Con rinvio alle ore 14 dalle 8,30 previste siamo stati auditi ufficialmente (per la prima volta in questi 3 anni) dalla Sottocommissione della Commissione Lavoro del Senato per l'argomento "Indagine sul tema "esodati". Per i 5 componenti della delegazione della Rete dei Comitati (TUTTI non salvaguardati per dimostrare loro, con la loro testimonianza, che dietro ai numeri degli esodati ci sono persone e famiglie danneggiata dall'infame manovra) che abbiamo scelto non era certamente solo quello ma quanto abbiamo loro illustrato puntualmente ed esaurientemente con il documento (condiviso da tutti i 14 Comitati affiliati alla Rete) che vi allego e che, unitamente a tutti i 6 allegati, sarà postato sul sito del Senato dedicato alla Commissione Lavoro. Tutto il nostro intervento è stato mirato a chiarire chi siamo (non solo esodati con accordi ma anche tanti altri senza alcun accordo e tanti con accordi non soltanto in sede governativa ma anche territoriale) e cosa rivendichiamo incentrando le nostre argomentazioni sul DIRITTO derubato e sul PATTO CON LO STATO che deve essere ripristinato. Abbiamo illustrato chiaramente quale 7' salvaguardia deve essere approvata urgentemente pur coscienti di quella che presenteranno e che sosterremo in quanto ulteriore passo verso la soluzione per TUTTI del dramma che viviamo da 3 anni convincendoli che non ci fermeremo fino a quando l'ultimo degli esodati non sarà salvaguardato, Abbiamo ottenuto ascolto e condivisione da gran parte dei nostri interlocutori (con una sola eccezione...e potrete immaginare il suo nome) Ci siamo permessi di sottolineare anche gli aspetti psicologici, umani e sanitari che l'emergenza sociale esodati ha provocato in questi 3 anni. Sulle nostre argomentazioni giuridiche sul diritto costituzionale leso un solo senatore si è permesso di tentare di contraddirci affermando che il nostro diritto alla pensione non lo si può considerare acquisito. Circostanza che ha costretto qualcuno di noi, con veemenza e durezza a fare l'esempio fra chi matura il diritto al vitalizio dopo 3 giorni passati nelle aule parlamentari e chi ha duramente lavorato dai 35 ai 40 anni e se lo vede sottratto da una manovra finanziaria di bilancio. Gran parte dei nostri interlocutori hanno convenuto con noi sulla esigenza di lavorare ad uno o più provvedimenti che, possibilmente entro l'anno in corso, risolvano alla radice il problema.http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/economia/dettaglio/nRC_11032015_1742_486976837.html
Sulla "indagine conoscitiva" non siamo riusciti nel nostro obbiettivo (onestamente velleitario) di farli desistere (in quanto erano tutti ben determinati a farlo) ma siamo riusciti a limitarne alcuni deleteri aspetti ottenendo che tutta la parte dell'indagine attinente agli aspetti reddituali degli "esodati" divenisse facoltativa e non obbligatoria e convincendo numerosi senatori (uno sempre escluso) a stralciarla proprio dal questionario.
E' stata una importante occasione per continuare il lavoro di semina che la Rete svolge da tempo con l'auspicio di raccogliere presto i frutti.
Un ringraziamento particolare lo riservo ai colleghi Daniele Martella (invitato in delegazione dalla presidente Parente) Fabio Cerruti, Doriana Fiorani e Giuseppe Esposito per i loro determinanti interventi che, partendo dai loro casi personali, hanno illustrato tutte le casistiche dei non salvaguardati ed intervenendo poi con efficacia nel dibattito sugli aspetti del diritto e sulla rilevazione reddituale dell'indagine.
Mi riservo di postarvi il resoconto completo nei prossimi giorni non appena lo avremo redatto e condiviso fra i 5 componenti la delegazione.
Chiedo scusa a coloro cui non risponderò in chat (siete troppi) che mi chiedevano notizie limitandole per ora a questo breve resoconto.
F.F.
Leggi anche: Radiocor
Un ringraziamento per tutto quello che state facendo per noi, che da tre anni viviamo questo incubo.
RispondiElimina