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martedì 8 marzo 2016

Esposto-denuncia alla Corte dei Conti da tre comitati

Esposto-denuncia alla Corte dei Conti per mancanza di trasparenza e danno erariale

Comunicato dei Comitati Esodati
a cura di Claudio Ardizio, Pasquale De Pasquale, Giuseppe Scialla
7 marzo 2016
Oggi, 7 marzo 2016, abbiamo inviato alla Procura Generale e alla Procura Regionale del Lazio della Corte dei Conti un esposto-denuncia (1) per la mancata pubblicazione degli atti della Conferenza dei Servizi e per la mancata consegna degli atti richiesti dai comitati Esodati (2) (3) e per il tardivo diniego all'accesso al verbale dei suddetti atti da parte della dottoressa Concetta Ferrari della Direzione Generale Previdenza del Ministero del Lavoro e P.S. (9) (10)
Da oltre 6 mesi abbiamo richiesto la documentazione relativa alle salvaguardie e da più di 3 mesi gli atti della Conferenza dei Servizi (2) sia a MDL e a MEF , RGS che alla DG INPS per verificare i risparmi delle 6 salvaguardie e la veridicità degli importi inseriti in Legge di Stabilità 208/2015 art 1 sui commi da 263 a 272

Per la legge 241/1990, la mancata pubblicazione degli atti della conferenza dei servizi comporta l'illegittimità' degli atti successivamente assunti:
"Nessun atto comportante spesa ai sensi dei precedenti periodi può ricevere attuazione se non siano stati previamente resi noti gli atti della conferenza dei servizi da parte del Governo e comunicati al Parlamento" (legge 241 /1990).
Di conseguenza sono da rivedere gli importi dei risparmi afferiti al Fondo Esodati e poi usati in LdS Legge 208/2015.

Sempre secondo la legge, in caso di violazione, i ministeri sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l'ammontare delle somme illegittimamente trascritte.

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ESPOSTO-DENUNCIA
(consegnata con posta certificata)

Ecc. ma PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI
alla Procura Generale e alla Procura Regionale del Lazio della Corte dei Conti
e cc Avvocatura dello Stato
e cc Ministro Giuliano Poletti , Dott. sa Concetta Ferrari e dirigenti MdL
dgprevidenza.div3@pec.lavoro.gov.it
e cc ministro Pier Carlo Padoan e dirigenti MEF 

