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venerdì 1 gennaio 2016

Le proposte di Maria Luisa Gnecchi

Riforma pensioni 2016 ultime novità: donne, esodati e flessibilità in uscita, tutte le proposte di Maria Luisa Gnecchi
Non si placa la discussione in materia di pensioni: proprio nelle scorse ore l’On. Maria Luisa Gnecchi ha reso note quali sono le sue proposte a favore di donne ed esodati, per superare la riforma Fornero e favorire la flessibilità in uscitaLa riforma delle pensioni continua a infiammare gli animi. Mentre si continua a dibattere sulla flessibilità in uscita e sui meccanismi che potranno essere messi in atto per correggere le storture della riforma Fornero nel 2016, c’è chi continua a far sentire la propria voce.
Come reso noto da uno degli amministratori del gruppo Facebook“Esodati – cosa dicono i giornali di noi”, l’onorevole Maria Luisa Gnecchi della Commissione Lavoro alla Camera ha messo in piedi un programma per il 2016 con l’obiettivo di “recuperare un po’ di giustizia per le pensioni”. Secondo la parlamentare,“sono indispensabili interventi per le donne, si deve tornare a giustizia contro le ricongiunzioni onerose (L122/2010)” e realizzare una “reale possibilità di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, tenendo conto delle differenze oggettive ancora esistenti tra uomini e donne”.
=> LEGGI TUTTO SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI 2016
La Gnecchi punta il dito contro la legge Fornero, che penalizza in primis le donne, sollecitandone l’abolizione. Tra le proposte del PD, la rettifica la circolare INPS n.35 del 2012, in modo che anche le donne della classe 1952 possano accedere alla deroga e la previsione di una norma specifica a favore di tutte le donne su modello europeo che attribuisca per ogni figlio e/o lavoro di cura familiare 2 anni di anticipo sull’età pensionabile fino a un massimo di 5 anni di uscita anticipata (fermo restando l’età minima di 60 anni). A scelta delle lavoratrici, si potranno riconoscere anche periodi di cura dei figli e dei familiari in situazione di non autosufficienza o disabilità come periodi dicontribuzione figurativa.
Quali gli interventi messi all’ordine del giorno in favore degli esodati? La Gnecchi è favorevole a un’ottava salvaguardia a completamento dell’intervento. In un’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net, la parlamentare sottolinea che per portare a termine questa operazione si potranno utilizzare i risparmi del fondo per gli esodati, visto che “tutti i calcoli forniti da Inps e Ragioneria di Stato erano stati di gran lunga gonfiati”.
(Leggi)

8 commenti:

  1. SPERIAMO PROPRIO CHE VADA A FINIRE QUESTO TORMENTO DI NOI ESODATI CHE PURTROPPO NON RIUSCIAMO AD ENTRARE PER POCHISSIMI GIORNI CON LA SETTIMA.
    SIAMO SENZA LAVORO E SENZA TUTELE DAL 2011.
    NON ABBIAMO REDDITO,TUTELE,EPPURE C'E' CHI CI VORREBBE VEDERE ANCORA PEGGIO DI COME STIAMO.
    PERCHE' TRATTARCI IN QUESTO MODO? COSA ABBIAMO FATTO DI MALE SE SIAMO NATI QUALCHE MESE PRIMA?
    IL NOSTRO STATO DI ABBANDONO RIMANE COMUNQUE, COSA VUOLE FARE LO STATO ITALIANO DI NOI?
    UGURIAMOCI CHE LA SENATRICE E QUALCHE ALTRO PARLAMENTARE ABBIA PIETA' DI NOI VISTO CHE DAL MINISTERO DEL LAVORO CI STANNO GIA' CANCELLANDO.
    AUGURI DI BUON ANNO A TUTTI.

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  2. Uscito in mobilità inizio 2010 con 12 mesi per maturare la pensione poi con la berlusconi/sacconi estesa a 18 mesi
    non rientro più neanche con questa settima salvaguardia
    condannato a cinque anni in più senza nessun reddito.

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    1. Peppe, dal tuo intervento, non si capisce se avresti maturato i requisiti durante la mobilità, e a questo punto, saresti stato uno tra i primi 65000 salvaguardati
      Oppure, non sarebbero stati sufficienti neanche i 3-4
      anni di mobilità, aggiungendo un ulteriore anno e anche
      i 6 mesi di finestra aggiunti da Sacconi il 01-01-2011.
      Ora spiegaci, a che età e con quale contribuzione sei
      uscito dal lavoro, col fatto, che ormai siamo tutti salvaguardati.

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    2. La mia situazione è spiegata nel commento postato nell'articolo postali esodati domenica 27 dicembre 2015 dove si capisce chiaramente il falso che tutti i mbilitati
      sono salvaguardati altrimenti non si capisce perché
      la On.le M.L.Gnecchi con la Commissione Lavoro della Camera dei deputati presieduta dall'On.le Cesare Damiano dalla prima salvaguardia fino alla ultima setima
      abbiano sempre presentato richiesta di maturare il diritto alla pensione entro 36 mesi dal termine della mobilità ora posta entro 12 mesi che penalizza ingiustamente in maniera anticostituzionale tanti mobilitatii ad anni e
      anni senza lavoro senza reddito senza pensione NIENTE!

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    3. Peppe, ho riletto l'intervento del 27 dicembre, ma
      ma non si comprendono le modalità della tua messa in
      mobilità. Essendo uscito dal lavoro all'inizio del 2010, e la Fornero ha salvaguardato tutti quelli, che
      maturavano il diritto alla pensione con le vecchie
      regole durante il periodo di mobilità, aggiungendo ora altri 12 mesi di abbuono, non si capisce ancora,
      a che età e con quale contribuzione sei uscito.

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    4. Chiaro che chi matura la pensione entro la mobilità sia salvato senza bisogno di essere salvaguardato, il dramma della "riforma" pensioni monti/fornero applicata in maniera retroattiva anticostituzionale è che anche con le attuali sette salvaguardie chi matura il diritto a pensione dopo 12 mesi dalla fine della mobilità non prende più la pensione mentre con la legge prima della monti/fornero poteva raggiungerla maturandola liberamente senza vincoli temporali dopo mesi o anni come nel mio caso a fine mobilità mancavano per i requisiti al diritto poco meno 12 mesi di età anagrafica (tutti i contributi in regola) poi con la berlusconi/sacconi divenuti 15 mesi quindi ora ancora sempre fuori da qualsiasi salvaguardia devo aspettare la pensione di vecchiaia 2020 per cinque anni senza niente di niente.

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  3. L'On. Gnecchi è esemplare; se ci fossero più parlamentari al suo livello per efficienza, sobrietà, correttezza e coerenza (anche con riferimenti differenti della sua linea politica) noi italiani avremmo stima e rispetto delle istituzione.

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