Non siamo fantasmi...
4 dicembre
2011/4 dicembre 2014: dopo tre anni di riforma Fornero delle pensioni, a Lodi
gli esodati ancora in piazza per
il riconoscimento dei loro d/i/r/i/t/t/i. Dopo sei interventi legislativi di
salvaguardia (ossia di possibilità di accedere alla pensione secondo le regole
antecedenti la riforma) per un totale di 170.300 salvaguardati, il problema esodati non è ancora risolto. Nella relazione tecnica della
direzione generale INPS del maggio 2012, tesa a definire i confini del fenomeno
esodati, il numero era fissato in 390.200. Il conto è
semplice: ne mancano ancora 219.900. 219.200 persone in carne ed ossa, non
sterili numeri, che hanno mogli o mariti, figli, genitori, spinti a vivere una
vita quotidiana di angoscia con un futuro incerto. Alcuni si sono visti aggiungere fino a otto anni prima di
potere accedere alla pensione e, data l’età, senza possibilità di trovare un
lavoro; abbandonati senza reddito e senza
pensione una situazione che genera tensione sociale e disagio personale e che
ha prodotto un acuirsi dei fenomeni di autolesionismo. Tutto questo non può
continuare. Per qualcuno gli esodati
non esistono, sono fantasmi che compaiono e scompaiono. Compaiono
improvvisamente nei discorsi di insediamento dei nuovi governi o nuovi
ministri, quando si è sotto elezioni (anche gli esodati e i loro parenti votano), quando, come oggi, fanno
iniziative ed è difficile sostenere che non esistono. O ancora quando qualche
giornalista zelante li intervista. Scompaiono però subito dopo quando devono
essere prese decisioni che ne risolvano la situazione. Allora tutto cambia;
mancano le risorse, non è il momento giusto, ci sono altre priorità, fino a
negarne persino l’esistenza. Tutto questo non può continuare. Serve un
intervento immediato e definitivo che risolva in modo strutturale la
situazione. E’ stato più volte promesso dai presidenti del consiglio e Ministri
che si sono succeduti e persino dal presidente della repubblica nell’ultimo
messaggio di fine anno, ma ancora nulla di definitivo è stato fatto. Serve modificare
la legge Fornero perché, più a lungo i padri rimangono al lavoro, meno posti si
liberano per i giovani. Questa è la vera solidarietà generazionale, non quella
che taglia i diritti a padri e figli e rende la condizione di entrambi più
precaria. Serve il r/i/s/p/e/t/t/o dei d/i/r/i/t/t/i.
(Leggi)
RETROATTIVITA' ante monti/fornero
RispondiEliminasoluzione OLOCAUSTO c,d,"esodati".