presentato da  3 comitati esodati, in persona dei 3 coordinatori
CLAUDIO ARDIZIO, nato a Bellinzago Novarese (NO) il 09 settembre 1953
PASQUALE DE PASQUALE, nato a Serre (SA) il 26  giugno 1954
GIUSEPPE  SCIALLA, nato aPistoia (PT) il 05 luglio 1956
con sedi indicate in calce.
PREMESSO CHE
Da oltre 3 mesi dall'entrata in vigore della legge finanziaria 2016, legge 208/2015 il Ministero del Lavoro non ha risposto in modo positivo (9) (10) alle nostre ripetute richieste (2) (3), nè ha tutt'ora reso noto sul proprio sito web (4) alcuna indicazione sugli atti della Conferenza dei servizi tenutasi tra settembre e novembre 2015.
Sulla pagina web del Ministero del Lavoro http://www.lavoro.gov.it/PerSaperneDiPiu/LavoratoriSalvaguardati/Pages/default.aspx sono riportati dati inesatti sulla settima salvaguardia legge 208/2015 art 1 commi da 265 a 272. Vedi allegato (4)
SI OSSERVA IN DIRITTO
che la Legge, n. 241 /1990 (8), prevede e regola le Competenze delle amministrazioni pubbliche per attuare conferenze dei servizi - i cui atti sono pubblici.
che la Legge, n. 241 /1990 (8) prevede che ... Deve comunque essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici.
DENUNCIAMO CHE
Non vengono resi pubblici gli atti della conferenza dei servizi COME DA NOI RICHIESTI ed in particolare non sono note le ripartizioni dei 146.166 posti totali rideterminati delle prime 6 salvaguardie su ognuna delle sei. (5) (6)
Il totale dei 146.166 posti è ridondante in eccesso per oltre 25.000 posti e i relativi risparmi devono essere destinati al fondo esodati in base all'articolo 1, comma 235, quarto periodo, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e successive modificazioni.
In particolare la seconda salvaguardia non viene chiusa con la scusa che per art 1B della sesta salvaguardia che pone posti e costi dei cassaintegrati in CIG dei grandi gruppi con ACCORDI GOVERNATIVI sulla seconda salvaguardia; a oggi sono accolte istanze di 7.564 mobilitati su 20.000 posti disponibili (dato al 10.9.2015 reportistica INPS) (5), ma non si possono tenere di riserva 12.500 posti per lavoratori che devono essere in CIG dal 21 novembre 2014 per poi andare in mobilità al 31.12.2016 affermando di non conoscerne ancora la numerosità quando invece l'INPS paga a questi lavoratori la CIG.
Tale numero si può avere con certezza da INPS poiché il Dott Sapio - dirigente del MdL divisione VIII ha già ricevuto per 3 anni elenchi in formato Excel dalle Grandi Aziende, che ha inoltrato ogni anno a DG INPS (a Dott Luciano Busacca - ora capo segreteria di Boeri) per anno 2012, 2013, 2014 - dopo aver certificato che esiste un ACCORDO GOVERNATIVO per quella azienda - per erogare indennità di mobilità a quei 7.564 mobilitati (dato al 10.9.2015 reportistica INPS) - (5).
Sono quindi note le grandi aziende (meno di 20 = Eni, Telecom, Alenia Aermacchi, Ansaldo Breda ecc) che hanno codici contributivi INPS facilmente rintracciabili, che hanno ACCORDI GOVERNATIVI, che possono avere messo dei lavoratori in CIG entro il 21 novembre 2014, per poter metterli in mobilità entro il 31.12.2016 - a cui INPS eroga indennità di CIG dal 21 novembre 2014. ESSI SONO NOTI !!!!
Da nostre stime vi sono meno di 5.000 lavoratori in CIG e non 12.500 e quindi, lasciando di riserva 5.000 posti, restano 7.500 posti liberi.
E sulla seconda ci sono altri 4.000 posti LIBERI non utilizzati per le altre 3 tipologie - come ci sono 8.000 posti non utilizzati sulla sesta cioè quasi 20.000 posti LIBERI non utilizzati sulla 2^ e 6^; più circa 10.000 dalla terza; più altri posti dalle altre salvaguardie.
CONSIDERATO
Che sono rimasti fuori dalle salvaguardie circa 23.200 lavoratori, liberando le risorse che sono tenute bloccate, affinando il numero dei posti non coperti nelle prime 6, si potrebbe pensare di chiudere SUBITO il capitolo esodati con un intervento definitivo senza aspettare una conferenza di servizi a settembre 2016. Un intervento definitivo avrebbe dovuto essere già fatto con la conferenza di servizi 2015.
E CONSIDERATO
Che l'articolo 1, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (in Suppl. ordinario n. 285 alla Gazz. Uff., 28 dicembre, n. 300), "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge finanziaria 2008), recita ...in caso di violazione, l'amministratore ... sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l'ammontare eccedente la cifra conteggiata "Per la legge quindi sussiste un danno erariale quando gli atti non vengono utilizzati senza la preventiva pubblicazione sul sito dell'amministrazione. Dunque, qualsiasi uso i cui estremi non siano stati pubblicizzati è illegittima. In questi casi, il danno erariale è pari all'intero importo tenuto illecitamente di riserva, in quanto illegalmente conteggiati.
Tale previsione trova la sua ratio nella volontà del legislatore di rendere immediatamente accessibili alla cittadinanza come agli organi di controllo i dati relativi agli atti della conferenza dei servizi.
Il maggior danno erariale prodotto dall'interpretazione di riserva è di tutta evidenza.
Ogni altra interpretazione della norma (compresa quella 'governativa' che pretende di sostituirsi al Parlamento nel ruolo di interpretazione autentica della legge stessa) contrasterebbe altresì con la Costituzione italiana che pone a fondamento dell'organizzazione della pubblica amministrazione il suo buon andamento, nonché contrasterebbe con un intero corpus normativo amministrativo che si fonda sulla trasparenza dell'attività della P.A.
SI CHIEDE
Alla luce delle osservazioni qui formulate di accertare i fatti descritti in premessa, se i Ministri ed i dirigenti dei 2 Ministeri e di DG INPS si siano resi responsabili di danno erariale per non aver previamente pubblicato sul proprio sito web gli atti della conferenza dei servizi 2015 con i risparmi conteggiati con altre pubbliche amministrazioni statali e per averli usati in legge di stabilità 208/2015 in modo infedele al vero, sottraendo 1,5 miliardi per altri capitoli di spesa e tenendo inopportunamente di riserva 1,3 miliardi che TENTANO di derubare in futuro 25.000 posti per 1,3 miliardi come ALTRE economie dalle risorse destinate ESCUSIVAMENTE al fondo ESODATI comma 235 legge 218/2013 per ulteriori interventi di savaguardia.
Hanno già distolto 1,5miliardi - da restituire al fondo Esodati comma 235 legge 218/2013 (160 di euro per Giubileo, 209 milioni per opzione donna, 124 per sostegno al reddito, 76 no tax area, 400 milioni per ammortizzatori sociali e restituire 485 milioni derubricati come economie 2013 2014)

