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giovedì 23 luglio 2015

Sommario resoconto del presidio del 21-7-2015

RESOCONTO SOMMARIO DEL PRESIDIO DEL 21.7.15 ALLA CAMERA ED AL MINISTERO DEL LAVORO E SULL'INCONTRO DEL 22 AL QUIRINALE.
Indetto dalla Rete dei Comitati degli Esodati si è tenuto il 21 il doppio presidio al quale sono stati chiamati tutti gli esodati per sollecitare il Ministero (ad ottenere dall'INPS il rendiconto sulle 6 precedenti salvaguardie) e la Commissione Lavoro della Camera per l’immediato "incardinamento della 7' salvaguardia e per TUTTI i 49.500 esodati non salvaguardati.

Eravamo poco più di 100 provenienti da tutta la penisola (abbiamo visto tante facce nuove e qualche coraggioso anche dalla Sicilia) ma molto determinati e rumorosi a far sentire forte la nostra voce, ascoltata attentamente da tutti i rappresentanti delle Istituzioni incontrati. Erano presenti anche le bandiere della CGIL ed alcuni loro delegati che speriamo, la prossima volta, di vedere ben più numerosi

Ben organizzati con cartelli, manifesti, fischietti, voce tonante ma, soprattutto, tantissime bottiglie d'acqua, spruzzini e sali minerali di ogni tipo scambiati vicendevolmente e che hanno consentito la resistenza (anche se a tratti precaria) di tutti noi per ben 10 ore di presidio sotto un sole cocente e temperature che, in alcune ore, hanno superato i 40 gradi.... ma TUTTI ci siamo detti che ne è valsa la pena.

Alle 11,30 una nostra delegazione ha partecipato alla conferenza stampa (alla Camera) di presentazione del libro sugli Esodati del nostro Angelo protettore Antonioo Rinaldis, che ringraziamo di cuore per gli importanti effetti che sta generando la sua importante opera letteraria verso la nostra causa. Santa Maria Luisa Gnecchi nel suo intervento oltre a far la cronistoria del nostro dramma e delle 6 lotterie ha ribadito, con fermezza, che l'intera Commissione Lavoro della Camera, intende andare avanti nella ferma intenzione di portare a casa la 7' salvaguardia e risolvere il problema per tutti gli "esodati non salvaguardati". Non ha nascosto i problemi tecnico-giuridici (che ci hanno ribadito anche i tecnici del Ministero del Lavoro) di riuscirci con un unico provvedimento ma ha dato credibili assicurazioni (anche alla fine della conferenza) che lei non si fermerà neanche sui 49.500, e che vuole "portare a giustizia" tutti i non salvaguardati e le donne per quanto attiene le pensioni di vecchiaia, sulle quali lavora da tempo ad uno specifico provvedimento in quanto una parte della tematica non può essere inserita nel sistema delle salvaguardie degli esodati della quale non possono far parte.

Al termine dell'incontro ci siamo soffermati tutti ad "agganciare" i deputati ed i senatori presenti per sollecitarli personalmente ad un maggior impegno. Cito per tutti il caso dell'On. Matteo Righetti della Segreteria del PD,"placcato" per strada da Giuliano Colaci ed al quale abbiamo strappato l'impegno di un incontro con la Segreteria di quel partito. Nel mentre facevano altrettanto i nostri colleghi in piazza con gli On. Di Battista (M5S) e Fedriga (LN) assediati e sensibilizzati da tutti i presidianti.... un prezioso lavoro di semina che si spera darà i suoi frutti.


PRESIDIO AL MINISTERO DEL LAVORO.
Pur perdendo qualche "pezzo" (alcuni orari di treni e bus non hanno consentito ad alcuni colleghi, particolarmente amareggiati ma abbondantemente giustificati, di parteciparvi ) abbiamo continuato la giornata di lotta davanti al Ministero del Lavoro con l'intento di costringere il Ministro (o suoi delegati) ad incontrare una nostra delegazione. Tale incontro ci era stato garantito nei giorni precedenti ma non confermato. Eravamo tutti determinati a "costringere" il Ministero ad incontrarci con alcune iniziative eclatanti che abbiamo avuto modo di anticipare al servizio di sicurezza ed ai collaboratori del Ministro.

La presenza caparbia di TUTTI i partecipanti al presidio ha convinto i vertici del Ministero ( e non altro o altri) a ricevere una nostra delegazione.

Al Segretario Generale del Ministero Dr. Pennesi ed il Dr. Listanti della Direzione Generale Previdenza (delegati dal Ministro) la nostra delegazione ha riportato le nostre vibrate proteste per i ritardi nella rendicontazione delle 6 precedenti salvaguardie, e rappresentato la sofferenza di tutti i colleghi non salvaguardati. Abbiamo loro rivolto un forte appello affinché il Ministro sostenga un immediato provvedimento per almeno tutti i 49.500 , numero accertato e certificato al Parlamento dallo stesso Ministero.

I due collaboratori del Ministro ci hanno informato che a seguito delle nostre pressioni (in particolare di quelle fatte da TUTTI i partecipanti al presidio del 28 maggio davanti all’INPS) l’INPS ha finalmente consegnato al Ministero il Rapporto Tecnico Finanziario di Monitoraggio delle 6 Salvaguardie. Tale rapporto sarà ora esaminato dalla Ragioneria dello Stato (“bollinatura” per certificarne l’esatezza) e consegnato a breve al Parlamento. Da anticipazione dei due nostri interlocutori sembrerebbe che ci siano cospicui risparmi accantonati sul Fondo Esodati.

