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lunedì 15 dicembre 2014

Per sapere i numeri

La e-mail che alcuni esodati postali hanno inviato alle Organizzazioni Sindacali dei postali
Siamo esodati Poste Italiane Spa vorremmo che la Dirigenza Poste Italiane Spa ,le Segreterie nazionali e di categoria in indirizzo ci diano un aiuto per avere i dati  che confermano che esistono ancora degli esodati di Poste in tutt'Italia fino all'anno 2022 che dovrebbero avere la pensione con le vecchie regole.
Tale istanza è dettata dalle richieste pervenute dalla Commissione lavoro del Senato e dalla Commissione lavoro Camera ai Comitati degli Esodati ,e ultimamente dalla  sotto commissione esodati del Senato di cui è  Presidente la Sen.Parente Dipendente Poste.La richiesta è di sapere quanti postali che hanno sottoscritto un accordo con Poste entro il 31/12/2011  sono ancora da salvaguardare entro il 2022 anno per anno per avere anche loro la salvaguardia e la relativa pensione come tutti gli ex postali salvaguardati.

grazie per l'aiuto

saluti
Emilio Prina

11 commenti:

  1. Lodevole iniziativa, ma... sicuri che i sindacati dei Postali siano in grado di sapere chi è o non è salvaguardato?
    Forse era possibile ai tempi dell'IPOST, ma ora che è Fondo dell'INPS dubito che possano avere quei dati.
    Solo L'INPS ne può dare. Se solo volesse.

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  2. Poste Italiane sa tutti i nomi e cognomi dei suoi esodati e quando dovremmo percepire l'assegno pensionistico, se vogliono possono aiutarci e non lasciarci in mezzo a una strada.

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    1. Che conosca tutti i nomi è certo. Che voglia fornirli è altrettanto certo che sarà un NO, come è stato finora ad ogni richiesta sindacale in tal senso, fatta già prima della prima salvaguardia.
      Tentar non nuoce, ma non facciamoci illusioni attaccandoci a questa falsa speranza.
      Penso che abbia ragione chi ritiene opportuno chiedere all'INPS. I dati numerici debbono essere scrorporati dai salvaguardati e senza i nomi per un vero raffronto sarebbe complicato. Il massimo sarebbe che Poste desse all'INPS l'elenco completo di nomi e di presunta data di pensione e che l'INPS confrontasse nomi e posizioni singole per svedere chi è o non è salvaguardato. Praticamente è impossibile, anche per questione di privacy in quanto non c'è una delega dei soggetti interessati.
      Paradossalmente sarebbe più semplice che gli esodati postali non salvaguardati denunciassero la loro posizione di non salvaguardato ai comitati degli esodati o attraverso i patronati.
      Ma si sa... noi postali aspettiamo sempre la pappa degli altri e ci limitiamo a lamentarci se qualcuno, chicchessia, non ce la prepara.
      Tanto di cappello agli esodati postali che comunque non lasciano intentata qualunque strada, anche la più impervia.

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  3. Senti un po' !!! postale delle 9,23... sulla questione della pappa non sono per niente daccordo con te e non lo sono quando parli di quanto sia difficile la conta dei lavoratori rimasti senza salvaguardia. Tutti noi abbiamo fatto richiesta alle DTL di appartenenza e tutti gli aventi diritto hanno avuto una risposta di accoglimento; la stessa risposta e' stata inviata anche all'INPS pertanto attraverso il codice fiscale non e' cosi' complicato risalire ai restanti lavoratori ancora da salvaguardare. E poi !!! Quale privacy tra azienda e sindacati, quando gli accordi sono stati sottoscritti anche in loro presenza !!! Tutto e' fattibile; diciamo che manca la volonta'. Fare riferimento ai comitati per una conta, non e' la giusta soluzione, in quanto non tutti utilizzano o sanno utilizzare la rete. La soluzione corretta sarebbe che Poste desse loro l'elenco di quanti hanno lasciato il lavoro per accordi prima del Dicembre 2011. Esodataposte

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    1. Se sono d'impiccio alla discussione posso pure smettere, io sono salvaguardato.
      Quel che ho scritto era all'unico scopo di evitare di battere la testa dove non si vorrebbe.
      Se però questa è la strada maestra, avanti tutta!
      Anche un postale con un minimo di serietà e non attaccato alla mammella di mamma posta credo si sia documentato sulla sua salvaguardia. Se non si è mai posto il problema, evidentemente non ce l'ha. Molti postali non hanno il PC, è vero, ma un rapporto con i comitati o coi patronati l'avrà pur avuto.
      Dico questo perché... non credo che Poste fornirà quanto richiesto, visto che non l'ha mai fatto finora, e allora bisogna pensare ad una o più alternative.
      Per il resto, ripeto, AVANTI TUTTA, ma attenti a non sbattere!

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    2. "La soluzione corretta sarebbe che Poste desse loro l'elenco di quanti hanno lasciato il lavoro per accordi prima del Dicembre 2011".
      Stando a questa soluzione, che ritengo anche fattibile, spiegami come mai avete continuato ad esodare anche dopo il 1° gennaio 2012, pur essendo già a conoscenza della riforma Fornero.

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    3. Visto che hai tanta voglia di conoscere, te lo spiego subito (anche se dovresti saperlo dato che segui con molto interessse.... questo blog) : sono esodati coloro che pur lasciando il lavoro dopo la riforma Fornero ,avevano sottosritto un accordo non ritrattabile prima della stessa riforma. Chi ha fatto accordi di esodo dopo la suddetta riforma, andra' in pensione con le nuove regole . Sono stata esaustiva ??? Vediamo se questo chiarimento ti rasserena !!! Anche se tu non sai cosa vuol dire perdere la serenita'. Lo dimostra il fatto che se ti interessi a noi esodati, dimostra il fatto che non hai preoccupazioni tuoi da fronteggiare; buon per te !!! A me fa piacere che non tutti viiviamo un malessere dovuto a questo momento nero che l'Italia sta attraversando...esodataposte

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  4. Ci sono esodati postali con LAVORI USURANTI, perche'non li fanno andare in pensione con la vecchia riforma? Poi fare subito la settima salvaguardia, stiamo mrendo di fame, speriamo presto anche qualche politico, anche il commissario Treu che ne sta sparando una dietro l'altra.

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    1. "Ci sono esodati postali con LAVORI USURANTI"!
      Nel settore privato ne conosco tanti:
      Potresti elencarmi quali sono quelli nell' ambito postale. grazie

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  5. Come dicono autorevoli parlamentari,
    tra i quali l'on. Cesare Damiano
    Presidente Commissione Lavoro
    della Camera dei deputati ,
    non è importante sapere il numero
    degli "esodati", l'importante è il concetto
    del riconoscimento alla salvaguardia per
    tutti gli aventi diritto con accordi stipulati
    ante "riforma" monti/fornero dicembre 2011.
    Ora che l'Inps dichiara che gli "esodati" non
    ancora salvaguardati sono rimasti pochi
    casi residui da risolvere e quindi con una spesa
    automaticamente irrisoria per semplificare
    la soluzione basta semplicemente abolire
    tutti i paletti per tutti coloro che ugualmente
    "esodati" con accordi stipulati con le regole
    della legge vigente ante "riforma" monti/fornero
    dicembre 2011 risultino non ancora salvaguardati
    e possano accedere alla pensione nei
    tempi previsti al momento dell'accordo.

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    1. I PALETTI NON SONO STATI MESSI PER GLI ESODATI.

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