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giovedì 26 febbraio 2015

Riforma pensioni: i temi

Pensioni: Poletti, Damiano e Sacconi riguardo alle flessibilità, quota 100 e opzione donna
Pensioni: Poletti, Damiano e Sacconi riguardo a flessibilità, Quota 100 e Opzione Donna24 febbraio 2014
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti prosegue nel suo lavoro di ascolto e approfondimento per definire le modifiche alla Legge Fornero, arrivando entro la fine di marzo a mettere in campo una Riforma pensioni 2015. Il Governo tiene aperto il cantiere della previdenza per riuscire a far andare in pensione prima dei 42 anni e mezzo di contributi i tanti che rimangono senza lavoro, introducendo la flessibilità necessaria sia ai lavoratori in situazioni critiche che ad imprese più competitive.
Flessibilità in uscita
Per il presidente della Commissione Lavoro al Senato, Maurizio Sacconi (Ncd), la riforma pensioni del governo Renzi potrebbe quindi muoversi in questa direzione: l’età pensionabile andrebbe suddivisa a scaglioni sia per non tenere in ostaggio dei lavoratori che hanno già maturato i requisiti per le loro pensioni (dal punto di vista del 42 anni e mezzo di contributi), sia per non correre rischi dal punto di vista della tenuta sociale. Molti lavoratori anziani rischiano infatti di ritrovarsi sia senza lavoro che senza pensioni.
Con un’età pensionabile più flessibile, il riscatto della laurea sarebbe più conveniente, si potrebbero invogliare le aziende a occuparsi delle integrazioni necessarie ai contributi previdenziali e, grazie al risparmio previdenziale, l’importo delle pensioni potrebbe aumentare.
Busta arancione
In aggiunta la misura dovrebbe essere accompagnata da una serie di incentivi: da una parte per le aziende, che dovrebbero farsi carico dei contributi previdenziali dei lavoratori con cui si accordano per un’uscita anticipata; dall’altra per i lavoratori, che potrebbero riscattare gli anni universitari e accumulare così altri anni di contribuzione; infine dalla pubblicazione di un “fascicolo elettronico della vita attiva” con cui i lavoratori dovrebbero tenere sotto controllo la propria situazione contributiva e, se necessario, intervenire ricorrendo alla previdenza integrativa.
Quota 100
Intanto Quota 100 è stata accolta con entusiasmo dal Presidente della sinistra Pd della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, ma non sono mancate le critiche che evidenziano i limiti del sistema pensionistico italiano. La soluzione per andare in pensione anticipata con Quota 100 potrebbe essere fornita dall’abolizione del limite di età: sono sempre più numerosi i lavoratori che ritengono doveroso da parte del Governo il riconoscimento dei requisiti maturati con quota 100, anche se non è stato raggiunto il limite soglia dell’età. “Il concetto della Quota 100 Pensioni potrebbe essere un apprezzabile strumento di flessibilità che reintrodurrebbe la possibilità di accedere al pensionamento con già 40/41 anni di contributi e 60 anni di età”.
Dalla proposta si evince comunque che le combinazioni possono essere diverse poiché tiene giustamente conto delle condizioni eterogenee dei lavoratori. Non bisogna infatti dimenticare la ‘faticosità’ del lavoro determinata oltre che dall’aumento dell’età pensionabile, anche dall’oggettivo esercizio di attività particolarmente faticose e pesanti, per le quali i lavoratori autonomi non sono stati mai presi in considerazione. È anche per questo che riteniamo condivisibile questa proposta di flessibilità: è comunque un’opportunità per i lavoratori autonomi rimasti esclusi da altri interventi. Ecco perché anche la soluzione di ripristinare la Quota 100 Pensioni anticipata potrebbe essere fattibile con la possibilità di accedere al pensionamento al raggiungimento di combinazioni derivanti dalla somma di età e contributi”.
Purtroppo le ultime notizie Quota 100 non confermano ancora nessuna approvazione della proposta, al momento, infatti, le priorità del Governo continuano a riguardare altre problematiche che pongono in secondo piano la Riforma Pensioni di Renzi.
Opzione Donna
Sempre il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano (Pd) punterebbe inoltre a far passare anche la cosiddetta “opzione donna” e, insieme alla deputata Marialuisa Gnecchi starebbero studiando un nuovo intervento. Il problema principale riguarda come sempre la copertura economica….
Dunque, le variabili da cui dipende la messa a punto di un sistema previdenziale che offre maggiori certezze dell’attuale sono quindi diverse: dal reperimento delle risorse economiche alla volontà della politica, dagli equilibri europei alla maturazione dei ‘tempi giusti’. Arriveranno?
(Leggi)

10 commenti:

  1. I soliti bla bla bla...ma lo avete chiesto il permesso alla frau Merkel?

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  2. il governo ha "altre problematiche"...vale a dire che non gliene fotte un cazzo di chi è senza lavoro, è senza pensione, ed è un sessantenne...

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  3. E' ora che finalmente si passi ai fatti. Le proposte sulla flessibilità in uscita sono adeguate e fattibili.

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  4. Condivido quota 100 mi sembra un buon compromesso per salvaguardare il rispetto e la giustizia fra chi ha usufruito fino ad oggi vantaggi di una giustizia malsana e fatta con i piedi vedi la legge Fornero, e chi onestamente ha lavorato una vita e si ritrova con il rischi di stare senza lavoro e senza pensione,per non parlare degli spazi occupazionali che si aprono per tanti giovani senza prospettiva grazie

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  5. Condivido quota 100 mi sembra un buon compromesso per salvaguardare il rispetto e la giustizia fra chi ha usufruito fino ad oggi vantaggi di una giustizia malsana e fatta con i piedi vedi la legge Fornero, e chi onestamente ha lavorato una vita e si ritrova con il rischi di stare senza lavoro e senza pensione,per non parlare degli spazi occupazionali che si aprono per tanti giovani senza prospettiva grazie

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  6. Bene con la quota 100 sarebbe un buon compromesso a sanare la cattiva legislazione fatta ad oggi dove purtroppo vista la vergognosa legge Fornero molte persone che hanno lavorato dignitosamente una vita e hanno raggiunto 40 anni di contributi rischiano di restare in mezzo alla strada senza lavoro e senza pensione.

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    1. Io, esodato salvaguardato, sono andato in pensione il 1° aprile 2013 con 61 anni e 40 anni di contributi e quindi quota 101.
      Se a suo tempo non fossi stato salvaguardato sarei andato in pensione nel 2015 con 63 anni e 42 di contributi, quindi quota 105.
      Mi auguro per tutti che venga approvata la quota 100, ma sono poco fiducioso per il fatto che come descritto prima, nel 2015 siamo già a quota 105, figuriamoci gli statali del settore scolastico che chiedono la quota 96.

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  7. quota cento non va bene perchè chi ha 57 anni con 36 di contributi ed è senza lavoro, che mangia fino a quando farà 64 anni??
    la cosa migliore è il prestito pensionistico..almeno non ci muoriamo di fame...

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  8. quota cento non va bene perchè chi ha 57 anni con 36 di contributi ed è senza lavoro, che mangia fino a quando farà 64 anni??
    la cosa migliore è il prestito pensionistico..almeno non ci muoriamo di fame...

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    1. A 57 anni e 36 di contributi, ti puoi scordare il prestito pensionistico, dato che sei fuori da tutti i parametri prima e dopo la Fornero.
      L' unica cosa che devi fare è trovarti subito un qualsiasi lavoro, altrimenti dovrai aspettare i 67 anni e ritrovati con una pensione minima.
      In ogni caso ti auguro di farcela.

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