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sabato 16 aprile 2016

Intervista al portavoce della Rete dei Comitati

Riforma pensioni 2016 ultime notizie: lavoratori esodati e ottava salvaguardia, 24mila famiglie nell’indigenza [INTERVISTA]

riforma pensioni 2015In vista della manifestazione del 22 aprile a Roma davanti al Mef, indetta dalle organizzazioni sindacali che chiedono, con urgenza, modifiche alla legge Fornero e l’immediata adozione dell’ottava salvaguardia per risolvere l’emergenza sociale dei 24mila lavoratori esodati, rimasti senza lavoro e senza pensione, abbiamo intervistato Francesco Flore, portavoce della Rete dei Comitati degli Esodati
Cresce il disagio e l’emergenza sociale dei lavoratori esodati che ancora in 24mila, da circa cinque anni, vivono senza lavoro e senza pensione. In vista della manifestazione del 22 aprile a Roma davanti al Ministero dell’Economia, organizzata dai sindacati per chiedere modifiche alla legge Fornero e l’adozione dell’ottava e definitiva salvaguardia per gli esodati, abbiamo intervistato Francesco Flore, portavoce della Rete dei Comitati degli Esodati.
Ci sono ancora 24mila lavoratori esodati costretti a chiedere una nuova misura di salvaguardia, l’ottava, che tempi pensate ci siano per la sua adozione?
“Quei 24.000 facevano parte dei 49.500 “esodati” esclusi dalle precedenti salvaguardie e certificati dal Ministero del Lavoro (e quindi dal Ministro Poletti) al Parlamento su dati elaborati dall’INPS. Ci meravigliano le contrastanti e contraddittorie dichiarazioni del Ministro che l’altro ieri al TG2 che, sostanzialmente, considera NON ESODATI quei 24.000!! che il suo stesso Ministero ha certificato come “esodati non salvaguardati” !! A Poletti vorremmo dire veramente BASTA a questo stillicidio di dichiarazioni contraddittorie e fuorvianti. Quei 24.000 sono “esodati a tutti gli effetti ed hanno diritto come tutti gli altri alla restituzione del loro diritto alla pensione !!! Come riteniamo errata l’altra dichiarazione che si son salvaguardati 172.000 “esodati” quando invece l’INPS certifica che sono meno di 145,000. Noi diciamo che ci sono tutti i presupposti perché l’ottava salvaguardia sia approvata entro l’estate. In Parlamento ci dicono che devono attendere che l’INPS chiuda la contabilità delle ultime due salvaguardie e lo stesso Istituto ci ha assicurato che lo farà entro maggio mese nel quale è previsto un nuovo Report sui 7 provvedimenti approvati. Report per loro necessario ad accertare i risparmi conseguiti nel Fondo Esodati. Abbiamo certezza, verificando i report sull’andamento delle precedenti salvaguardie, che registreremo avanzi anche da questa settima e ci saranno i numeri ben sufficienti per salvaguardare i 24.000 esclusi”.
Come mai dopo le varie misure di salvaguardia ci sono ancora 24 mila lavoratori rimasti senza tutele?
“Perché negli ultimi 3 anni, anziché risolvere l’emergenza sociale degli “esodati” alla radice, si è proceduto con salvaguardie anno per anno. Dobbiamo riconoscere che la Commissione Lavoro della Camera ha tentato per ben due volte di sanare totalmente il grave errore degli “esodati”, compiuto da quell’infausta manovra del 2011, con due precise proposte di legge. Proposte che il Governo ha sistematicamente affossato concedendo soltanto dei provvedimenti tampone per chi doveva andare in pensione in quell’anno lasciando gli esclusi nel limbo, nell’angoscia e nell’incertezza del loro futuro come lo sono i 24,000 citati. A questo occorre aggiungere la grave circostanza di intollerabili condizioni restrittive imposte, nei sette provvedimenti approvati, per poter beneficiare delle “salvaguardie”; cito solo le più intollerabili che chiediamo vengano eliminate dal testo del prossimo provvedimento:
