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giovedì 11 febbraio 2016

Cgil, Cisl e Uil a Renzi: aprire il confronto sulle pensioni

Previdenza 
Cgil, Cisl e Uil a Renzi: aprire il confronto sulle pensioni11 febbraio 2016 ore 16.36
Camusso, Furlan e Barbagallo scrivono al premier. "Non è più rinviabile una discussione sul tema, sulla flessibilità in uscita e i problemi aperti: esodati, ricongiunzioni onerose, lavori usuranti, quota 96, donne e giovani. L'esecutivo si confronti"
Aprire subito un confronto sulle pensioni. Questa la richiesta dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, nella lettera che hanno inviato oggi (11 febbraio) al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e per conoscenza al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti.
“Riteniamo necessario ed urgente affrontare il tema pensioni. Non è più rinviabile una discussione di merito sulla flessibilità in uscita e sull'insieme dei problemi aperti (il completamento delle salvaguardie degli esodati, le ricongiunzioni onerose, le questioni dei lavori precoci, di quelli usuranti, delle donne, la quota 96 della scuola, i requisiti per i macchinisti) e, soprattutto, delle future pensioni dei giovani”, scrivono i sindacati.
“È di tutta evidenza, come del resto da lei più volte affermato, che cambiare l'attuale sistema previdenziale, consentirebbe di dare risposte al tema centrale dell'occupazione, soprattutto giovanile, e di sottrarre il mondo del lavoro alle pesanti iniquità che si sono determinate”, prosegue la lettera.
“Il nostro obiettivo è di ricostruire un sistema pubblico solidale, che riconosca la diversità dei lavori e delle condizioni sia rispetto all'accesso che alla dignità dei trattamenti. A questo fine abbiamo proposto una ‘piattaforma’, che le alleghiamo, e svolto, lo scorso 17 dicembre, importanti iniziative di presentazione della nostra proposta ai lavoratori. Siamo con la presente a chiederle l'apertura di un confronto volto a definire una proposta del governo in grado di affrontare i temi proposti”, concludono Cgil, Cisl e Uil.
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2 commenti:

  1. Flessibilita ' almeno per chi il lavoro non ce l'ha piu'
    e magari e' anche over e precoce.
    non si possono aspettare 7/8 anni senza un reddito.

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  2. Il Governo sta dimostrando totale disinteresse per chi' e'rimasto senza lavoro e pensione. Con la scusa della flessibilita' vedrete che andranno a danneggiare altra gente.
    Manca prprio la volonta' politica di risolvere il problema degli esodati,opzione donna,precoci. Speriamo bene e sopratutto speriamo che i sindacati si diano una mossa perche' non si puo' andare avanti cosi'.

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