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mercoledì 24 giugno 2015

Esodati e la pazzia dei numeri

Esodati e la pazzia dei numeri
Ennesima falsità ai danni degli esodati, con un censimento truffa fatto dalla sottocommissione senato e non dall’Istat (come qualcuno dice),sulla conta dei non salvaguardati dalle 6 deroghe. PER L’INPS SIAMO 495OO PER IL SENATO 2350 ,SE DOBBIAMO PARTIRE DALLE ORIGINI CIRCA 389.000, SIAMO ANCORA 220000 NEL LIMBO DELL’INDIFFERENZA
Siamo ormai alla pazzia pura, è chiaro ed evidente che manca la volontà politica per salvaguardare gli esodati rimasti. La sottocommissione del lavoro al Senato, ha fatto un censimento illegale , dove sin dal primo momento è stato contestato dai comitati della rete degli esodati, in quanto conteneva richieste di notizie ed informazioni NON  PERTINENTI con la situazione famigliare degli esodati, inoltre si è trattato di un censimento fantasma, dove nessuno sapeva nulla tantomeno l’Istat, difatti nessuno ha ricevuto a casa nulla, tantomeno i cittadini sono stati informati dagli organi di informazione.
Un’indagine fatta per poter fregare migliaia di famiglie, primi firmatari i sen. Ichino e Parente. E’ UNO SCANDALO, UNA VERGOGNA ,UNA VIGLIACCATA .
Il presidente dell’Inps Boeri più volte invitato sia dal governo sia dalla commissione lavoro  a dichiarare quanti soldi sono avanzati dalle precedenti salvaguardie ,ancora non si pronuncia. Calcolando che sono stati stanziati 11mld e 600 milioni di euro per le precedenti salvaguardie , da dati Inps ad aprile 2015 sono state presentate 170.230 domande di cui solo 110545 certificate. Per tanto a conti fatti, avanzano soldi a sufficienza per salvaguardare tutti gli esodati rimasti fuori dalle deroghe, che non sono quel maledetto numero di 2350 persone. In uno stato democratico serio, con una politica seria e pulita, non può dopo quasi 4 anni la sottocommissione senato uscire fuori con un censimento farsa del genere. Questi signori devono smetterla di giocare al lotto con la vita di persone oneste che hanno dato allo stato tutto ciò che dovevano dare.
SCUSATEMI MA SONO SCHIFATO!!!!
Giuliano Colaci, coordinatore Comitato Esodati Roma
(Leggi)
Leggi anche: Blasting news

7 commenti:

  1. Grazie Giuliano sono Anna, io come credo altre migliaia di vittime di quest'assurda farsa non abbiamo più voce.
    Grazie per essere la ns voce, ormai ridotta d un flebile bisbiglio...
    Non ne possiamo più di numeri e toppe messe alla rinfusa dopo che TUTTI i politici o quasi , si sono ripetutamente espressi riguardo la brutale e assurda manovra fornero.
    Vogliamo la ns pensione dopo anni di contributi versati al pari degli altri .
    Questi schifosi la devono smettere di buttarci all'aria come stracci vecchi!!!!
    BASTA !!!! Finiamola e ridateci la vita che ci avete tolta!
    VERGOGNA!!!!

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  2. QUESTA E' LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE. POVERI NOI.
    ED IO CHE ANCORA SPERO IN UNA SETTIMA SALVAGUARDIA.
    MI CHIEDO COSA CI POSSA SALVARE DA QUESTI INSAZIABILI TIRANNI!!??

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  3. Giuliano,
    hai ragione da vendere. Le persone non si sono fidate e questo la dice lunga sulla credibilità di certi parlamentari; altri non hanno il computer (quindi non hanno l'accesso a Internet) che, se i parlamentari non lo sanno, non è un bene necessario o obbligatorio; molti sono rimasti esterrefatti dalle domande. Continuo a chiedermi dove vive il palazzo. Certo in un mondo molto diverso da quello dei comuni mortali che sperano di non avere a che fare con Ichino e anche con la Parente.

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  4. "Giuliano,
    hai ragione da vendere. Le persone non si sono fidate e questo la dice lunga sulla credibilità di certi parlamentari; altri non hanno il computer (quindi non hanno l'accesso a Internet) che, se i parlamentari non lo sanno, non è un bene necessario o obbligatorio; "
    Il 99,9% degli italiani sotto i 60 anni ha un computer in casa, che poi non lo sappia usare, o lo usino i figli o i nipoti, poco conta.

    A questo punto sarebbe ora che imparassero ad usarlo !

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    1. In risposta all' anonimo del 24 giugno 2015 21:50,
      se non ritieni il computer un bene necessario o obbligatorio,
      spiega a tutti come hai fatto a commentare nel blog!
      Però di una cosa di do atto, uno potrebbe avere il computer ma non un contratto a internet, e a questo punto che cosa se ne farebbe del computer.

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    2. Io ho il computer, l'ho da circa venti anni. Se sia un bene necessario ormai credo di si, se obbligatorio ho dei dubbi. Comunque non parlavo per me ma per tanti che a sessant'anni e oltre hanno difficoltà a usare il pc. Sono più di quanto si creda.

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    3. in risposta all' Anonimo del 30 giugno 2015 19:28,
      Se non ce l' hanno o non lo sanno usare, è sufficiente che si facciano aiutare da chi ce l' ha o da chi lo sa usare.
      Tornando al discorso, computer sì o computer no, ti spiego una cosa:
      in Emilia Romagna, già da alcuni mesi, quando fai le analisi del sangue,
      non te le rilasciano più in forma cartacea, ma con i codici che trovi sulla prenotazione, tramite internet te le stampi da casa.
      Se proprio non lo possiedi, o sei un ottantenne, puoi fare richiesta di tornare per ritirarle.
      PS al momento del prelievo, ho chiesto al medico il perché di questa nuova consuetudine, e la risposta è stata che l' Italia, rispetto agli altri stati era in dietro già di 4 anni.
      Tutto questo si chiama DEMATERIALIZZAZIONE !

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