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lunedì 27 luglio 2015

Tre ddl per la settima salvaguardia

Pensioni / Esodati, Tre ddl per la settima salvaguardia
Scritto da  Federico Pica
Tra le proposte all'esame della Commissione c'è anche la questione dei Quota 96 della scuola, dei ferrovieri e delle penalizzazioni per i lavoratori che sono andati in pensione prima del 2015.
Sono tre i disegni di legge che saranno discussi alla Camera a partire da giovedì prossimo per risolvere alcune criticità della Legge Fornero. Il primo è proposto dal Pd (ddl 2958) ed intende estendere gli attuali profili di tutela della sesta salvaguardia sino al 6 gennaio 2017 ricomprendendo anche i lavoratori destinatari del trattamento speciale edile, i lavoratori titolari di indennità di mobilità ordinaria cessati dal servizio dopo il 30 settembre 2012 ancorchè con accordi di tipo non governativo, nonchè coloro che non hanno potuto fruire della mobilità a causa del fallimento dell'impresa.
A queste misure, specificamente indirizzate agli "esodati", cioè coloro che avevano perso il lavoro entro il 2011, si aggiunge la soluzione della vicenda dei quota 96 della scuola, la revisione dei requisiti pensionistici dei macchinisti ferrovieri e lo stop alle penalizzazioni per gli assegni liquidati ante 2015.
Le misure della Lega. Gli altri due ddl sono a firma della Lega (ddl 2514 e ddl 3002) ed intendono garantire una tutela piu' ampia rispetto al progetto dei Dem eliminando qualsiasi vincolo temporale per accedere alla salvaguardia (resta il solo argine del completo utilizzo delle risorse messe a disposizione nel Fondo Esodati). Ed includendo alcune categorie di lavoratori "dimenticati" nel ddl Damiano-Gnecchi. Ad iniziare dalla salvaguardia ai cd. lavoratori quindicenni per passare agli autorizzati ai volontari prima del 20 luglio 2007 (articolo 1, comma 8 della legge 243/04) sino a riconoscere, e questa è una novità significativa, la possibilità di accedere alla pensione a 64 anni anche ai lavoratori del pubblico impiego (la misura riconosciuta attualmente solo ai lavoratori dipendenti del settore privato). Da segnalare poi che nel ddl della Lega Nord c'è la proposta di mandare in soffitta la finestra mobile e la speranza di vita nell'opzione donna. I lavori parlamentari, come detto, inizieranno giovedì prossimo. L'obiettivo è quello di raggiungere un accordo politico su un testo base (che sarà probabilmente adottato in autunno) e poi di farlo approdare in Aula prima della legge di stabilità per l'approvazione definitiva. Sempre che non ci siano nuovi ostacoli.
(Leggi)


1 commento:

  1. Nel lontano 2011, esisteva ancora la famosa"quota 96".
    Per chi non ne fosse a conoscenza, consisteva nel fatto che, chi avesse avuto
    61 anni di età e 35 di lavoro, oppure 60 anni di età e 36 di lavoro, quindi sommando
    l' età anagrafica a quella contributiva, avrebbe fatto 96= TOMBOLA !!!!!
    Ma così non è stato, perché intervenendo Sacconi, con + di 6 mesi finestra
    e spostando tutti i dipendenti pubblici a 65 anni di età pensionistica, la quota 96
    è letteralmente saltata.
    La famosa quota 96, non è saltata soltanto per i 4.000 del comparto scolastico,
    ma soprattutto per le decine di migliaia di dipendenti del settore privato.
    VORREI RICORDARE AI DIPENDENTI DEL SETTORE SCOLASTICO,
    CHE SIAMO NEL 2015, E CHE SE VORRANNO AVERE LA LORO PENSIONE,
    A QUESTO PUNTO, DOVRANNO ATTENDERE DI AVERE 65 ANNI DI ETA'.

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