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venerdì 30 settembre 2016

Nannicini: in manovra risorse esodati

Nannicini, in manovra risorse esodati

Apre a ottava salvaguardia. Ma vanno verificate platee

 © ANSA
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Sull'ottava salvaguardia, per i cosiddetti esodati, "c'è un confronto aperto: tutte le risorse stanziate nel fondo vanno monitorate per poi essere reinvestite su quelle platee". Così il sottosegretario Tommaso Nannicini, a Radio Anch'io. "Alla fine del confronto, la legge di Bilancio tirerà le fila e senz'altro ci sarà un intervento che usa le risorse che ci sono per andare incontro a quelle platee", spiega. E, aggiunge, "i primi approfondimenti ci dicono che ci sono delle risorse, ma prima di fare promesse serve capire la platea aggiuntiva".
(Leggi)
Leggi anche: Italia oggi

martedì 27 settembre 2016

Ancora qualche giorno e potremmo tornare sulla barricate

Rete dei comitati Esodati
"Su quest'ultimo punto - spiega DAMIANO - vogliamo chiarire, rispetto ad alcune notizie di stampa, che il Governo sta lavorando a una soluzione che utilizza le risorse accantonate nel Fondo appositamente costituito". "Non ci sono quindi novita' per gli esodati rispetto ai meccanismi che sono stati utilizzati nelle prime sette salvaguardie. Per noi l'ottava deve essere quella conclusiva e riguardare almeno 25.000-30.000 lavoratori", conclude

...se lo dice lui dovremmo credergli..ma noi aspettiamo ancora qualche giorno e poi, se non sarà così, vedremo di tornare sulle barricate !!!!!!

PENSIONI: DAMIANO"CHIARIRE PENALIZZAZIONE, LAVORATORI PRECOCI ED ESODATI" ROMA 
(ITALPRESS). sat/com 27-Set-16 19:17
"Domani l'incontro tra Governo e sindacati concludera' la lunga fase di confronto sul tema della previdenza e del lavoro. Noi ci auguriamo che su questi temi, cosi' importanti e complessi, si trovi la piu' ampia convergenza. Insistiamo sull'esigenza di avere un testo scritto che sia di sintesi dei punti di consenso e di eventuale dissenso, perche' questo aiuta e indirizza l'azione parlamentare che sfocera' nella legge di Bilancio". Lo afferma Cesare DAMIANO, presidente della Commissione Lavoro alla Camera. "Accanto ai contenuti sicuramente positivi - prosegue - ad esempio l'innalzamento della quattordicesima per le pensioni piu' basse e l'accesso senza penalizzazioni all'anticipo pensionistico per le categorie piu' disagiate, rimangono ancora alcuni punti critici: la percentuale di penalizzazione del 7% all'anno, troppo elevata, per chi decide di andare in pensione anticipata e non rientra in queste categorie maggiormente disagiate (disoccupati, invalidi, addetti a lavori usuranti e pesanti); una soluzione che non sia simbolica per quanto riguarda i cosiddetti lavoratori precoci; l'ottava salvaguardia degli esodati". "Su quest'ultimo punto - spiega DAMIANO - vogliamo chiarire, rispetto ad alcune notizie di stampa, che il Governo sta lavorando a una soluzione che utilizza le risorse accantonate nel Fondo appositamente costituito". "Non ci sono quindi novita' per gli esodati rispetto ai meccanismi che sono stati utilizzati nelle prime sette salvaguardie. Per noi l'ottava deve essere quella conclusiva e riguardare almeno 25.000-30.000 lavoratori", conclude. 

domenica 25 settembre 2016

La Rete dei Comitati: basta con gli appetiti sul fondo degli esodati

Comunicato stampa della Rete dei Comitati degli Esodati
Giù le mani dal fondo Esodati!
8’ SALVAGUARDIA SUBITO PER TUTTI I 34.000 “ESODATI” ESCLUSI !!!
Da giorni assistiamo al susseguirsi di indiscrezioni rilasciate, in incontri formali ed informali, da esponenti del Governo sulla fattibilità della Ottava salvaguardia per i 34.000 esodati esclusi dalle precedenti sette.
Alle assicurazioni ricevute da tutti i nostri interlocutori nei mesi scorsi (Sottosegretari Nannicini e Baretta, Presidente del PD Orfini e della Commissione Lavoro della Camera Damiano e dai più stretti collaboratori del Ministro Poletti) che TUTTI i risparmi conseguiti dai sette precedenti provvedimenti di salvaguardia sarebbero stati impiegati per finanziarne una Ottava e definitiva (così come prevede la L.228 del 2012) OGGI pare si stiano TUTTI rimangiando tali sacrosanti impegni.
Dall’ultimo Report pubblicato dall’INPS emerge chiaramente che dei 172.000 posti finanziati per le salvaguardie degli Esodati ne avanzano, con i risparmi conseguiti, ben 42.000 e ben sufficienti per chiudere questa VERGOGNA DI STATO approvando immediatamente l’Ottavo provvedimento per i 34.000 esclusi certificati dal Governo con tre risposte a tre interrogazioni parlamentari.
Non vorremmo che su tali risparmi si siano scatenati, per la seconda volta negli ultimi 3 anni, inaccettabili e vergognosi appetiti di vere e proprie lobby che intendono distrarne il loro uso per ben altri fini!!
E’ bene chiarire che l’APE non ci interessa perché da questa proposta resterebbero esclusi oltre il 70% dei 34.000 esodati e perché lo strumento e le risorse  per dare loro la legittima risposta c’è e deve essere solo ed esclusivamente quella : l’Ottavo provvedimento di salvaguardia per tutti i 34.000 esclusi !!
A tale malsana intenzione governativa DICIAMO SUBITO NO !! E DICIAMO GIU’ LE MANI DAL FONDO ESODATI!!! e non ci limiteremo a sole parole ma provvederemo con ben altri strumenti e mezzi.    
Alla luce di quanto esposto chiediamo al Governo ed al Parlamento:
  1. La sollecita ed urgente chiusura, nei prossimi giorni, della  Conferenza di Servizi che certifichi i reali risparmi derivati dalle sette precedenti salvaguardie e già ampiamente documentati dall’INPS nel suo ultimo Report del 10 agosto 2016, che dimostra   risparmi ben sufficienti per un nuovo provvedimento di salvaguardia per tutti gli esclusi;
  2. Il pieno reintegro delle somme prelevate dal “Fondo Esodati” di cui al comma 235 della L. 228/2012 ed utilizzate per svariati capitoli di spesa incoerenti rispetto al dettato legislativo che regolamenta il fondo stesso; La volontà espressa dal Parlamento con la Legge 228 del 2012 E’ CHIARISSIMA e non ci interessano minimamente i bizantinismi contabili di chi sostiene che tale Fondo non esiste; GLI 11,6 MILIARDI DI RISORSE STANZIATE DAI GOVERNI PRECEDENTI PER SALVAGUARDARE I 172.000 ESODATI NON SI TOCCANO E DEVONO ESSERE IMPIEGATE ESCLUSIVAMENTE PER CHIUDERE LA VERGOGNOSA PAGINA DEGLI ESODATI !!!
  3.  Non ci interessa più se la proposta di legge 3893 per l’Ottava Salvaguardia (in esame alla Camera e bloccata dal Governo) verrà approvata subito (come dovrebbe !!) o in Legge di Bilancio ma pretendiamo  che questo Governo e questo Parlamento onorino il Patto con lo Stato che gli Esodati hanno firmato, quel Patto che deve essere ripristinato per i 34.000 esodati esclusi!!
Un Patto sottoscritto con lo Stato (sancito anche negli art.3,38 ed 81 della nostra Costituzione) alla presenza e con la firma, in buona parte dei casi, delle Organizzazioni Sindacali dalle quali ci attendiamo il rispetto di quella firma ad iniziare dall’incontro con il Governo del prossimo 27 settembre nel quale l’Ottava salvaguardia per i 34.000 esclusi deve diventare un chiaro ed irrinunciabile punto di qualsiasi accordo.
Qualora non riceveremo adeguate risposte nei prossimi giorni la Rete dei Comitati chiamerà i propri affiliati ad una  adeguata mobilitazione e fino a quanto non otterremo giustizia per tutti i 34.000 Esodati esclusi .
Rete dei Comitati degli Esodati                                                 Roma 25 settembre 2016
Portavoce: Francesco Flore Tel.0784 203888 – 3389976878      Mail retecomitatiesodati@tiscali.it
I COMITATI IN RETE:


1) COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
Francesco Flore 3389976878 contributore@tiscali.it

2) COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
Emilio De Martino 3661570104 demartino-emilio@virgilio.it

3) COMITATO ESODATI LIGURI

4) COMITATO DIRIGENTI ESODATI
Daniele Martella 3484520007 daniele716@alice.it

5) COMITATO MOBILITATI MILANO
Maurizio Vitale 3287639173 tedesco40@libero.it

6) COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI

7) COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO Antonio Perna 335684299  perna.antonio@fastwebnet.it     

8) COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI

9) COMITATO ESODATI PARMA
Claudio Bernardini 3487319914 cbernardini4@gmail.com

10) COMITATO FONDI DI SETTORE FERROVIE
Marcello Luca  e-mail: comitato.fondisettoreferrovie@gmail.com

11) COMITATO MOBILITATI ROMA NAPOLI

12) COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
Elide Alboni e-mail: elidealboni@alice.it

13) COMITATO ESODATI BANCARI

giovedì 22 settembre 2016

Aggiornamenti

AGGIORNAMENTO DEL 20.9.16 SULLE ATTIVITA' DELLA RETE DEI COMITATI A SOSTEGNO DELL'OTTAVA SALVAGUARDIA: Incontro al MEF ed altri contatti.

Come preannunciato nelle settimane scorse oggi una delegazione di rappresentanti della Rete (composta da Francesco Flore, Daniele Martella, Elide Alboni, Valter Colombo e Loredana Ruggini) sono stati impegnati, a Roma, in una serie di incontri e contatti tutti volti a sollecitare la urgente approvazione dell'Ottava Salvaguardia per i 34.000 esclusi. Attività della quale, come al solito, rendiamo sintetico resoconto riservandoci ulteriori aggiornamenti ed approfondimenti.

INCONTRO AL MINISTERO DELLE FINANZE
La delegazione è stata ricevuta dal Sottosegretario On. Pierpaolo BARETTA unitamente al Capo di Gabinetto Dr.ssa Daniela LEMBO.
Al Sottosegretario del MEF la nostra delegazione, facendo riferimento al precedente incontro del 23 giugno scorso, ha nuovamente sollecitato la chiusura della Conferenza dei Servizi necessaria per certificare i risparmi conseguiti dalle precedenti sette salvaguardie anche alla luce del Report dell'INPS pubblicato il 10 agosto scorso e delle successive comunicazioni dello stesso Istituto. Abbiamo evidenziato che da tali comunicazioni si evince chiaramente che risultano disponibili almeno 42.000 posizioni (sulle 172.000 già finanziate) da utilizzare per l'Ottavo provvedimento così come previsto dalla L.228/2012. Abbiamo sottolineato e ribadito i contenuti dell'appello rivolto dalla Rete a Governo e Parlamento. Abbiamo evidenziato e ribadito la differenza fra esodati ed "esodandi" e respinto qualsiasi ipotesi di applicazione dell'APE agli esodati argomentandone le ragioni (esclusione di gran parte di loro per motivi anagrafici, inaccettabilità delle penalizzazioni, discriminazione di genere per le esodate con diritto alla pensione di vecchiaia con le precedenti norme ecc..). In chiusura abbiamo ribadito le ragioni, giuridiche, legislative e di equità e giustizia sociale a sostegno dei 34.000 esodati aventi diritto alla Ottava Salvaguardia.
L'On. Baretta ha confermato quanto espresso nel precedente incontro del 23 giugno 2016, assicurando che il Governo intende, nelle prossime settimane e comunque non oltre la legge di bilancio, risolvere definitivamente il dramma degli esodati con un definitivo provvedimento di salvaguardia per tutti gli esodati, che avendone diritto, sono rimasti esclusi dai 7 provvedimenti precedenti.

CONFRONTO CON IL MINISTERO DEL LAVORO
Nelle settimane scorse avevamo concordato, con la Segreteria del Ministro, una ipotesi di incontro per la data odierna. La segreteria, pur ribadendo le assicurazioni forniteci nell'incontro del 23.6.16, ci ha informato che, stante la circostanza che sono ancora in piena fase di verificare i numeri pervenuti dall'INPS e stante l'imminente confronto con le OO.SS; incontrerà la nostra delegazione nella prima settimana di ottobre.

