comunque, è quello del rimanere in mezzo al guado, del fare e disfare, come accadde nel 2007, quando il ministro Damiano disfece la riforma del suo predecessore Maroni. Se non vogliamo tornare indietro, dobbiamo orientare tutti gli interventi a un mutamento profondo della nostra cultura diffusa, che è alla base dei comportamenti e delle vecchie strategie di vita dalle quali è nato il problema degli “esodati” vecchi e nuovi. Mi riferisco alla cultura della job property, che rende vischiosissimo il nostro mercato del lavoro; quella per cui la progressione retributiva è affidata non alla possibilità effettiva di spostarsi dove il proprio lavoro è meglio valorizzato, ma agli scatti di anzianità, che frenano pesantemente la mobilità dei più anziani; quella per cui se il “diritto fondamentale” al posto di lavoro viene “leso” con il licenziamento, l’unico risarcimento possibile è la cassa integrazione per anni e poi il prepensionamento.
Tutto si tiene. Dobbiamo passare da un vecchio equilibrio di sistema a uno nuovo. E, come sempre, spostarsi da un equilibrio a un altro è tutt’altro che facile. Ma non abbiamo alternative: di vie facili d’uscita dalla nostra arretratezza non ce ne sono.
(Leggi)
Leggi anche: Pensioni Oggi
 

30 commenti:

  1. E' vero che a tutti va data la possibilità di esprimersi e quindi anche ad un certo sig. Ichino da sempre nemico giurato dei pensionandi o esodati, probabilmente per ritagliarsi un suo spazio politico ed una visibilità che diversamente avrebbe. Ma evidenziare certe posizioni a poche settimane dalla nuova legge di stabilità che per ammissione di Poletti e delle stesso Renzi dovrebbe contenere soluzioni strutturali per tutti gli esodati finora non salvaguardati lasciano un pò pensare e dubitare della buona fede del più importante giornale italiano. Sono come minimo puerili se non in mala fede gli sforzi linguistici di Iachino per differenziare la platea degli esodati tra quelli che avrebbero avuto diritto alle vecchie regole pensionistiche e gli altri che lui liquida semplicisticamente come cinquantenni da riconvertire e magari trovargli delle occupazioni saltuarie per lavori socialmente utili oppure assegni di natura solidaristica per brevi periodi che sono le solite ricette di una persona squallida e gonfia di rancore atavico per tanti lavoratori che invece hanno il sacrosanto diritto di poter andare in pensione come i 170.000 già salvaguardati con le vecchie regole pre Fornero in quanto esodati poco prima della medesima Legge previ accordi nazionali tra sindacati ed aziende. Ma quale differenza giuridica può mai esserci tra un esodato con 3/4 anni prima del raggiungimento dei requisiti pensionistici ed un altro che li raggiunge dopo 7/8 anni ripeto sempre in base ad i medesimi accordi? ASSOLUTAMENTE NESSUNO. Non considerare allo stesso modo tali lavoratori costituirebbe un gravissimo ed ingiustificato atto discriminatorio con evidenti riflessi giuridici di manifesta incostituzionalità. Ma Jachino fa finta di non saperlo aiutato da qualche quotidiano amico. VERGOGNA!

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  2. "Ma quale differenza giuridica può mai esserci tra un esodato con 3/4 anni prima del raggiungimento dei requisiti pensionistici ed un altro che li raggiunge dopo 7/8 anni ripeto sempre in base ad i medesimi accordi? ASSOLUTAMENTE NESSUNO."
    MA SECONDO TE, QUANDO VIENE VARATA UNA LEGGE, ADDIRITTURA DI QUESTA PORTATA, VENGONO TENUTI IN CON CONSIDERAZIONE QUELLI CHE SI SONO LICENZIATI 7/8 ANNI, POCO PRIMA DELLA SUA ENTRATA IN VIGORE?
    QUANDO AUMENTANO LA LUCE, IL GAS, L' ACQUA, LA BENZINA, L'AFFITTO,
    L' AUTOSTRADA, L' IVA, LE TASSE COMUNALI E TUTTO IL RESTO, COSA GLI RISPONDI: 7/8 ANNI FA COSTAVA TUTTO DI MENO, MA ADESSO?
    ADESSO VOLENTI O NOLENTI, DOBBIAMO ADEGUARCI ALLA NUOVE LEGGI.

