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sabato 12 settembre 2015

Contro lo scippo dei fondi della 7^ salvaguardia

Pensioni, Esodati in piazza contro lo scippo dei fondi della 7° salvaguardia
  • Scritto da  redazione
I Comitati degli Esodati hanno indetto un presidio davanti al MEF per contestare lo stop imposto dal Ministero alla settima salvaguardia. 
No ad un secondo scippo delle risorse per gli esodatiLa Rete dei Comitati denuncia così il tentativo del Ministero delle Finanze (MEF) di sottrarre i risparmi delle sei precedenti operazioni di salvaguardia e, per legge, destinati al fondo appositamente creato con il comma 235 della L. 228/2012 per finanziare nuove salvaguardie. "E' il secondo vergognoso scippo, che subiamo dopo quello perpetrato con la manovra  Fornero del 2011 che ha causato il dramma “esodati” , a danno di ex lavoratori privi sia di un lavoro che di pensione" ricorda un comunicato diffuso dalla Rete. Si tratta di 500 Mln di Euro (già illegittimamente incamerati nelle “economie generali” dello Stato) su un totale di oltre 3 miliardi di risparmi, certificati dall'INPS in agosto 2015, che ora il MEF ed il Governo vogliono abusivamente adoperare per finalità che nulla hanno a che vedere con il tentativo di sanare l'ingiustizia degli “esodati”  in atto da oltre 3 anni. 
"Le risorse del fondo “esodati” non devono avere altre destinazioni se non il completamento delle salvaguardie, impegno ribadito costantemente in questi tre anni dalla Politica e statuito dal comma 235, L. 228/2012. I Comitati hanno chiamato ad una forte e permanente mobilitazione tutti gli “esodati” e si adopereranno in tutte le forme possibili perché venga subito ripristinato il rispetto delle leggi. E’ stata programmata una immediata iniziativa di presidio del MEF per il 15 settembre e sono in atto iniziative di tutela dei danneggiati con precisi atti legali, quali indispensabili ed opportune  denunce civili e penali contro questa vera e propria appropriazione illegale di fondi,  contro la quale si è ben determinati a rivolgersi a tutte le sedi di giustizia nazionali, comunitarie ed internazionali" concludono dai Comitati.
La vicenda tuttavia sembra destinata a produrre conseguenze a livello politico. Pronto a dare battaglia il Presidente dem della commissione, Cesare Damianoe l’ex capogruppo Roberto Speranza: "È inaccettabile. Ora si pone una questione politica che va risolta con il governo, altrimenti si apre una stagione di conflitto parlamentare". "Una scena mai vista e una spaccatura dentro l’esecutivo – incalzano i parlamentari di M5S – che in un Paese normale potrebbe aprire una crisi di governo". Profonde critiche all'operato del MEF giungono anche dalla Lega Nord, da Forza Italia e da Fratelli d'Italia secondo i quali l'ordine di distrarre i fondi sia arrivato direttamente da Palazzo Chigi a caccia di risorse per finanziare i capitoli della legge di stabilità. Non a caso i due ministri Padoan e Poletti hanno tentato di metterci una pezza: "Nei prossimi giorni daremo una valutazione definitiva".

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