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martedì 2 dicembre 2014

Riaperti i termini per "Opzione donna"

Inps, donne in pensione con 35 anni, proroga al dicembre 2015: evitata la class action
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Riaperti i termini di presentazione delle domande per l' "opzione donna"; si potrà andare in pensione a 35 anni
Contrariamente a quanto previsto dalla Legge di Stabilità recentemente presentata alle camere dal governo Renzi, l'INPS ha annunciato la proroga dell'"opzione donna", in scadenza il 30 novembre scorso, che permette alle donne di andare in pensione a 57 anni, 58 per le lavoratrici autonome, e con 35 anni di contributi.
IN COSA CONSISTE L'OPZIONE DONNA
La cosiddetta "opzione donna" era stata introdotta dal governo Berlusconi nel 2004 e dava alle donne la possibilità di fare richiesta di pensionamento, purché avessero maturato i 35 anni di contributi e i 57 anni di età, con il sistema contributivo (l'importo della pensione calcolato in base ai contributi versati nell'arco di tutto il periodo lavorativo), piuttosto che con il sistema retributivo (importo calcolato in base ai versamenti degli ultimi anni). Questo sistema comportava una perdita del 15-20% sull'importo della pensione percepita, per questo motivo inizialmente le richieste erano state poche centinaia.
Ma con l'avvento della riforma Fornero, che ha cancellato le pensioni di anzianità e aumentato l'età di pensionamento anche per le donne, il numero di domande all'Inps con riferimento a questa opzione è cresciuto in modo esponenziale, anche perché è diventata l'unica possibilità per non finire nel limbo degli esodati, senza lavoro e senza pensione. Tra i tagli previsti dalla Legge di Stabilità c'era anche la chiusura di questa possibilità con un anno di anticipo, cioè al 31 dicembre 2014 (che diventava 30 novembre per effetto della "finestra" di un mese richiesta per la presentazione delle domande) anziché al 31 dicembre 2015.
Questo anticipo aveva provocato l'annuncio di una class action contro il mancato rispetto di quanto previsto dalla precedente legge, nonché una serie di mozioni presentate ed approvate in Parlamento. La nuova circolare dell'Inps accoglie queste richieste, annullando così i rischi che comporterebbe una class action, riprendo la possibilità per le seimila donne che maturino i requisiti entro il 31 dicembre 2015, purché accettino una riduzione dell'assegno pensionistico del 20 per cento circa. La richiesta potrò essere presentata, come di consueto, presso i patronati. Si era ipotizzato all'estensione di questa opzione anche per gli uomini, ma per il momento non sembrano esserci le condizioni, vale a dire la coperture finanziarie.
(Leggi)
 

4 commenti:

  1. Mia moglie, 59 anni di età e 38 di contributi, dei quali 20 come artigiana è a tutti gli effetti considerata autonoma.
    1 anno fa,ho fatto fare dei calcoli al patronato per vedere se fosse "CONVENIENTE"
    optare per l' "OPZIONE DONNA": dai conteggi effettuati è risultato che la pensione verrebbe decurtata del "30%" essendo tutto calcolato con il sistema contributivo.
    L' articolo in questione parla del 15/20%, e la differenza è notevole.
    QUALCUNO E' IN GRADO DI DIRMI QUALE DEI 2 DATI E' VERITIERO. GRAZIE

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    1. In effetti, anch'io ho voluto sondare questa opzione, ma il calcolo mi dava una decurtazione del 30% circa.
      Ho preferito pagare 2 anni in più di contributi. Spero che la fortuna mi assista e che possa vivere almeno per pareggiare economicamente il maggior esborso. Fortunatamente ho un marito che ci garantisce un congruo introito altrimenti sarei stata obbligata ad accettare questa opzione con una notevole penalizzazione. A vita.

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    2. DIPENDENTE AMMINISTRATIVA ASL, HO MATURATO NELL'OTTOBRE 2013 58 ANNI E 36 DI SERVIZIO ( quindi compresa la finestra , potevo andare via con l'opzione il 1 novembre 2013) L'INPDAP MI HA CALCOLATO UN DECURTAZIONE DEL 37%.

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    3. DOPO 3 COMMENTI, ABBIAMO CAPITO CHE LA DECURTAZIONE DELL' "OPZIONE DONNA" E' ALMENO IL 30%.
      SE A UNA DONNA MANCANO MOLTI ANNI CONVIENE ACCETTARE,
      MA SE NE MANCANO POCHI ED HA IL POSTO DI LAVORO, CONVIENE CONTINUARE A LAVORARE!
      UN' ALTRA COSA, IL GIORNALISTA, TALE SERGIO MANZO, VORREBBE RADIATO DALL' ALBO DATO CHE SCRIVE SOLO DELLE "CAZZATE". MAGARI FOSSE IL 15-20%!

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