INTERLOCUZIONI CON LA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA.
Abbiamo preso contatti con alcuni componenti la Commissione Lavoro della Camera che ci hanno assicurato la forte determinazione di tutta la Commissione per proseguire nell'iter di approvazione del DDL in esame per l'Ottava. Confermano che non appena verrà chiusa la Conferenza dei Servizi (molto probabilmente nelle prossime 2 settimane) porranno immediatamente all'ordine del giorno la conclusione dell'esame del DDL.

CONTATTI CON LE OO.SS.
Abbiamo preso contatti con le Segreterie del settore previdenziale di CGIL, CISL E UIL alle quali abbiamo ribadito l'esigenza di tenere ben distinta l'Emergenza Esodati dalle altre tematiche previdenziali in discussione e ribadendo che l'unico strumento accettabile per la soluzione della vertenza esodati è l'immediata approvazione del DDL sull'Ottava Salvaguardia. Anche da loro abbiamo ricevuto conferma delle assicurazioni precedentemente ricevute e conferma che tale posizione verrà unitariamente portata al tavolo di trattativa con il Governo.

Vi aggiorneremo su ulteriori iniziative in atto e previste per i prossimi giorni.

Francesco

P.S.
ANSA/ PENSIONI: SERVE APPROFONDIMENTO, CONFRONTO SLITTA AL 27 
Poletti, per completare un buon lavoro. Sul tavolo 2 mld risorse
(ANSA) - ROMA, 20 SET - L'atteso incontro politico tra Governo e sindacati sugli interventi in materia previdenziale da inserire nella legge di bilancio previsto per domani slitta a martedì 27 settembre. È necessario, ha spiegato oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, fare alcuni approfondimenti. «Abbiamo bisogno - ha detto - di completare il lavoro fatto finora, che è un buon lavoro». Oggi il ministro ha parlato della possibilità di rivedere gli incentivi sulle assunzioni a tempo indeterminato introducendo maggiore selettività.
Per gli interventi sul sistema previdenziale nel suo complesso dovrebbero essere stanziati non più di due miliardi.
Il tema sul quale gli attriti sono maggiori resta quello dei lavoratori precoci con l'intenzione del Governo di prevedere uno «sconto» sugli anni necessari a raggiungere la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 e 10 mesi per le donne), probabilmente vicino ai tre mesi ogni anno di lavoro prima dei 18 anni. Nel complesso su questo tema il Governo non vorrebbe stanziare oltre 600 milioni. Altri 600 milioni dovrebbero essere stanziati per le pensioni basse attraverso l'estensione della cosiddetta quattordicesima anche a coloro che hanno redditi personali complessivi fino a 1.000 euro al mese (al momento il limite è a 750 euro circa, una volta e mezza il trattamento minimo) e il lieve aumento di questa somma aggiuntiva. Altri 500-600 milioni dovrebbero essere stanziati
per l'Ape (al'anticipo pensionistico) per le fasce più in difficoltà (come coloro che a pochi anni dalla pensione hanno perso il lavoro). Altri 100 milioni dovrebbero essere stanziati per le ricongiunzioni onerose in modo da rendere possibile senza penalizzazione il cumulo tra periodo contributivi in diverse gestioni. La stessa cifra dovrebbe andare sul capitolo dei
lavori usuranti.
Il Governo potrebbe decidere di rinunciare agli incentivi sulle assunzioni a tempo indeterminato che si faranno l'anno prossimo. «Il 2017 - ha detto il ministro - è l'ultimo anno del triennio di incentivi previsti dal Jobs Act. Stiamo valutando se mantenerli in termini generali, oppure applicarli con una maggiore selettività, magari riferendoli più ai giovani o alle persone in maggiore difficoltà nel trovare una occupazione. Si tratta comunque di una questione che chiuderemo entro qualche giorno». (ANSA).

domenica 18 settembre 2016

Notizie dalla Rete dei Comitati degli esodati

Notizie dalla Rete dei Comitati degli esodati
Prosegue incessante l'attività di pressione e sollecitazione della Rete a sostegno dell'obbiettivo "Ottava Salvaguardia Subito” convinti come siamo che i risultati non si ottengono soltanto coi presidi ma con una attività costante verso il Governo, Parlamento e Media.
Alle iniziative sul territorio sono seguiti, e seguiranno, alcuni interventi sui media organizzati dalla Rete per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla Emergenza Sociale Esodati.
La Rete è in procinto di ottenere alcuni incontri con alcuni importanti interlocutori istituzionali dei quali daremo puntuale resoconto a tutti. .
Continua inoltre il coordinamento tra la Rete e le Organizzazioni Sindacali che all'incontro con il Ministro del Lavoro del 21 porranno al tavolo la pregiudiziale dell'approvazione dell'Ottava Salvaguardia, Qualora si riterranno le risposte del Ministero insoddisfacenti, valuteranno precise azioni di lotta congiunta

INIZIATIVE SUL TERRITORIO
• E’ stato fatto dalla Rete un appello (che avete ricevuto più volte ed al quale avete risposto in pochi) a quasi tutte le regioni per avere il sostegno per sollecitare chiusura VIII salvaguardia. Hanno già provveduto Liguria, Molise, Lazio con precisi Ordini del Giorno inviati al Governo.

• Modena 15 settembre
Comitato Licenziati guidato da Elide Alboni
Una piccola delegazione ha assistito al comizio di Renzi alla festa PD di Modena , con l' intento di tenere viva l' attenzione sul nostro Calvario
Sapevamo bene che i tempi stringenti e il clima referendario non ci avrebbero permesso un pur breve dialogo .
In un passaggio del suo discorso ci siamo fatti notare attirando le telecamere e immediatamente Renzi ha detto “…… ci sono gli esodati , vi ho visto, risolveremo anche gli esodati ...” aggiungendo " sono stati fregati due volte"
Su questa iniziativa Elide e la Rete rivolgono un forte appello a tutti i Non Salvaguardati affinché organizzino (la Rete è pronta a supportare al meglio ogni iniziativa in merito) analoghe "spedizioni" in tutto il territorio ed in particolare nelle località dove si stanno svolgendo le Feste dell'Unità con la presenza dei nostri principali interlocutori istituzionali (Renzi, Poletti, Nannicini ecc.) che occorre incalzare, sensibilizzare e sollecitare verso il nostro obbiettivo. La presenza di tali interlocutori nel proprio territorio e la possibilità di organizzare analoghe iniziative come quella descritta va segnalata alla mail della Rete (retecomitatiesodati@tiscali.it).