Tutto ciò premesso
SI CHIEDE ALL'AUTORITÀ CONTABILE IN INDIRIZZO
Di accertare:
1. Le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti, dei Ministri e dei Dirigenti che sono stati incaricati e coinvolti nel procedimento e se hanno prodotto danni erariali in legge di stabilità 208/2015.
2 Voglia l’Eccellentissima Corte altresì verificare, in tale ipotesi, in che modo i Ministeri abbia sottratto risorse al Fondo esodati comma 235 legge 218/2013, in quanto le somme destinate a ulteriori interventi di salvaguardia sono veramente cospicue e con esse si poteva già chiudere già nel 2015 DEFINITIVAMENTE la dolorosa vicenda degli esodati, nel dramma da oltre 4 anni.
3. Quali siano, in caso di accertamento per colpa e/o dolo anche in considerazione dei principi di efficienza, efficacia ed economicità costituzionalmente imposti, le misure ritenute più opportune nei confronti dei soggetti eventualmente responsabili del danno erariale cagionato oltre che dell’eventuale danno alle Persone, nonché verso i responsabili di tali violazioni alla Norme ed ai regolamenti dello Stato Italiano e delle Direttive Comunitarie in materia.
Inoltre
SI CHIEDE
A norma degli artt. 90 e 408 c.p.p. di essere sentiti di persona dal Procuratore procedente per fornire elementi di prova, precisazioni e riscontri, qualora Codesta Onorevole Procura lo ritenesse opportuno, nonché di essere informati dell’eventuale archiviazione della presente istanza.
Gli esponenti si riservano, inoltre, di impugnare e denunciare gli atti e i fatti suindicati, per eventuali profili amministrativi e penali, ai competenti Organi Giurisdizionali.

Con osservanza.         In fede

Roma, 7 marzo 2016.

CLAUDIO ARDIZIO
coordinatore nazionale COMITATO ESODATI E PRECOCI D’ITALIA claudio.ardizio@libero.it
residente in via Paolo Ardizio, 9 - 28043 Bellinzago Novarese (NO) - Carta d'identità AN 5607114
PASQUALE DE PASQUALE
coordinatore COMITATO NON SALVAGUARDATI e BLOCCATI de.pasqui@tin.it
residente in via Madrid, 13 -  43044 Collecchio - Carta d'identità AV 3926983
GIUSEPPE SCIALLA
COMITATO ESODATI MOBILITATI di Reggio Emilia g.scialla@hotmail.it
Residente in via Socini, 3 - 42122 Reggio Emilia - Carta d'identità AX 7337592

ALLEGATI
(1) Testo integrale dell'esposto-denuncia
(2) mail richieste dei comitati Esodati a MDL
(3) CRONOLOGIA POSTA CERTIFICATA MDL
(4)  pagina WEB MdL
(5) reportistica INPS al 10.09.2015
(6) tabella riassuntiva MdL
(7) Legge 208/2015
(8) Legge 7 agosto 1990 n. 241
(9) Lettera MdL prot. 36-0002976
(10) Email risposta a prot. 36-0002976

Estratto Legge 7 agosto 1990, n. 241
Art. 9 (Intervento nel procedimento)
1. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento.
Art. 10 (Diritti dei partecipanti al procedimento)
1. I soggetti di cui all’articolo 7 e quelli intervenuti ai sensi dell’articolo 9 hanno diritto:
a) di prendere visione degli atti del procedimento, salvo quanto previsto dall’articolo 24;

b) di presentare memorie scritte e documenti, che l’amministrazione ha l’obbligo di valutare ove siano pertinenti.


1 commento:

  1. BEN FATTO ,SPERIAMO ORA DI AVERE LA VERITA' E DI POTER CHIUDERE CON LA OTTAVA SALVAGUARDIA QUESTO CAPITOLO VERGOGNOSO DEL NOSTRO PAESE.

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