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domenica 22 marzo 2015

Cambia ancora l’età della pensione,


Cambia (ancora) l’età della pensione, sale a 66 anni e sette mesi
È il risultato dell’adeguamento dei requisiti previdenziali all’aspettativa media di vita introdotto da una legge del 2010 (governo Berlusconi) con cadenza triennale
di Enrico Marro

Dal primo gennaio 2016 bisognerà aspettare quattro mesi in più per andare in pensione. È il risultato dell’adeguamento dei requisiti previdenziali all’aspettativa media di vita introdotto da una legge del 2010 (governo Berlusconi) con cadenza triennale. E che la riforma Fornero ha accelerato, disponendo che dal 2019 l’aggiornamento avvenga ogni due anni. Questo meccanismo serve, nella logica della legge, per la sostenibilità finanziaria del sistema: più si allunga la durata della vita, più tardi si va in pensione. L’Inps ha diffuso nelle ultime ore la circolare applicativa dello scatto previsto dal primo gennaio 2016 e deciso lo scorso dicembre con un decreto interministeriale dei ministeri del Lavoro e dell’Economia sulla base dei calcoli dell’Istat. I 4 mesi in più si sommano sia al minimo d’età richiesto per la pensione di vecchiaia sia al minimo di anni di contributi necessario per la pensione anticipata.
Pensione di vecchiaiaQuesto significa che dal primo gennaio 2016 ai lavoratori dipendenti maschi, sia del privato sia del pubblico e ai lavoratori autonomi, per andare in pensione di vecchiaia non basteranno più 66 anni e tre mesi d’età, come fino alla fine del 2015, ma ci vorranno 66 anni e sette mesi (oltre a un minimo di 20 venti anni di contributi). Stessa cosa per le lavoratrici dipendenti del pubblico impiego, mentre per quelle del settore privato l’aumento, sempre nel 2016, sarà più forte perché segue uno specifico percorso di armonizzazione previsto dalla legge, che prevede un aumento da 63 anni e 9 mesi, valido fino al termine del 2015, a 65 anni e 7 mesi. Discorso analogo per le lavoratrici autonome che passeranno dagli attuali 64 anni e 9 mesi a 66 anni e un mese dal primo gennaio 2016. Aumenta di 4 mesi anche il massimo di età fino al quale il lavoratore dipendente può chiedere di restare in servizio: dal 2016 sarà di 70 anni e sette mesi. E quattro mesi in più anche per accedere alla pensione di vecchiaia prevista per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 (sistema contributivo). Si passa da 63,3 mesi a 63,7.In tutti i casi sono sempre richiesti almeno 20 anni di contributi.
Pensione anticipata
Per lasciare il lavoro in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia, gli uomini devono avere attualmente almeno 42 anni e sei mesi di contributi mentre alle donne bastano 41 anni e sei mesi. Sarà così ancora per un anno, fino alla fine del 2015. Poi dal 2016 il requisito salirà a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e a 41 anni e dieci mesi per le donne. La riforma Fornero prevedeva un sistema di penalizzazioni per chi, pur raggiungendo questo minimo contributivo, fosse andato in pensione con meno di 62 anni d’età. Con 59 anni, per esempio, l’assegno sarebbe stato tagliato del 4%. Con la legge di Stabilità approvata dal Parlamento alla fine dello scorso anno questo sistema di penalizzazioni è stato sospeso fino al 31 dicembre 2017.
Pensione a 70 anni?Le tabelle elaborate dalla Ragioneria generale dello Stato al momento della riforma Fornero sviluppano fino al 2050 e oltre le conseguenze della norma sull’adeguamento periodico dei requisiti alla speranza di vita. Sulla base di queste stime, peraltro confermate dallo scatto decretato per il 2016, l’età per la pensione di vecchiaia salirà progressivamente fino a 70 anni nel 2050, anno in cui gli anni di contributi necessari per accedere alla pensione anticipata saranno arrivati a 46 anni e 3 mesi.
20 marzo 2015 | 15:59
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7 commenti:

