Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

mercoledì 29 giugno 2016

Il vissuto psicologico degli esodati

Riceviamo e volentieri condividiamo questo post di Nazzareno Marinelli
Voglio mettervi a conoscenza dei contenuti espressi nel convegno che si è tenuto Venerdì 26 cm. a Pescara sul tema: Il vissuto Psicologico degli esodati. Relatore Dott. Lorenzo Aragione:” La condizione di esodato risvolti psicologici e prospettive d’intervento terapeutico”.
Come potete ricordare, soprattutto chi diede la disponibilità al Dott. Aragione (fu Lui a chiederlo tramite la Rete sulle pagine) a farsi intervistare tra il Dicembre 2013 l’Aprile 2014 sulla nostra vicenda di Esodati, uomini e donne colpiti dalla manovra Fornero per valutarne le conseguenze, i danni economici, sociali, emotivi psicologici, subiti a causa di quella ignobile manovra che ci vede in “prima causa coinvolti”. IL Dott. Aragione ne ha tratto materiale per la sua tesi, per il suo trattato scientifico,oggi ha voluto proporlo in un incontro pubblico con svariati soggetti ( potete vederli nella locandina) ,ne vuole fare oggetto di Pubblicazione Scientifica perché convinto che i risultati siano di “straordinaria importanza”. Dopo i saluti di rito dei soggetti, personalità presenti, il Dott. Aragione ha iniziato supportato da immagini visive a illustrarci il suo studio. Egli ha raccolto i pareri, le condizioni di Vita di 50 esodati ( salvaguardati dalle prime 65mila, 55mila) con altri non salvaguardati con parità di genere, cioè uomini e donne. Ha raccolto anche interviste di 50 lavoratori attivi e confrontato il tutto. Poi ha condiviso il suo studio ad altri suoi colleghi Psicologi per confrontarne dati, analisi, impressioni, riflessioni. Una volta fatto ciò li ha confrontati con i suoi e arrivato alle conclusioni, cioè con metodo di confronto e attento studio dei casi che si erano prestati alle interviste, alle analisi delle proprie personalità.
Egli ha esordito rilevando che: L’evolversi dalla vita di un soggetto” sia uomo o donna” si presume, che giunto alla età di 58/60 anni abbia compiuto tutto un percorso fatto di esperienze di vita, di affetti, lavorativo, sia arrivato ad una conoscenza “dell’Io dell’Essere”, che abbia ottenuto maturazione sicurezza dalla sua Personalità, della sua Identità. Di come la vicenda della manovra Fornero nel metodo nei contenuti ha Riportato indietro di 30/40anni questa Identità. Da ciò si evince la difficoltà nell’affrontare il danno psicologico subito, riportato sì economicamente ma soprattutto sociale, mentale psico-fisico. Lo svolgersi tutto in una notte, in così violenta maniera, non tenendo conto degli spazi temporali ha provocato un danno indelebile in Persone che hanno lavorato, versato contributi, che vedevano con l’età raggiunta di accedere alla pensione, ad un periodo in cui dedicarsi alle proprie soddisfazioni, agli hobby, alla famiglia, ai figli magari badando ai nipoti con serenità tranquillità economica. Dal materiale visivo dalla Sua voce abbiamo appreso che” Alto” è lo stato di confusione, di stress, di ansia, di malinconia, alterazione dell’umore, “della depressione è alto molto alto”, sì, ci sono dati statistici che variano da soggetto a soggetto, ma TUTTI lo hanno Tutti , certo i Salvaguardati ne hanno meno di chi ancora non è arrivato ad averne, ma ne mantengono dentro la memoria, la ferita di cui non ci si potrà liberare se non attraverso la Riconquista di Una IDENTITA. Che: “le Condizioni di tale malessere è molto più alto nelle Donne” c’ è stato ancora una volta una manovra di Genere”, sia perché la donna mantiene una considerazione diversa nella società, un trattamento lavorativo, di pensione inferiore a quello di un uomo, ma anche perché la donna vede capovolgersi in un attimo spazio tempo tutte le lotte sostenute per la propria Determinazione.
Vi è una forte percentuale di intervistati Laureati a fronte in percentuale più bassa di Diplomati, di altre fasce di scolarizzazione.
Chiaramente le condizioni di un lavoratore attivo sono inferiori, con differenze tra lavoro e compiti che svolge ma anch’egli è coinvolto da questo stato di confusione dell’identità vedendo che per lui si allontana il periodo di raccogliere il frutto del suo lavoro.
In valori considerati da 0 a 4 si andava ben oltre, si arrivava ai 10/12 espressi in grafici di diverso colore, evidenziava essendo ovviamente un Dottore come l’Ansia, lo Stress, la Nevrosi, la mancanza di tale Identità colpisca il Fegato, organo importante che controlla lo stato degli altri organi vitali dell’organismo umano, come un danno di simile portata possa cambiarne lo stato di efficienza e salute.