– L’aver maturato il diritto alla pensione entro i 12 mesi dalla fine della “mobilità” che chiediamo siano portati almeno a 36 mesi;
– Il possesso di un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6/12/2011 che esclude di fatto numerosissime donne dal diritto alla pensione;
– L’essere licenziati nel periodo dal 2007 al 2011 per la categoria dei licenziati unilaterali e con contratto a tempo determinato che ne esclude tantissimi di loro.
– La condizione, per coloro che sono classificati “Esodati”, di maturare il diritto alla pensione entro una precisa data.
Condizioni, che noi chiamiamo paletti, che riteniamo inaccettabili perché fanno diventare le salvaguardie delle vere e proprie lotterie e non il ripristino di un diritto costituzionale che ci è stato derubato”.
Quali ostacoli state incontrando e quale strategia state mettendo in campo per giungere a una soluzione definitiva?
“L’ostacolo è sempre stato uno e solo uno: la mancata volontà politica del Governo di risolvere alla radice l’emergenza sociale degli “esodati” con mille alibi quale quello esternato dal Ministro Poletti ieri sera al TG2 !! ai quali diciamo BASTA !! quelle 24.000 famiglie italiane NON posso più aspettare in quel doloroso limbo. Chiediamo con fermezza ed a voce alta:
– che pongano immediatamente mano all’Ottava salvaguardia e l’approvino subito e ben prima dell’estate.
– che l’INPS chiuda il più velocemente possibile la settima salvaguardia e proceda a redigere il Report generale dei sette provvedimenti;
– che il MEF provveda immediatamente a restituire i 941 milioni indebitamente sottratti al Fondo Esodati istituito da una legge dello Stato (la n.228 del 2012) per gli esodati e non per altre questioni pur rimarchevoli di soluzione …. ed il 22 aprile saremo sotto quel palazzo numerosi per chiederlo a gran voce;
– che la Commissione Lavoro della Camera presenti la proposta dell’Ottava salvaguardia chiamando i Comitati della “Rete degli Esodati” a collaborare alla sua stesura (come abbiamo richiesto come “Rete”) o quantomeno predispongano quella proposta ESCLUSIVAMENTE per gli “esodati” eliminando tutte le condizioni restrittive che hanno impedito la possibilità di ottenere la salvaguardia nelle precedenti sette;
– che il Governo, così come ha affermato a più riprese per bocca di alcuni sottosegretari secondo i quali la nostra questione è “preprioritaria” rispetto alle altre, sostenga ed approvi tale proposta sollecitamente e prima dell’estate”.
Chi parteciperà alla manifestazione del 22 aprile? Saranno presenti altre categorie di lavoratori?
Qualche politico vi ha garantito il suo sostegno/la sua presenza? 
“Con questo presidio le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL intendono sostenere le nostre istanze e quelle dei lavoratori precoci che parteciperanno al presidio con noi. Saranno presenti, per portare la loro solidarietà, rappresentanze di altri sindacati e di altre categorie di lavoratori penalizzati da quella manovra del 2011. Ripeto: quella manovra ha provocato gravissimo disagio ed ingiustizia sociale che ha colpito diverse categorie di lavoratori e provocato l’emergenza sociale degli “esodati”. Categoria che prioritariamente deve vedere sollecita soluzione al suo dramma trattandosi di ex- lavoratori espulsi dal loro posto di lavoro entro il 2011 (e quindi, nei casi più gravi, già da oltre 6 anni senza reddito da lavoro ne’ pensione) ai quali è stato sottratto indebitamente ed illegittimamente il diritto alla pensione rinviato di oltre 5 anni nei quali rischiano di versare nell’indigenza. Il 22 aprile sotto il MEF lo grideremo forte e chiaro”.

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