Esodati, Gnecchi (Pd): pronti ai "vasi comunicanti" per gli esclusi
Scritto da
Eleonora Accorsi
La Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati chiede la rapida
attivazione della speciale procedura dei "vasi comunicanti" per
includere nella quarta salvaguardia i lavoratori che hanno maturato il
diritto previdenziale dopo il 31 Ottobre 2012.
Sarà necessario che il governo attivi la speciale procedura dei cd. vasi comunicanti di
cui all'articolo 1, comma 193 della legge di stabilità 2014 (legge
147/2013) per tutelare i lavoratori che hanno fruito nel corso del 2011
dei permessi e dei congedi per assistere familiari con disabilità gravi e
che sono rimasti esclusi dal contingente delle 2500 posizioni in
materia di quarta salvaguardia. E' quanto ha ricordato l'Onorevole Maria Luisa Gnecchi (Pd) nel corso di un'interrogazione avvenuta lo scorso 15 Ottobre in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
L'Onorevole ha ricordato al Sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba le difficoltà che si sono poste nell'attuazione della cosiddetta «quarta salvaguardia»,
relativa ai lavoratori che assistono familiari disabili. Per tale
platea l'INPS aveva stimato l'esistenza di 2.500 beneficiari, ma in un
recente messaggio il medesimo Istituto ha comunicato che detta platea si
è esaurita consentendo di salvaguardare solo i lavoratori che maturino i
requisiti entro il 31 ottobre 2012. Sono pertanto rimasti fuori dalla
tutela i lavoratori che hanno maturato il diritto previdenziale dal 1°
Novembre 2012 al 31 dicembre 2013.
"Si rende pertanto necessario attivare il richiamato meccanismo dei «vasi comunicanti»,
introdotto nella legge di stabilità per il 2014 grazie alla costanza
del collega Dell'Aringa, allora Sottosegretario, per porre rimedio a
tale situazione, che sicuramente sarà seguita con attenzione dal
Sottosegretario Bobba" ha indicato la Gnecchi.
La procedura
prevista dall'articolo 1, comma 193 della legge di stabilità 2014
prevede infatti il trasferimento delle risorse nell'ambito delle platee
previste dalla legislazione vigente, in relazione all'effettivo utilizzo
delle somme stanziate previa adozione di un decreto interministeriale
Lavoro-Economia. "Come testimoniato dalla copertura finanziaria della
cosiddetta «sesta salvaguardia», - ricorda la Gnecchi - , esistono
sovrastime, anche consistenti, nella determinazione di alcune platee,
mentre sussistono ancora diverse categorie di soggetti esclusi dalle
salvaguardie per questioni prevalentemente nominalistiche".
IO SONO RIMASTO FUORI DALLA SESTA SALVAGUARDIA PER UN MESE.IMPEGNATEVI PER RISOLVERE I PROBLEMI DEGLI ESODATI ESCLUSI DALLA SESTA SALVAGUARDIA E' UN NOSTRO SACROSANTO DIRITTO.
RispondiEliminaForte l'onorevole Gnecchi....si è già dimenticata della "grande considerazione" in cui il governo ha tenuto la richiesta fatta dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati (squilli di tromba!) sulla soluzione strutturale alla tragedia esodati.... dopo mesi e mesi di lavoro hanno partorito un documento saggio e articolato e Renzi non se li filati di pezza! Onorevole, cosa pensa del suo ruolo, quando al mattino si guarda allo specchio?
RispondiEliminaCon la legge 104, ci stanno marciando in troppi, sarebbe ora che cominciassero veramente i controlli!!!!
RispondiEliminavieni a casa mia:mia madre 90 anni sedia a rotelle e pannoloni mio fratello con gravi problemi mentali e io sola ad assisterli. magari chi ha avuto la salvaguardia ha gia sotterrato ilsuo congiunto...non sarebbe piu giusto aggiungere la condizione di avere ancora la 104 per il disabile?
EliminaConosco almeno tre situazioni in cui si utilizza la legge 104 in modo del tutto ingiustificato. Anche una mia collega la sfrutta per "assistere" il marito (che è in giro tutto il giorno senza alcuna necessità di aiuto).
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