Le Regole per andare in Pensione sino al 2011
Il dizionario di Pensioni Oggi
Cosa sono: identificano i criteri per accedere alla pensione in
vigore sino al 31 Dicembre 2011, prima della Riforma Fornero. Tali
regole sono state mantenute in vigore in via eccezionale anche dopo il
2011 in favore di alcune categorie di lavoratori che il legislatore ha
inteso tutelare.
Appare quindi utile richiamare le regole pensionistiche che tali
lavoratori hanno "cristallizzato" e dunque mantenuto in vigore, in via
eccezionale, anche dopo il 2011.
La disciplina vigente alla
data di entrata in vigore della Riforma Fornero (Dl 201 del 6 Dicembre
2011 con effetto dal 1° gennaio 2012) consentiva il pensionamento con
l'istituto del pensionamento di vecchiaia e quello della pensione di anzianità e l'applicazione, in entrambi i casi, di una finestra mobile
standard pari a 12 mesi per i lavoratori dipendenti e 18 mesi per gli
autonomi. Entrambi gli istituti erano peraltro soggetti all'applicazione
della speranza di vita Istat (3 mesi dal 2013; altri 4 mesi dal 2016 e via dicendo).
La Vecchiaia - Il pensionamento di Vecchiaia richiedeva il perfezionamento di un'età anagrafica di 65 anni per gli uomini (settore privato e pubblico);
61 anni per le donne del pubblico impiego (65 dal 2012); 60 anni per le
lavoratrici del settore privato (dipendenti e autonome). Queste ultime
lavoratrice subivano - ai sensi dell'articolo 18, comma 1 del 98/2011
convertito con legge 111/2011 - il progressivo innalzamento dell'età pensionabile a partire dal 1° gennaio 2014 sino al 2026 in modo da raggiungere la parificazione con l'età pensionabile dei lavoratori del pubblico impiego.
La seguente tabella riassume il graduale innalzamento del pensionamento
di vecchiaia per i lavoratori e le lavoratrici con le vecchie regole
pensionistiche comprensive degli adeguamenti alla speranza di vita Istat (3 mesi dal 2013; 4 mesi dal 2016; 4 mesi dal 2019).
Anzianità - La pensione di anzianità richiedeva
requisiti di pensionamento piu' bassi. Nello specifico il diritto si
perfezionava al raggiungimento di una quota data dalla somma tra l'età
anagrafica minima richiesta e almeno 35 anni di contributi. Per i
lavoratori dipendenti e iscritti ai fondi pensione sostitutivi ed
integrativi, a partire dal 1° gennaio 2011, era necessario raggiungere quota 96 con almeno 60 anni di età: quota 96
(60 anni di età + 36 di contributi oppure 61 anni di età + 35 di
contributi). Per i lavoratori autonomi era necessario raggiungere invece
quota 97 con almeno 61 anni di età:quota 97 (61 anni + 36 di contributi
oppure 62 anni + 35 di contributi). Dal 2013 tali requisiti sono
soggetti all'adeguamento alla speranza di vita.
In alternativa, la pensione di anzianità poteva essere conseguita,
indipendentemente dall'età anagrafica, con 40 anni di contributi. In tal
caso tuttavia la finestra mobile sarebbe stata leggermente piu' lunga
(1 mese; 2 mesi o 3 mesi in piu' a seconda se il requisito contributivo
fosse stato maturato rispettivamente nel 2012; 2013 o dal 2014 in poi).
Le seguenti tabelle mostrano il graduale innalzamento dei requisiti per
l'accesso alla pensione di anzianità dal 2011 in poi comprensivi degli
adeguamento alla speranza di vita (si noti che il requisito contributivo dei 40 anni non è soggetto ad adeguamento cfr: messaggio inps 20600/2012)
IN QUEST' ARTICOLO C'E' SOLO UN PICCOLO ERRORE, QUASI UNA DIMENTICANZA: BISOGNA POI AGGIUNGERE 12 MESI DELLA FINESTRA!!!!
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