• Genova Venerdì 9 settembre
Il Comitato Esodati Liguria guidato da Fabio Cerruti ha incontrato la Senatrice Fedeli, Vice Presidente del Senato e l'On. Morando, Vice Ministro dell'Economia in occasione di un loro intervento alla Festa dell'unità di Genova. La senatrice Fedeli si è allineata alla posizione della Commissione Lavoro della Camera sostenendo la necessità di approvare la PDL3893 e di farlo il più rapidamente possibile
A fronte delle nostre preoccupazioni in merito al ritardo della Conferenza dei Servizi ha preso l'impegno di contattare il Ministro Poletti per sollecitarne la chiusura, visto che ormai i dati che si aspettavano da INPS sono arrivati e non ci sono ragioni per ulteriori rinvii
Aspettiamo a breve un suo feedback sulla risposta di POLETTI.
Il Sottosegretario Morando ha assicurato che l'Ottava salvaguardia verrà approvata e si sta lavorando per chiudere la Conferenza dei Servizi per certificare i risparmi delle 7 precedenti. Ritiene comunque possibile, dati i tempi tecnici necessari, che l'Ottava possa essere portata in Legge di Bilancio.

Si sta organizzando una ulteriore “spedizione” a Monza della quale alleghiamo il volantino invitando chi è interessato a parteciparvi di mettersi in contatto con la Rete.

PASSAGGI TELEVISIVI
- MiMandaRai3
- RadioinBlu
- DallaVostraParte di Rete4,

- Martedì 20 saremo presenti a Di Martedì su La7, dalle ore 21, con due interviste ai nostri Valter Colombo e Loredana Ruggini che tenteranno di chiarire all'opinione pubblica che gli Esodati non hanno niente a che vedere con l'APE e tenteranno di ripetere l'appello all'approvazione dell'Ottava Salvaguardia subito!!

La Rete continuerà nelle prossime settimane la sua attività di pressione verso l’Ottava con ulteriori iniziative sulle quali vi terremo costantemente aggiornati.

Francesco

Rete4 DallaVostra Parte con Valter Colombo ed altri esodati:

Intervista ad UrbanPost:

Intervento a RadioInBlu di Milano (dal minuto 10:00



Intervista di Michele Alfano da  2h e 33 circa

MimandaRai3

venerdì 16 settembre 2016

I sindacati chiedono la rete per 30 mila dipendenti

PENSIONI
Esodati, i sindacati chiedono la rete per 30 mila dipendentiCgil, Cisl e UIl: la tutela dell’Ape non basta, devono uscire con le regole ante-Fornero. Sono le condizioni per chiudere un’intesa col governo sulla previdenza
di Enrico Marro

Finora non se ne è parlato molto, ma secondo Cgil, Cisl e Uil, per chiudere un’intesa col governo sulla previdenza è necessario che, accanto alle misure a favore di pensionati e pensionandi, come la quattordicesima e l’Ape (anticipo di pensione), ci sia anche una nuova salvaguardia per i cosiddetti esodati. Sarebbe l’ottava e riguarderebbe altri 25-30mila lavoratori. Dalla fine del 2011 ad oggi si sono infatti accavallate ben sette leggi per consentire di volta in volta a diverse platee di andare in pensione con i requisiti precedenti alla riforma Fornero. In tutto siamo arrivati a un numero potenziale di 172mila persone (ad oggi il diritto è stato riconosciuto a circa 130mila) per uno stanziamento di 11,6 miliardi di euro nel decennio 2012-2021, pari al 13% degli 88 miliardi di risparmi previsti inizialmente per lo stesso periodo con la riforma Fornero.
I primi esodatiIn principio gli esodati dovevano essere solo quelle persone che, per via della riforma che innalzò bruscamente i requisiti di pensionamento, si sono trovate o rischiavano di trovarsi senza lavoro e senza pensione. Per esempio, la prima salvaguardia (contenuta nella stessa legge Fornero) ha consentito il pensionamento con i vecchi requisiti a 51mila persone. Le categorie erano queste: lavoratori che per via di accordi sindacali prima della riforma (4 dicembre 2011) si trovavano in mobilità o erano titolari di assegno simile erogato dai fondi di solidarietà di settore; lavoratori ammessi alla prosecuzione volontaria della contribuzione prima del 4 dicembre 2011, non più occupati e che avrebbero raggiunto i requisiti pre Fornero entro il 6 dicembre 2013; dipendenti pubblici già esonerati; lavoratori in congedo per assistere figli disabili; coloro che si erano licenziati in accordo con l’azienda entro il 2011.
La valanga
Con le sei salvaguardie successive, questa platea è all’incirca triplicata. Con una interpretazione sempre più estensiva di esodato, come ha osservato l’Ufficio parlamentare di bilancio in un suo rapporto. Per esempio: sono stati ammessi anche i contributori volontari rioccupati con un contratto a termine; i dipendenti pubblici che avevano solo presentato domanda di esonero; i lavoratori coinvolti da accordi che prevedevano l’ingresso negli ammortizzatori sociali nel 2014. Salvaguardie insomma, osserva l’Upb, che hanno interessato anche platee «non danneggiate in maniera diretta dalla riforma». Ma una volta che ci si è infilati in questa logica è difficile uscirne. Ora, giurano i sindacati e il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, l’ottava salvaguardia sarebbe l’ultima. Ma bisogna farla perché queste persone, avendo meno di 63 anni, non potrebbero andare in pensione neppure con l’Ape, l’anticipo che dovrebbe scattare dal prossimo anno. «I soldi ci sono - sottolinea Damiano - perché con gli ultimi 30mila salvaguardati, il totale salirebbe a 160mila, sotto i 172mila previsti». Ma il Tesoro resiste.

martedì 13 settembre 2016

Damiano: decisive soluzioni su esodati e precoci

Il presidente della commissione Lavoro della Camera interviene sulla riforma pensioni dopo il confronto governo-sindacati, news 12 settembre.
12 settembre 2016
CALOGERO GIUFFRIDA - Esperto di Lavoro