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    1. Anonimo 13 agosto 2014 18:43
      Conosci la parola GRADUALITÀ ?
      Conosci la parola COSTITUZIONE ?
      Conosci la parola RISPETTO DEGLI ACCORDI ?
      Tutti vocaboli sconosciuti alla "riforma" monti/fornero.

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    2. Anonimo delle 18,43 , ma che razza di paragoni fai ??? Mi sa che il caldo estivo ti fa delirare. Fatti i cavoli tuoi, che fai piu' figura vaaaahhhhh....

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    3. In risposta all' anonimo del 15 agosto delle 16,05.
      GRADUALITA': dovevano già vararla 20 anni fa.
      COSTITUZIONE: cosa centra la costituzione, anche se vecchia di 68 anni
      RISPETTO DEGLI ACCORDI: sei stato incentivato e ti sei licenziato, senza andare in cassa integrazione e mobilia'.
      SE FOSSI STATO IN CASSA INTEGRAZIONE O MOBILITA', SARESTI STATO SALVAGUARDATO E GIA' IN PENSIONE.

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    4. Il provocatore anonimo conferma
      non conoscere la parola REGOLE
      da totale ignorante, in senso lato .

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    5. in risposta all' anonimo del 17 agosto delle 14,14.
      IL PROVOCATORE ANONIMO conosce molto bene le regole:
      IN MOBILITA' E SENZA INCENTIVO, entrato nella 1^ salvaguardia, è andato in pensione con 40 anni di contributi e 61 anni di età.

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    6. Solo un arrogante ignorante
      pensa solo ai "ca voli" suoi !



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    7. potrò anche essere arrogante, condividendo appieno l' articolo scritto da Ichino, ma non proprio così ignorante come pensi.
      Riguardo ai"cavoli", vorrei risponderti per le rime ma ritenendomi una persona educata l' eviterò.

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  3. Se l'on. Ichino si impegnasse a denunciare le ruberie dei suoi colleghi che gli siedono accanto e non infierisse sugli sfortunati ESODATI, farebbe cosa buona e giusta!
    Ma che si guardi attorno. Una classe politica composta per la maggior parte da insaziabili predoni. Hanno taglieggiato solo i pensionati. Loro non hanno rinunciato neanche ad un centesimo dei loro privilegi. COMPLIMENTI a chi di noi, con il voto, gli ha rinnovato la delega per continuare a taglieggiarci. Pur troppo Vanna Marchi non ci ha insegnato nulla. Un bacione a voi tutti.

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  4. Anziche' dire corbellerie sui giornali gli esodati non hanno perso il lavoro, ma sono stati indotti alle dimissioni e truffati, . La riforma ha colpevolmente agito retroattivamente perchè L'europa lo chiedeva e non per salvaguardare le generazioni future.

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  5. SQUALLIDISSIMO ONOREVOLE.ICHINO. GLI ULTACINQUANTENNI NON HANNO PERSO IL LAVORO, SONO STATI INGANNATI E TRUFFATI, INDOTTI ALLE DIMISSIONI POICHE' LO STATO AVREBBE GARANTITO LA PENSIONE AL RAGGIUNGIMENTO DELL'ETA' STABILITA DALLE LEGGI IN PREVIGENTI. LA RIFORMA E' STATA COLPEVOLMENTE APPLICATA RETRATTIVAMENTE PER FARE CASSA PERCHE' CE LO CHIEDEVA L'EUROPA E NON PER SALVAGUARDARE LA GENERAZIONI FUTURE

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  6. La lettera di ichino
    piena di se,se,se,
    contiene un'unica certezza,
    la falsa affermazione che
    gli "esodati" con i REQUISITI
    per la pensione entro tre anni
    cioè il 2014
    sono tutti salvaguardati,
    mentre invece è prevista
    la MATURAZIONE.

