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lunedì 5 ottobre 2015

Parente (Pd): sondaggio può non essere rappresentativo

Esodati, Parente (Pd): il sondaggio online potrebbe non essere rappresentativo
Domenica, 04 Ottobre 2015
Scritto da redazione
La Commissione Lavoro di Palazzo Madama avvia l'analisi e l'approfondimento delle risultanze relative al sondaggio online sugli esodati. La Sottocommissione della Commissione Lavoro di Palazzo Madama ha iniziato venerdì l'esame dei risultati del sondaggio online rivolto alle cd. persone esodate, che si è svolto tra l'8 aprile e il 12 luglio 2015. Lo comunica in una nota stampa l'OnorevoleAnnamaria Parente (Pd), presidente della Sottocomissione esodati e capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro del Senato.
"La rilevazione aveva lo scopo di fare luce sul fenomeno e di circoscriverne l'entità, dopo le 6 salvaguardie già varate, 3 delle quali promosse in questa legislatura. E' importante tuttavia sottolineare che si è trattato di una rilevazione effettuata su base volontaria e telematica; dunque il risultato potrebbe non essere rappresentativo del totale degli esodati, ma costituisce un affidabile termine di riferimento. In particolare, sarà necessario chiarire le ragioni per cui chi si è dichiarato 'non salvaguardato' (il 72 per cento del totale degli intervistati) non sia rientrato nelle 6 salvaguardie a legislazione vigente, in modo da valutare le modalità con le quali strutturare l'intervento legislativo definitivo nella legge di stabilità di quest'anno e prevedere misure di ricollocazione e flessibilità in uscita per tutti coloro che hanno perso il lavoro a pochi anni dalla pensione".
"Venendo ai risultati della nostra rilevazione, - prosegue la Parente - 1645 persone hanno completato e inviato il questionario, delle 2400 registrate. Il 70 per cento di chi ha risposto è un uomo, solo il 30 per cento donna. Il 57 per cento ha tra i 60 e i 64 anni, il 41 per cento tra i 55 e i 59 anni. In maggioranza (53 per cento) si tratta di persone diplomate e con licenza di scuola media (27,6 per cento), mentre solo il 17 per cento è laureato o con un titolo di studio superiore alla laurea. Circa la metà di chi ha aderito a questa rilevazione era un impiegato, il 21 per cento era un quadro o un funzionario, il 18 per cento un operaio e il 9,5 per cento un dirigente. Le regioni di provenienza sono soprattutto il Lazio e la Lombardia.
"Le ragioni che hanno prodotto la condizione di esodato sono in prevalenza il licenziamento con collocamento in mobilità e il licenziamento vero e proprio. Oltre la metà dei rispondenti, il 51,6 per cento, ha ricevuto un incentivo economico. Infine, dopo lo scioglimento del rapporto di lavoro solo 1 su 4 degli esodati ha dichiarato di aver svolto attività lavorative. Nel complesso, l'85 per cento degli esodati intervistati ha versato oltre 30 anni di contributi e il 70 per cento oltre 35 anni di contributi".
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