  1. se lo scatto è triennale perchè scatta ogni anno

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  2. In questi giorni purtroppo non si parla di altro che di eta' pensionabile. Ed e' comprensibile che si e' un po' tutti disgustati perche' pensare di andare a 70 anni in pensione e' inconcepibile. Vorrei fare una domanda a chi e' gia' stato salvaguardato: l'aspettativa di vita viene applicata anche ai lavoratori esodati che hanno fatto accordi in uscita nel del Dicembre 2010 con le vecchie regole ???

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    1. All' Anonimo del 22 marzo 2015
      "L’età per la pensione di vecchiaia salirà progressivamente fino a 70 anni nel 2050"
      SEI GIA' PREOCCUPATO ADESSO, SE TRA 35 ANNI, CI VORRANNO 70 ANNI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA !

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    2. Ma chi ha chiesto niente a te !!! Tu per come rispondi hai sicuramente l'animo tranquillo ed egoisticamente non pensi a nessuno se non a te stesso. Non sei tu la persona piu' adatta a rispondere alla vera domanda che io ho posto nel commento precedente. Io, non sono preoccupata per me, perche' sono gia' in eta' di pensione ma se non ti e' chiaro gia' dal 2016 si va in pensione gia' oltre i 66 anni; se per te e' poco !!?! Sara' perche'detieni il tuo sedere adagiato su una comoda poltrona essendo gia' pensionato magari pure privilegiato e davanti un pc giudichi e sentenzii sulle problematiche altrui.

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    3. "Ed e' comprensibile che si e' un po' tutti disgustati perche' pensare di andare a 70 anni in pensione e' inconcepibile."
      Queste parole le hai scritte tu e non io, quindi devi attenderti anche le relative risposte. Hai anche scritto che dal 2016 ci vorranno più di 66 anni per andare in pensione.
      Dovresti comunque specificare, che questa età si riferisce alla pensione di vecchiaia e non quella di anzianità.

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    4. Ma sei di una pignoleria unica !!! La mia voleva essere solo un'osservazione generale per dire quanto hanno portato avanti l'eta' pensionabile negli anni a priscindete se : vecchiaia, anzianita, quote ecc..ecc. Sappiamo bene le diversificazioni che ci sono. Non e' basandosi su quanto scrivo io che le persone fanno il loro calcolo pensionistico. Ma tu...!!! Tu sei sempre alla ricerca del pelo nell'uovo pronto a polemizzare ... Del resto ne hai fatto il tuo passatempo preferito !!! Stai dove non dovresti esserci agevolato dal fatto che ti nascondi dietro l'anonimato.

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    5. "Stai dove non dovresti esserci agevolato dal fatto che ti nascondi dietro l'anonimato."
      Senti da che pulpito arriva la predica, ANONIMA del 26 marzo 2015 18:21
      Alla fine di tutti i tuoi interventi, e delle tue polemiche, in concreto non capisco di cosa hai voluto parlare e approfondire.
      Un' ultima cosa, nel tuo primo intervento hai chiesto questo:
      "Vorrei fare una domanda a chi è già stato salvaguardato: l'aspettativa di vita viene applicata anche ai lavoratori esodati che hanno fatto accordi in uscita nel Dicembre 2010 con le vecchie regole ???"
      Se hai fatto questa domanda nel blog, ma nessuno ti ha risposto, ti sei chiesta il perché?
      Probabilmente perché chi interviene nel blog, lo fa solo per inveire, minacciare e giurare accidenti anziché spiegare concretamente.
      A distanza di tanti anni, conosci benissimo la tua situazione contributiva e previdenziale, per cui non capisco questa tua richiesta di aiuto al blog.
      Sono stato un esodato, ma non postale, comunque per quello ne so io,
      si applica sia la finestra che l'aspettativa di vita.
      In ogni caso, tanti auguri di buona salvaguardia.

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