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  7. UFO robot ichino,da dove viene,dove vive ?
    Non certo in Italia dove propone la
    rioccupazione degli ultra sessantenni
    "esodati" non salvaguardati , mentre i
    giovani non occupati malgrado incentivi
    sono sempre più in costante crescita .


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  8. Ichino dice: i "veri esodati" con incentivo all'esodo sono stati "giustamente" già salvaguardati con i primi provvedimenti del 2011-2012, mentre, tutti gli altri "veri esodati" che maturano la pensione,subito dopo, con uguali caratteristiche in accordi stipulati con regole pre-vigenti la "riforma" monti/ fornero /ichino sono da classificare "giustamente"come dei poveri "aborti".


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    1. Peppe, dato che ti ritieni un povero aborto, dato che dici che avresti maturato la pensione "subito dopo", con le legge previgente la Fornero, quando avresti dovuto percepirla?

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    2. Bè ?! È bastato solo uno sputo
      per zittire totalmente il provocatore
      Anonimo 14 agosto 2014 21:20 ,
      figurarsi se scatena i 100.00
      in stand -by pronti a seppellirlo.




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    3. Peppe, pensa a cosa farebbe il tuo esercito di 100.000 in stand-by, aggiungiamoci anche i 4000 della pubblica istruzione, così sono 104.000.
      Potrebbe essere la nuova Armata Brancaleone.
      Rileggiti di nuovo l' articolo e soprattutto serenamente!!!!

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    4. Uno sputo per uno
      da tutti i 400.000
      "esodati"è famigliari
      seppelliscono ichino.

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    5. Peppe, 399.999, perché io sono stato uno dei primi salvaguardati, ed andato in pensione a 61 anni e con 40 anni di contributi.
      Cerca di ragionare e soprattutto di essere più educato, senza sputare,
      seppellire e zittire nessuno.
      Ti auguro di poter raggiungere la tua pensione e nel futuro, cercherò di
      di evitare di controbatterti. Ciao

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  9. Vedo con mio sommo dispiacere che ON. Ichino continua imperterrito a darci addosso, certo loro (intesi come politici)possono tranquillamente continuare a lavorare ben retribuiti fino a 80-90 anni perché il loro lavoro consiste solo del chiacchierare. Paola

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  10. Inchino non sa quello che scrive. Tira ad indovinare le "sue" definizioni di esodato non salvaguardato - dietro cui, poi ci sono persone reali e famiglie - e non ne capisce il significato. C'è gente che non rientra nella salvaguardia per settimane, a causa del susseguirsi assurdo di mutamenti legislativi incoerenti. Gran parte del problema risiede su di una "piccola" novità introdotta con la riforma: il fare riferimento alla data di maturazione della pensione e non del termine dei versamenti - che è quello cui tutti guardavano alla firma di accordi, etc. Imparasse a parlare dopo informatosi...

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  11. Ma quando cavolo se ne vanno a...... in pensione 'sti grandi personaggi dei miei stivali che stanno solo aiutando ad affondare la " NAVE " !!!!....ma chi cavolo ce li tiene sopra le poltrone se Scelta Civica non esiste piu' !?!?!?! ......ANDATE ....TUTTI .... A CASA....riunitevi tutti in un garage e su di un tavolino continuate a giocare a scacchi come sempre avete fatto !!!!!

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  12. Ma questo cazzone quando finirà di rompere? Ma è possibile che in Italia detti legge chi non è stato votato da nessuno, come la strega della Fornero, ovvero chi conta sì e no meno del 2%, come questo (bip) di Ichino? Ma prendiamo i bastoni e aspettiamoli fuori da Montecitorio. (bip)I!!!!!!!!!!

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  13. Nel principio iil Sen. Ichino Creò il
    significato originario per "esodati":
    Secondo la Sua Parola . Amen .


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    1. anche il provocatore anonimo non conosceml'aritmetica.

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    2. "anche il provocatore anonimo non conosce l'aritmetica."
      "IGNORANTONE ."
      2 INTERVENTI DA 10 E LODE!!!
      SIAMO IN PERIODO DI ESAMI DI RIPARAZIONE.

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    3. Mettiamo un punto qui. Si è all'insulto fine a se stesso e questo non è utile ne alle posizioni inconciliabili, né a chi legge.

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