Soddisfatto degli "ulteriori passi avanti" fatti dal Governo Renzi e dalle organizzazioni sindacali nell'ambito della discussione sulla riforma #Pensioni, finalizzata in particolare a introdurre nuovi elementi di flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione anticipata, si è dichiarato oggi il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano secondo il quale "sembrano ormai consolidati - ha detto commentando l'esito dell'incontro di oggi - alcuni punti importanti".
Pensioni, parla Damiano dopo l'incontro tra governo e sindacati

Tra i risultati importanti segnalati da Damiano la quattordicesima per i pensionati che prendono gli assegni più bassi differenziata in base ai contributi pensionistivi effettivamente versati, sarà dunque una misura previdenziale e non più assistenziale. "Un buon risultato - ha detto il parlamentare della minoranza del Pd - per le pensioni più basse". Il presidente Damiano soddisfatto anche della nuova formula per l'Ape (Anticipo Pensionistico) per gli over 63 ma senza penalizzazioni per i lavoratori che affrontano situazioni di disagio e per quelli rimasti disoccupati. L'ex sindacalista spiega che potranno accedere all'Ape anche i lavoratori impegnati in lavori pesanti e usuranti.
'Siamo sulla strada giusta, ora risposta a esodati e precoci'

Diversi provvedimenti sono ancora da mettere a punto definitivamente e qualcosa di più preciso si saprà il 21 settembre quando è prevista la nuova riunione, questa volta conclusiva, tra l'esecutivo e le parti sociali. "Per il momento - ha detto Damiano - si sta comunque andando sulla strada giusta". Ma non basta. A fare la differenza, secondo il parlamentare della minoranza dem, saranno la salvaguardia definitiva degli #esodati e la quota 41 per i lavoratori precoci, mentre si attendono i dati del contatore dell'#Opzione Donna per valutarne una ulteriore proroga fino al 2018. "Saranno decisive - ha sottolineato l'ex ministro del Lavoro a margine dell'incontro di oggi tra governo e sindacati - le soluzioni che verranno adottate per i precoci e per gli esodati per dare una valutazione complessivamente positiva - ha detto - a queste importanti correzioni all'attuale sistema pensionistico".

(Leggi)

domenica 11 settembre 2016

Ottava salvaguardia, “niente più alibi per rinviare l’adozione”

Pensioni 2016 news oggi: esodati e ottava salvaguardia, “niente più alibi per rinviare l’adozione” [INTERVISTA ESCLUSIVA]Risultati immagini per "urban lavoro"
10 settembre 2016 - Aggiornato alle 23.16
Dopo la chiusura della settima salvaguardia che certifica economie per la tutela di almeno altri 42mila lavoratori, Fracesco Flore, portavoce della Rete dei Comitati degli esodati dichiara: “Riteniamo pertanto che non ci siano più alibi per Governo e Parlamento per approvare immediatamente il DDL 3898 in esame alla Commissione Lavoro della Camera per un Ottava Salvaguardia”.

La Commissione Lavoro alla Camera ha iniziato l’esame del Ddl sull’ottava salvaguardia, e i i lavoratori esodati sono in febbrile attesa che si concluda l’iter parlamentare per l’approvazione della misura nel più breve tempo possibile. Francesco Flore, portavoce della Rete degli Esodati, ci ha rilasciato un’intervista esclusiva, in cui chiarisce la posizione dei lavoratori, in civile ma estenuante attesa di accedere alla pensione e pronti a mobilitarsi nella malaugurata ipotesi in cui non arrivasse il via libera dal governo di Matteo Renzi.

Chiusa la settima salvaguardia che spazi pensate ci sia per l’ottava?
“Si, abbiamo notizia dall’INPS che hanno chiuso la contabilità delle 7 salvaguardie e consegnato al Ministero del Lavoro i dati necessari a chiudere in tempi brevi la Conferenza dei Servizi che deve certificare i risparmi dei sette provvedimenti di deroga con i quali finanziare l’Ottava Salvaguardia Dal Report numerico pubblicato dall’INPS sul suo sito il 10 agosto scorso si evince chiaramente che restano almeno 42.000 posti disponibili sui 172.000 già finanziati con i famosi 11,6 miliardi stanziati dagli ultimi governi. La legge 228 del 2012 prevede in maniera certa ed incontestabile (invitiamo il Presidente dell’INPS a rileggersela !) che quei risparmi DEBBANO essere utilizzati per completare il piano di salvaguardia degli Esodati al fine di sanare quel macroscopico errore della manovra sulla previdenza del 2011 del governo Monti. Gli spazi per approvare sollecitamente un ottavo provvedimento che restituisca il diritto alla pensione dei 34.000 esodati esclusi rimasti ci sono tutti. E’ bene chiarire che il numero dei 34.000 Esodati esclusi non sono frutto di nostre elucubrazioni, ma dati ufficiali forniti dal Ministero del Lavoro, su elaborazioni dell’INPS, al Parlamento. Riteniamo pertanto che non ci siano più alibi per Governo e Parlamento per approvare immediatamente il DDL 3898 in esame alla Commissione Lavoro della Camera per un Ottava Salvaguardia. Destano stupore le recenti dichiarazioni assunte dal Presidente dell’INPS contrarie a questo provvedimento. Posizioni che riteniamo fuorvianti e disinformanti. Boeri continua a confondere la previdenza con l’assistenza proponendo soluzioni inconciliabili con il dramma degli Esodati ai quali occorre restituire il loro derubato diritto alla pensione con le regole vigenti al momento dell’uscita dal lavoro con o senza accordi…senza se e senza ma!! Questa è anche l’intenzione del Governo confermataci dai recenti incontri con i Sottosegretari Baretta e Nannicini e con il Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro Caso. Dobbiamo solo aspettare che tali promesse vengano tradotte in atti ufficiali del Governo che stiamo sollecitando da settimane e non tarderemo a tradurre i nostri solleciti in iniziative di lotta qualora i ritardi proseguano”.

LEGGI TUTTO SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI 2016!

