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martedì 3 marzo 2015

Furlan (CISL): basta, modificare la Fornero ritornando alle quote

Pensioni: Furlan (Cisl), ‘basta, modificare la Fornero ritornando alle quote’
PENSIONI: FURLAN (CISL), ‘BASTA, MODIFICARE LA FORNERO RITORNANDO ALLE QUOTE
 
Proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil per riformare il sistema pensionistico. I sindacati “hanno elaborato una piattaforma per il cambiamento della normativa previdenziale a partire dalla flessibilità per l’accesso alla pensione con l’attenzione alle diverse tipologie di lavoro, il futuro pensionistico dei giovani e dei lavoratori discontinui”.
I segretari generali Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) hanno scritto quindi al ministro del lavoro Giuliano Poletti per chiedere un incontro, per discutere sul tema delle pensioni.
Ancora una richiesta, dunque più che motivata per rivedere la riforma Fornero: in particolare Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, nella sua lettera al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti del 28 febbraio è tornata sulla necessità di “tornare alle quote”.
Occorre una controriforma della legge Fornero – ha detto Furlan -. E’ arrivato il momento di sedersi intorno ad un tavolo e ridiscutere tutto l’impianto. Quella riforma fatta in una notte senza alcun confronto con il sindacato ha fatto troppi danni. Non tutti i lavori e non tutti i lavoratori sono uguali”, sottolinea Furlan.
Inoltre Camusso, Furlan e Barbagallo ricordano al ministro di aver “più volte, anche recentemente, sottolineato l’esigenza di porre rimedio alle gravissime ripercussioni sociali conseguenti all’aumento di anni per accedere alla pensione introdotti dalla legge Monti-Fornero”.
Bisogna tornare alle quote e trovare un sistema più equilibrato e flessibile. Una cosa è stare seduti ad una scrivania a 67 anni, altra cosa è salire su un’impalcatura o stare in una scuola con 30 bambini”, ha aggiunto il numero uno della Cisl.
La richiesta della Furlan è legittima, oltre che supportata da larga parte del Parlamento. Ma se pensiamo che le Camere e il Governo non sono riuscite a mandare in pensione i 4mila ‘Quota 96’ della scuola, per mancanza di copertura economica e l’opposizione della Ragioneria dello Stato, è evidente che il problema non è di carattere politico. Il vulnus rimane sempre il mancato via libera del Mef.
(Leggi)

2 commenti:

  1. DATECI SOTTO!!!
    SE ASPETTATE ANCORA UN PO', NOI SI MUORE DI FAME!

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  2. Vero, il problema "esodat" riconosciuto da tutti
    non viene risolto per motivi economici e non politici ,
    altrettanto vero, però, che il problema economico
    non viene risolto soltanto per motivi politici .

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