Ci hanno confermato la ferma determinazione del Ministro a risolvere il nostro problema come più volte promesso, e ad utilizzare le risorse che si libereranno dalle salvaguardie precedenti ESCLUSIVAMENTE per gli esodati. Non ci hanno nascosto i problemi tecnico-giuridici che impediscono di prevedere un unico provvedimento di salvaguardia per tutti i 49.500 (hanno, ad esempio evidenziato che i risparmi del 2020 non possono essere utilizzati per finanziare la salvaguardia dei decorrenti nel 2016 argomentando la complessità giuridica e legislativa dei vari percorsi) ma hanno assicurato che intendono approfondire al meglio la situazione e che è interesse del Ministero risolvere definitivamente il “problema esodati”.

La Rete dei Comitati ritiene che un primo passo determinante sia stato compiuto con la rimozione dell’ostacolo dei numeri, che finalmente si sono ottenuti e per esclusivo merito di chi ha assiduamente lottato in questi mesi, partecipando ai presidi, e che ora non ci dovrebbe più essere l’alibi per l’immediato incardinamento della 7’.

Ribadisco personalmente (ma anche a nome di tutti i Coordinatori della Rete), che sia l'incontro del 21 al Ministero del Lavoro che l’ottenimento del rendiconto dei risparmi, sono risultati ESCLUSIVAMENTE ascrivibili NON al lavoro ed all’impegno di un singolo ma frutto della fortissima pressione fatta negli ultimi mesi con email, telefonate e pressanti documenti inviati alle istituzioni da parte della Rete dei Comitati, e in particolar, e, soprattutto, grazie alla determinante pressione esercitata con gli ultimi presidi da tutti coloro che vi hanno partecipato con grande spirito di sacrificio ed encomiabile impegno.

Ringraziamo immensamente tutti coloro che vi hanno partecipato, in considerazione soprattutto dello straordinario sforzo fisico e psicologico del 21 viste anche le condizioni climatiche. Un grazie di cuore a TUTTI i presenti del 28 maggio e del 21 luglio.


INCONTRO AL QUIRINALE.
Promosso dal Comitato di Reggio Emilia, si è tenuto ieri ,22.7.15, un incontro con il consigliere giuridico della Presidenza della Repubblica al quale ha partecipato anche una delegazione della Rete dei Comitati Esodati.

La nostra delegazione si è limitata ad illustrare succintamente la nostra situazione al Consigliere Dr. Montedoro sottolineando che ci sono TUTTI i presupposti e le precondizioni perché Governo e Parlamento risolvano immediatamente il dramma dei 49.500 non salvaguardati .

Abbiamo chiesto che il Presidente Mattarella rivolga un forte appello a Governo, INPS e Parlamento affinchè facciano il loro dovere istituzionale e, soprattutto, si impegnino, ognuno per il ruolo che ricopre, a risolvere urgentemente il “problema esodati” approvando un settimo provvedimento di salvaguardia per tutti i 49.500 non derogati dall’applicazione delle norme dell’infausta manovra del 2011.

Il Consigliere Montedoro ci ha assicurato che gli uffici della Presidenza della Repubblica sono ben consapevoli del nostro dramma e dei risvolti umani e giuridici del fenomeno “esodati”, ampiamente documentati dalla Rete dei Comitati e dagli altri presenti con copiose note illustrative precedentemente ricevute e riconsegnate il 22, che denunciano i profili di incostituzionalità di quella manovra e le numerose discriminazioni ed ingiustizie contenute nella stessa e nei sei provvedimenti di salvaguardia.

Il Consigliere ci ha dato assicurazioni di riportare al Presidente la nostra richiesta e che lo stesso provvederà nei termini e strumenti opportuni. Ci auguriamo pertanto di vedere presto concretizzarsi l’impegno della Presidenza verso un sollecito di un rapido esame ed approvazione della 7’.

Due giornate di lotta e di semina che ci auguriamo diano presto i loro frutti, anche se non dobbiamo nascondere a tutti noi la circostanza che la strada da percorrere sia ancora lunga prima di vedere la legge approvata , con la consapevolezza che la lotta e l’impegno di noi tutti deve continuare con anche altre giornate come quella del 21.

Giornate che ci auguriamo maggiormente partecipate da coloro che spesso stanno a casa davanti ad un pc e magari, spesso, a criticare sterilmente il lavoro degli altri. Personalmente mi auguro che chi è rimasto a casa e poteva essere al nostro fianco ripari alla prossima.

Due giornate i cui effetti, meriti e risultati ascrivo in misura esclusiva a quel centinaio di valorosi del 28 e del 21 luglio ed all’encomiabile gruppo dei romani senza il quale non avremmo mai potuto organizzare alcun presidio e che seppur salvaguardati o pensionati continuano a restare preziosamente al nostro fianco. Un grazie di cuore a TUTTI coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita delle 2 giornate…. è solo merito vostro.

Francesco Flore

1 commento:

  1. Evviva....! Speriamo che ora i "sign.ri politici" di diano una mossa. Con la pubblicazione dei dati INPS, non hanno più scuse.......

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