Quali tempi il parlamento riuscirà a varare il provvedimenti?
“La Commissione Lavoro della Camera riprenderà l’esame del DDL (si stanno unificando le due proposte in campo: la 3893 a firma Damiano-Gnecchi PD e la 3991 a firma Simonetti della Lega) la prossima settimana con l’esame degli emendamenti presentati. Esame che era stato sospeso ai primi di agosto per l’impossibilità del parere del Governo in merito giustificato dall’assenza dei numeri sui risparmi delle sette precedenti. Ora i numeri ci sono e ci attendiamo che si proceda sollecitamente a certificarli con la chiusura della Conferenza dei Servizi. Abbiamo in tal senso rivolto un appello a Governo e Parlamento affinché si assegni alla Commissione la “sede deliberante, che consentirebbe di approvare il provvedimento in Commissione senza i successivi passaggi in aula. Sarà molto difficile ottenerlo ma stiamo insistendo da giorni in tutte le sedi. Non riteniamo, infatti, che il provvedimento debba andare in Legge di Bilancio perché E’ UN PROVVEDIMENTO A COSTO ZERO PER LO STATO per il quale ci sono tutte le precondizioni per una sua immediata conversione in legge”.

Che tipo di strategia state mettendo in campo per ottenere il risultato ?
“Nonostante le assicurazioni ricevute, e citate prima, stiamo costantemente vigilando sull’iter del provvedimento e ci stiamo costantemente confronto con le Organizzazioni Sindacali che sostengono le nostre ragioni. Attenderemo i risultati dei lavori della Commissione la prossima settimana e ne discuteremo con CGIL, CISL e UIL dopo l’incontro che avranno con Poletti il 21. Qualora non arrivassero dal Governo chiari atti di sostegno all’Ottava Salvaguardia ci mobiliteremo con nuove manifestazioni e presidi anche con il sostegno delle Organizzazioni Sindacali.
Abbiamo detto chiaramente a tutti i nostri interlocutori istituzionali che quelle 34.000 famiglie non possono più aspettare i tempi lunghi delle leggi di Bilancio e si deve porre immediatamente fine alla loro angosciante attesa che dura ormai da quasi 5 terribili anni. Governo e Parlamento devono restituire il loro diritto alla pensione ed al loro futuro ora senza se e senza ma!!
Per concludere, la Rete dei Comitati degli Esodati, desidera chiarire e precisare che non condivide estemporanee iniziative di presidi per sollecitare l’INPS a fornire i dati già consegnati al Ministero del Lavoro e pertanto si dissocia dall’iniziativa, non sostenuta dalle Organizzazioni Sindacali, programmata per il 21″.


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sabato 10 settembre 2016

Le richieste dei Sindacati: esodati, precoci, usuranti.

Pensioni, le richieste dei Sindacati: esodati, precoci, usuranti. Le novità all’8 settembre 2016 
Risultati immagini per contatto newsAutore: Antonella Viviano
- 8 settembre 2016
Pensioni, la riforma più attesa. Dopo le parole del Premier Renzi su quali saranno gli interventi, ritenuti prioritari, sulle pensioni che verranno introdotti nella prossima Legge di Bilancio, non si sono fatti attendere i commenti degli esponenti sindacali. Per Domenico Proietti, segretario confederale della Uil:”E’ importante che il presidente del Consiglio tenga sempre alta l’attenzione sul tema delle pensione. L’auspicio, dunque, è che già nel prossimo incontro tecnico, programmato per il 12 settembre, il lavoro svolto sino a oggi possa proseguire proficuamente”.
Pensioni, gli interventi richiesti dai sindacati.
Mentre il Governo spinge sulle minime e sull’Ape, Proietti ha indicato in una nota gli interventi richiesti dai sindacati. “E’ necessario affrontare e chiudere definitivamente la questione degli esodati, allargare la platea dei lavoratori usuranti, rendere gratuite le ricongiunzioni e definire il capitolo dei lavoratori precoci nel senso che chi ha 41 anni di contributi deve poter andare in pensione senza alcun’altra condizione“, ha chiarito. “Inoltre”, ha aggiunto, “bisogna rivalutare le pensioni in essere facendo leva sulla “no tax area” e sulle quattordicesime”. Per quanto riguarda la flessibilità in uscita , Proietti precisa:”C’è poi la questione della flessibilità in uscita che il Governo ha voluto sintetizzare con l’acronimo APE e alla quale siamo interessati per la difesa dei lavoratori più deboli, affinché questi ultimi possano andare in pensione prima e senza l’aggravio di oneri aggiuntivi”.
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martedì 6 settembre 2016

Comunicato stampa del gruppo esodati Piacenza

Comunicato stampa del gruppo esodati Piacenza
5/9/2016
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Il Gruppo Esodati Piacenza ritiene indispensabile rispondere all'intervista concessa dal presidente dell'INPS dott. Tito Boeri ai quotidiani "Repubblica" ed "Il Sole 24 ore" del 28/08/2016. "Il problema "Esodati" - scrivono in una nota - nasce in seguito alla mancanza di transitorietà della Riforma Fornero ed alla sua applicazione retroattiva incostituzionale. Con l'intento di sanare tale ingiustizia il parlamento ha approvato fino ad ora 7 salvaguardie ed istituito un Fondo esodati (art. 1 comma 235 della L 228 del 2012), nel quale sono state accantonate le risorse finanziarie previste per i singoli provvedimenti a favore degli esodati. Ha anche stabilito che tali risorse debbano essere utilizzate solo a tale scopo. Si tratta quindi di leggi dello stato alle quali l'INPS ed il suo presidente sono tenuti ad ottemperare, senza opporre ostacoli burocratici (non fornire i dati o sovrastimarli) o mediatici (concedere interviste fuorvianti). Ricordiamo che i beneficiari dei provvedimenti di salvaguardia rientrano in categorie ben precise, hanno requisiti anagrafici stringenti e soprattutto hanno versato almeno 35 anni di contributi.
Hanno pieno titolo di usufruire del trattamento economico in funzione del conto pensionistico maturato. E' fortemente demagogico e socialmente divisivo alludere a certi valori di pensione, come Boeri ha fatto sul "Sole 24 ore", se ad essi corrispondono i contributi versati per legge. E' altrettanto demagogico confondere la previdenza con l'assistenza. Ribadiamo con forza la richiesta che l'approvazione della ottava e ultima salvaguardia sia veloce, in modo da chiudere questa vergognosa e dolorosa vicenda, che riguarda ancora 34.000 persone" .
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Pensioni, addio alla ricongiunzione onerosa

