Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

venerdì 3 aprile 2015

Sindacati infuriati con Boeri

Pensioni: Sindacati infuriati dopo le ultime uscite del neopresidente Inps, Boeri
da La Redazione
“Noi abbiamo determinato un’idea della politica economica, ma abbiamo subito due arretramenti: uno si chiama pensioni, l’altro sul terreno dei diritti”: in questo modo il Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso definisce l’attuale situazione di stallo sulla politica governativa inerente pensioni e lavoro.
“Purtroppo la contrattazione non è finora riuscita a risolvere in via strutturale l’esigenza di flessibilizzare l’accesso all’Inps sperimentata da tanti lavoratori, che a partire dalla riforma Fornero hanno cominciato a vivere situazioni di disagio. Basti ricordare gli esodati, i precoci, chi ha svolto lavori usuranti, i Quota 96 della scuola e più in generale tutti coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata: esclusi contemporaneamente dalla possibilità di ottenere una pensione, ma anche dal mondo del lavoro. In sette anni un quarto dell’apparato produttivo del nostro Paese è saltato – spiega ancora la Camusso, puntando il dito anche sulla crescita della disoccupazione sopra la soglia del 10% – tutta la discussione che si fa sul sindacato senza questi numeri è solo fantasia”.
“Il presidente dell’Inps – ha dichiarato il responsabile delle questioni previdenziali dell’Ugl, Nazzareno Mollicone – si esprime molto sulla situazione dei pensionati e dei pensionandi, con proposte che prevedono interventi sulle pensioni in essere. Ma è fondamentale dire prima di tutto – ha sottolineato il dirigente sindacale – che il sindacato ritiene intoccabili le pensioni percepite dai lavoratori in base agli anni di contribuzione. Al contrario, l’Ugl chiede costante adeguamento al costo della vita intaccato negli ultimi anni dalle riduzioni apportate dalle varie leggi finanziarie”.
Nemmeno all’Ugl piace l’atteggiamento di Boeri ai vertici dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale. “Ricordiamo al presidente dell’Inps – ha detto il sindacalista – che l’Ente da lui amministrato è finanziato con i contributi dei lavoratori dipendenti e dei datori di lavoro, prima di avanzare qualsiasi proposta dovrebbe confrontarsi con i loro rappresentanti che continua ad ignorare”.
Così come gli altri sindacati l’Ugl sollecita il confronto sia con Boeri ma soprattutto con il ministro Poletti: “Si decidano a convocare al più presto i sindacati – ha concluso – per esaminare tutti i diversi problemi del sistema previdenziale italiano”.
(Leggi)

3 commenti:

  1. Monti, Fornero, Ichino e adesso Boeri!!?? "Minchia" se ne salvasse uno!!!
    Ci vogliono morti!!!

    RispondiElimina
  2. "Basti ricordare gli esodati, i precoci, chi ha svolto lavori usuranti, i Quota 96 della scuola e più in generale tutti coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata."
    GLI UNICI, TRA TUTTI QUELLI DELLE CATEGORIE ELENCATE, E CHE HANNO UNA REGOLARE OCCUPAZIONE SONO PROPRIO I QUOTA 96.
    LASCIO A VOI LE CONCLUSIONI.

    RispondiElimina
  3. Siamo tutti italiani, sia i pensionati che i pensionandi e non e' giusto che i sacrifici
    li facciamo solo quelli che devono ancora valicare il confine della pensione pur avendo
    versato i contributi nelle epoche delle vacche grasse anche loro. Quindi un po' di sacrificio anche per i pensionati di un certo livello non guasta. Scusateci ma dobbiamo
    patire solo noi?

    RispondiElimina