Che questa condizione obbligherà a chi ne è, chi ne sarà colpito il doversi sottoporre a cure, spese economiche difficili, proibitivi per le proprie tasche come per lo Stato.
Non mi dilungo più di tanto in analisi che non sono all’altezza di dare fare alle Sue argomentazioni, così come di un Suo collega esperto di Counseling dell’ASPIC ( associazione per lo sviluppo psicologico dell’individuo) Responsabile della Struttura di cui siamo stati ospiti.
Dal dibattito al seguito della presentazione sono emersi altrettanti analisi interessanti proposti dagli interventi al dibattito tra il pubblico che ha partecipato, ne voglio pronunciare una di interesse maggiore cioè: E’ possibile che chi ci amministra, chi ci governa che dovrebbe essere il garante Istituzionale Costituzionale non ha tenuto conto di ciò, di questo? Del Trattamento riservato a cittadini della Repubblica che hanno in essere tutti i diritti di altri come gli Art. 3/36738 della Costituzione prevedono? Che abbiano solo fatto un calcolo utile al momento senza prevederne i costi sulla società sul welfare negli anni a seguire? Se è questo che si chiede a chi ci governa, chi dovrebbe avere a cuore il mantenimento della salute, dello stato di benessere di una Nazione come del suo Popolo non hanno fatto, svolto in maniera democratica il lavoro per cui sono stati chiamati a fare.
Si è ciecamente obbedito a ciò che un Europa del mercato ha chiesto.
Oppure come un lavoratore di 38 anni una volta sentito conosciuto le argomentazioni ha detto: Come farò? Come faremo per altri 30anni di lavoro ad accettare tutto questo, come arriveremo ai 70anni previsti oggi per poter lasciare il Lavoro? In quale condizione fisica arriverò alla vecchiaia?
Ecco queste sono le risposte che le persone, che noi chiediamo a chi si è reso Colpevole di un simile atto di “TRADIMENTO FORZATO”!
Cosa fare? Penso che una simile iniziativa ( come tutte le altre già espresse dal Movimento) sia utile necessaria riproporla in altre città, in altri territori, che apra un'altra conoscibilità del dramma in cui viviamo, che va ad arricchire la necessità della visibilità, delle argomentazioni che proporremo a chi DOVRA’ ASCOLTARCI, in Parlamento, al Governo alle Commissioni, al Sig. Boeri come all’INPS tutta.
Non vi nascondo come ne sia stato coinvolto, ne sono ancora dal sapere, essere venuto a conoscenza delle argomentazioni dello studio del Dott. Aragione,( non che non lo sapessimo) dei paragoni che ho fatto con la mia situazione, dopo 43 mesi non ne sono ancora a capo, non sono fuori dalla sofferenza che ciò a causato a me alla mia famiglia alle vostre. Penso che anche per questo oltre agli impegni abbia lasciato trascorrere tre giorni prima di riuscire, tentare a scrivervi il resoconto di quel pomeriggio.
Capisco anche come si possa( a causa di stress, ansia, rabbia, delusione, aspettative) arrivare a scrivere postare quello che ho letto in questi giorni sulle nostre pagine, sui commenti ai vari Link pubblicati dalla Rete e Non, come tale trattamento ha reso noi rabbiosi, astiosi, diffidenti verso gli altri,( concedetemi lo scritto) è difficile comunicare essere Empatici dal vivo immaginiamo su FB, ha i suoi pregi ci ha messo in contatto, ci mantiene in contatto, ma anche i limiti di un social ! Devo dirvi che al di là di tutto non ne condivido i toni i metodi usati. Sì, si è diversi, allora? si hanno percezioni diverse della realtà come dei fatti che avvengono che coinvolgono il nostro stato di Esodati, con o senza Salvaguardia ma di una cosa sono certo: ABBIAMO TUTTI LA NECESSITA DI RITROVARE QUELLA” EMPATIA”, quella capacità di leggere di far propria l’esigenza dell’altro, capire, quella considerazione di amicizia di scambio che ha caratterizzato la nostra lotta in questi 43 mesi dalla applicazione della manovra Fornero, COME LEGGO sulle pagine, sui siti sembra, intravedo un migliore atteggiamento degli uni sugli altri, CI SI VEDA CI SI INCONTRI TRA RESPONSABILI DELLA RETE DEI COMITATI SI FACCIA SINTESI, altrimenti AVRANNO VINTO, ancora una volta ci hanno diviso per fregarci meglio, ABBIAMO TUTTI BISOGNO DELL’ALTRO, per portare a casa la possibilità di RIACQUISTARE QUELLA IDENTITA CHE CI HANNO SOTTRATTO CON LA FORZA DELLA PREPOTENZA!
TUTTI, TUTTI A ROMA AL PROSSIMO PRESIDIO MANIFESTAZIONE,- UNO PER TUTTI TUTTI PER L’ALTRO-!
Probabilmente ci saranno errori imprecisioni, me ne dolgo, sono stato più un Portatore di Lettere che uno scrittore, Nazzareno.

1 commento:

  1. Prego inviare la relazione a tutte le Procure Italiane denunciando chi continua a far soffrire questa povera gente

    RispondiElimina