Pensioni (Newpress)Pensioni, addio alla ricongiunzione onerosa
Cumulo, misura per aiutare la flessibilità nelle uscitedi CLAUDIA MARIN
Roma, 5 settembre 2016 - Chi ha versato contributi previdenziali in diverse gestioni e dal 2010 è costretto a pagare fior di quattrini per ottenere la pensione, potrà contare, con la manovra in arrivo, su una nuova àncora di salvataggio. 
IN CANTIERE c’è, infatti, l’ampliamento del cosiddetto «cumulo» deicontributi: che consiste nella possibilità di sommare gratuitamente spezzoni di versamenti in modo da raggiungere le condizioni minime per il pensionamento. Una misura alla quale il ministro Giuliano Poletti ha accennato più volte: «Le ricongiunzioni onerose sono un’ingiustizia incredibile». Per rendersi conto della novità in arrivo, è necessario fare un passo indietro. Nel 2010 furono rese onerose le ricongiunzioni (verso l’Inps) che fino a allora erano state gratuite. L’intervento fu deciso perché essendo stata incrementata l’età pensionabile delle lavoratrici pubbliche si voleva impedire che queste passassero all’Inps per godere di uno sconto sull’età. L’effetto, però, fu drammatico, tanto da impedire ogni forma di ricongiunzione gratuita.

IL GOVERNO Monti introdusse una prima correzione. Fu previsto il cosiddetto cumulo: in pratica, è possibile sommare i diversi periodi contributivi per accedere alla pensione, ma ogni ente paga il proprio pezzo secondo il proprio metodo di calcolo. Solo che la possibilità è valida per la pensione di vecchiaia (non per quella anticipata) e solo quando non si siano raggiunti i 20 anni di versamenti in nessuna gestione. Due limiti rilevanti che hanno impedito a tantissimi lavoratori di conquistare la pensione e che la proposta in cantiere punta a eliminare. Come? Prevedendo che si possa effettuare il cumulo anche nel caso in cui si sia raggiunto il requisito minimo in una gestione e che la somma dei contributi possa essere utilizzata sia per la pensione di vecchiaia sia per quella anticipata. In questa stessa direzione, per di più, va la proposta Damiano-Gnecchi presentata in Commissione Lavoro alla Camera.
SE COSÌ fosse, verrebbe meno la strada obbligata della ricongiunzione onerosa: e anche questo finirebbe per diventare un ulteriore elemento di flessibilità nelle uscite. Un’operazione già tentata lo scorso anno dal ministro Poletti, con un emendamento ad hoc, che però la Ragioneria dello Stato bloccò all’ultimo momento, ipotizzando la mancanza di copertura per l’operazione. Un ostacolo che quest’anno dovrebbe essere superabile.
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Pensioni, addio alla ricongiunzione onerosa 

Appello: Ottava salvaguardia subito per gli esodati


Pensioni 05/09/2016
Appello al Parlamento: Ottava salvaguardia subito per gli esodati
Al Presidente della Camera On. Laura Boldrini
Al Presidente del Senato Sen. Pietro Grasso
A tutti i Capigruppo parlamentari
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Dr. Matteo Renzi

A 55 mesi dall’entrata in vigore della manovra finanziaria del 2011 sul sistema previdenziale italiano che ha segnato la nefasta nascita degli “esodati” ci rivolgiamo a voi tutti per l’ennesimo appello affinché venga sollecitamente e definitivamente chiusa questa vergognosa pagina della legislazione italiana.
Infatti rimangono ancora oltre 34.000 ex lavoratori, esclusi dai sette provvedimenti di salvaguardia finora adottati ai quali occorre sollecitamente restituire il diritto alla pensione negato loro da quella iniqua manovra:

34.000 famiglie migliaia delle quali si ritrovano in uno stato di vera e propria indigenza (avendo tenuto fede al Patto /Contratto con Stato ed Inps e pagato , con i sacrifici/risparmi di una vita, i contributi volontari che lì sparavano dal requisito previdenziale al momento
dell 'uscita dal lavoro in previgenza ANTEFornero ) , ed altrettante migliaia che rischiano di finire nel medesimo stato se non verrà restituito il loro Costituzionale diritto alla pensione.

Un vera EMERGENZA SOCIALE da noi più volte denunciata ed alla quale occorre porre fine urgentemente !!

34.000 “esodati” certificati dal Governo rispondendo alle tre note interrogazioni in Commissione Lavoro alla Camera.
Risposte date utilizzando informazioni fornite dall’INPS spesso rivelatesi sovrastimate come dimostrato dai dati contenuti nell’ultimo Report del 10.8.16 pubblicato dall’Istituto di Previdenza .

Si ritiene che OGGI Governo e Parlamento non abbiano più alcun "pretesto" per non correggere quell’errore adoperandosi con urgenza ad approvare l'ottavo provvedimento di salvaguardia che renda Giustizia ed Equità a tutti i 34.000 esclusi dai precedenti sette ma ad IDENTICO DIRITTO.( Violato poi per alcune categorie per consuntivo annuale di bilancio )

Ci sono i numeri, c’è la determinazione politica del Parlamento e sono disponibili sufficienti coperture finanziarie;

Si attende quindi, ed unicamente, la volontà Politica del Governo e del Parlamento che DEVONO sollecitamente provvedervi.

I NUMERI E LE RISORSE
Con tre precise interrogazioni parlamentari si è richiesto al Ministero del Lavoro di verificare il numero degli “esodati” non ancora salvaguardati; le risposte fornite al Parlamento dai Sottosegretari sono le seguenti:

1. Interrogazione n. 5-030439 On. Gnecchi ed altri del 15.10.2014. Risposta del Governo, su dati INPS: Gli “esodati” non salvaguardati sono 49.500. Al netto di quanti interessati con la LdS 2016 (26.300) restano 23.200 da salvaguardare

2. Interrogazione n. 5-07569 Gnecchi. Risposta del Governo, su dati INPS: sono 10.600 il numero dei lavoratori collocati in mobilità a seguito di accordi stipulati in sede governativa e non governativa, entro il 31 dicembre 2011, che matureranno i requisiti pensionistici previgenti il cosiddetto decreto « Salva Italia » entro due o tre anni dalla fine della mobilità.

