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venerdì 21 novembre 2014

CGIL: Governo approvi la settima salvaguardia

Esodati, Cgil: Governo approvi la settima salvaguardia

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Una nota del Sindacato Cgil conferma che resta alta l'attenzione sulla vicenda dei lavoratori esodati. Nello sciopero del prossimo 12 Dicembre la Cgil chiederà l'approvazione di un nuovo provvedimento strutturale che consenta l'uscita agli  ultimi 47mila lavoratori rimasti fuori dalle tutele.
“La questione degli esodati non è affatto conclusa e l'Inps, dichiarando il contrario, non fa che smentire se stesso”. E' quanto ricorda Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, commentando le dichiarazioni rese il 12 novembre dal direttore generale dell'Istituto, nel corso dell'audizione alla sottocommissione esodati della Commissione Lavoro del Senato. “Abbiamo atteso prima di prendere posizione sulle parole di Mauro Nori, avremmo voluto leggere il resoconto ufficiale perché ci sembrava assurdo quanto riferito dalla stampa - spiega Lamonica - ma ad oggi non è stato pubblicato alcun documento in merito”.
“L'Inps, dichiarando conclusa con la sesta salvaguardia la questione esodati avrebbe addirittura smentito se stesso: il 15 ottobre 2014, infatti, per rispondere a una interrogazione alla Commissione Lavoro di Montecitorio, il ministro Poletti ha consegnato ai parlamentari due tabelle elaborate dall'Istituto di previdenza, da cui risultano almeno altri 46.200 esodati da salvaguardare”. Secondo le elaborazioni dell'Istituto, togliendo alcuni dei paletti previsti dalle attuali salvaguardie (come la decorrenza della pensione entro il 6 gennaio 2016), sarebbe questa la platea di persone ancora nel limbo originato dalla riforma Fornero. “Ci auguriamo quindi - continua il segretario del sindacato di corso d'Italia - che le affermazioni di Nori di sei giorni fa siano state male interpretate, anche perché, purtroppo, il dramma sociale degli esodati non è per niente finito”.
“La Cgil ha sempre sostenuto che la questione deve essere risolta con una norma di principio che riconosca in maniera definitiva e strutturale il diritto alla pensione per tutti. Una norma che il governo avrebbe dovuto inserire nel disegno di legge di stabilità 2015”. Per Lamonica “non si può pensare di arrivare ad una soluzione creando ulteriori disparità tra lavoratori ugualmente colpiti dalla manovra Monti-Fornero: non possono esserci diversità di trattamento per soggetti a cui sono stati negati diritti e che, a distanza di tre anni, si trovano ancora senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione”.
“E' possibile e doveroso scrivere la parola ''fine'' su questa vicenda – conclude Lamonica – ma deve esserci la volontà politica di farlo. La Cgil continuerà a lottare per i diritti di questi lavoratori, anche con lo sciopero generale del prossimo 12 dicembre”.
(Leggi)
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3 commenti:

  1. AVANTI CON LA SETTIMA SALVAGUARDIA E' UN DIRITTO COSTITUZIONALE CHE AGLI ESODATI NON SI PUO' NEGARE

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  2. Io sono un esodato postale fregato perche' non rientro nella sesta salvaguardia per un mese.Chiusa la sesta salvaguardia bisogna subito incominciare a discutere della settima salvaguardia.Nella legge di stabilita'occorre inserire un provvedimento ad hoc per chiudere definitivamente la questione nel senso della certezza del diritto e poi successivamente anno per anno trovare le risorse finanziarie per mandare in pensione gli esodati salvaguardati.Nessuno ci regala la pensione ce la siamo guadagnati per avere versato all'IPOST, ente previdenziale dei postali CON IL BILANCIO ALL'ATTIVO,i contributi per ottenerla.Si sono mischiate le carte l'IPOST e' confluito nell'INPS e le risorse finanziarie gia' nelle casse dell'IPOST sono state utilizzate per altri scopi previdenziali e assistenziali per altri lavoratori non postali.BISOGNA DARE A CESARE QUELLO CHE E' DI CESARE.LE POSTE SI DEVONO ATTIVARE IN SINERGIA CON IL GOVERNO PER TROVARE UNA SOLUZIONE PER TUTTI GLI ESODATI POSTALI RIMASTI ESCLUSI DALLA SESTA SALVAGUARDIA PER ONORARE GLI ACCORDI DI ESODO PRECEDENTEMENTE SOTTOSCRITTI CON I SUOI EX DIPENDENTI.CE DOVETE DA' A' PENSIONE( piu' chiaro de cosi)

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  3. io anche non rientro nella sesta devo andare in pensione nel 2018, cosi mi era stato detto detto al momento che ho lasciato il lavoro. dobbiamo essere tutelati tutti , almeno quelli che prima della famigerata legge fornero avevano diritto. Perche' per noi lavoratori tutto deve essere retroattivo, e per, i nostri deputati e senatori ancora adesso vanno in pensione con bei soldoni, a 50 anni?? non e' giusto.

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