3. Interrogazione n. 5-08687 Rizzetto che richiede il numero degli “esodati” postali over 2018: il Governo, su dati INPS, fornisce una dato approssimativo, individuando una platea pari a 82 lavoratori.

Alla data odierna risultano pertanto meno di 34.000 gli “esodati” che hanno diritto, conseguentemente alle tre risposte governative alle 3 interrogazioni parlamentari, ad un provvedimento di salvaguardia

Dall’ultimo Report sui sette provvedimenti di salvaguardia, diffuso dall’INPS il 10 c.m., emerge esplicitamente che i posti ancora a disposizione per un nuovo provvedimento di salvaguardia sono
ALMENO 42.000.

Infatti a fronte di una potenziale platea di 172.466 aventi diritto sono state accolte, o sono in giacenza, 130.028 domande.

Risulta pertanto in modo inconfutabile che i posti MINIMI disponibili già consolidati (coperti da regolare finanziamento rimodulato con la Legge di Stabilità 2016) sono ben 42.438,

E’ innegabile dunque, che le risorse finora stanziate( le pluridichiarate "finanziate" per 172466) sono ampiamente sufficienti anche per l'ottavo provvedimento di salvaguardia per tutti i 34.000 esclusi.

E’ innegabile anche la circostanza che NON è necessario portare il provvedimento in Legge di Stabilità, come ha affermato nei giorni scorsi il Presidente Renzi, in quanto è chiaramente a costo zero per le casse dello Stato !!

E’ altrettanto innegabile che le somme stanziate per le salvaguardie nello specifico fondo, istituito al comma 235 della L. 228/2012, sono state distratte da quel fondo e destinate a risolvere problematiche che, pur meritorie di attenzione, nulla c’entrano con la “Questione Esodati”!

PROPOSTA DI LEGGE PER l' OTTAVA SALVAGUARDIA
Il 10 giugno scorso. è stata presentata alla Camera dei Deputati, a firma dellì’On. Cesare Damiano Presidente della Commissione Lavoro della Camera e dell’On. Maria Luisa Gnecchi, capogruppo del PD nella medesima Commissione, la proposta di legge A.C. 3893 "Modifiche all'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nonché ulteriori disposizioni di salvaguardia in materia di accesso al pensionamento e di decorrenza delle prestazioni pensionistiche" oggi all’esame della stessa Commissione.
Tale proposta rappresenta un ottavo provvedimento di salvaguardia che, seppur perfettibile, riteniamo risponda a gran parte delle richieste che la Rete dei Comitati degli Esodati ha rivolto in questi 4 anni a Governo e Parlamento.
Riteniamo che alla stessa, con opportune e possibili integrazioni, debba essere assicurato un percorso parlamentare d’Urgenza al fine di procedere ad una sua Rapida approvazione entro il mese di settembre.

LE RICHIESTE DELLA RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI
Alla luce di quanto esposto chiede al Governo ed al Parlamento:
1. La sollecita ed Urgente chiusura, nei prossimi giorni, della Conferenza di Servizi che certifichi i reali risparmi derivati dalle sette precedenti salvaguardie e già ampiamente documentati dall’INPS nel suo ultimo Report del 10 agosto 2016, che dimostra risparmi ben sufficienti per un nuovo provvedimento di salvaguardia per tutti gli esclusi;
2. Il pieno reintegro delle somme prelevate dal “Fondo Esodati” di cui al comma 235 della L. 228/2012 ed utilizzate per svariati capitoli di spesa incoerenti rispetto al dettato legislativo che regolamenta il fondo stesso;
3. L'utilizzo integrale di tutti gli 11,6 miliardi già stanziati per gli “esodati” con un nuovo definitivo provvedimento che ricomprenda TUTTI gli esclusi, non essendoci alcun nuovo onere aggiuntivo a carico dello Stato;
4. Il pieno sostegno del Governo alla nuova proposta di legge parlamentare A.C..3893 per l' ottava salvaguardia in esame. E bloccata dal Governo, alla Commissione Lavoro della Camera, assicurando alla stessa un Iter Parlamentare d’urgenza, assegnando la sede legislativa alle Commissioni, per la sua sollecita approvazione e comunque non oltre il mese di settembre.

Si ribadisce pertanto l’appello al Presidente Renzi ed a tutto il Parlamento affinché venga assicurata l’assegnazione della sede legislativa alla Commissione Lavoro al fine di una rapida approvazione del DDL 3893 entro il mese di settembre del c.a.
Si ritiene che il Governo ed il Parlamento non abbiano più alcun alibi per non chiudere sollecitamente la vergognosa pagina degli “esodati”, restituendo ai 34.000 esclusi il loro legittimo diritto alla pensione. Continueremo la nostra mobilitazione, in tutte le forme, fino a quando questa vergognosa pagina della legislazione previdenziale italiana non sarà definitivamente chiusa.

Rete dei Comitati degli Esodati Roma 11 agosto 2016
Portavoce: Francesco Flore Tel.0784 203888 – 3389976878 Mail retecomitatiesodati@tiscali.it

1) COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
Francesco Flore 3389976878 contributore@tiscali.it
2) COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
Emilio De Martino 3661570104 demartino-emilio@virgilio.it
3) COMITATO ESODATI LIGURI
Fabio Cerruti comitatoesodatiliguria@gmail.com
4) COMITATO DIRIGENTI ESODATI
Daniele Martella 3484520007 daniele716@alice.it
5) COMITATO MOBILITATI MILANO
Maurizio Vitale 3287639173 tedesco40@libero.it
6) COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI
Raffaella Sozzi comitatoesodatilodi@gmail.com
7) COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO 

Antonio Perna 335684299 perna.antonio@fastwebnet.it
8) COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI
Meris Cerello comitato.esoneratipa@gmail.com
9) COMITATO ESODATI PARMA
Claudio Bernardini 3487319914 cbernardini4@gmail.com
10) COMITATO FONDI DI SETTORE FERROVIE
Marcello Luca e-mail: comitato.fondisettoreferrovie@gmail.com
11) COMITATO MOBILITATI ROMA NAPOLI
e-mail Segreteria: mobilitati.roma.napoli@gmail.com
12) COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
Elide Alboni e-mail: elidealboni@alice.it
3312538199
13) COMITATO ESODATI BANCARI
e-mail: comitato.degli.esodati.bancari@gmail.com
Segreteria: tel. 06 8339