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venerdì 4 novembre 2016

Il punto in un'intervista

Pensioni esodati, ultime novità oggi 3 novembre 2016 con l'intervista a Francesco FlorePensioni esodati e LdB2017, l'intervista di oggi 3 novembre a Francesco Flore Le ultime novità sulle pensioni degli esodati ad oggi 3/11, co l’intervista al Portavoce della Rete Dei Comitati.
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Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica “#Parola ai comitati” in merito alla discussione sull’8va salvaguardia dei lavoratori #esodati, ospitando il Portavoce della Rete dei Comitati Francesco Flore.
Partiamo dalla LdB2017: l’arrivo della bozza alla Camera ha destato un vero e proprio campanello d’allarme per una parte degli esodati. Qual è il rischio che si paventa all’orizzonte?
Effettivamente tutti noi ci eravamo illusi che, come ci era stato promesso negli ultimi incontri che abbiamo avuto al Ministero del Lavoro ed a quello delle Finanze, in Legge di Bilancio avrebbero finalmente e definitivamente risolto l’Emergenza Sociale degli Esodati. Purtroppo, se non si modificherà quel testo dell’Ottava Salvaguardia inserito all’art. 33 della Legge di Bilancio, non sarà così e quelle promesse risulteranno vane se non false! Da quel testo, infatti, risultano esclusi, a conti nostri, oltre 10.000 esodati che dovevano andare in pensione nel 2018 e nel 2019 utilizzando un inaccettabile mix di paletti e condizioni che li discriminano.
Si tenga inoltre presente che quella platea di 27.700 persone prevista da questa Ottava Salvaguardia, secondo noi ed alla luce delle stime fatte per le sette salvaguardie precedenti dall’INPS, sono sicuramente gonfiate e sovrastimate. Oltretutto si paventa il serio rischio che questa, oltre ad essere l’ennesima toppa che non risolve il dramma degli Esodati, rischia di essere l’ultima perché all’ultimo comma di quell’articolo è scritto chiaramente che tutti gli eventuali futuri risparmi che si conseguiranno in questa Ottava e nelle precedenti verranno dirottati verso altri lidi e per ben altri scopi. Una violenza verso la chiara volontà espressa dal Parlamento con la L.228 del 2012 che prevedeva che tutte quelle risorse, parliamo di 11,6 miliardi di euro per 172.000 aventi diritto, dovevano essere utilizzate ESCLUSIVAMENTE per gli Esodati ed una violenza per quelle migliaia di famiglie italiane che si vedono, per la seconda volta, derubate del loro diritto alla pensione.

Oltre il danno la beffa se si aggiunge inoltre l’indebito prelievo da quel Fondo di poco meno di 600 milioni di euro previsto dal D.L. fiscale collegato alla Legge di Bilancio. Risorse TUTTE stanziate dai precedenti Governi con un unico scopo, che ora questo Governo vorrebbe depredare senza risolvere definitivamente il dramma degli Esodati!!
Sulla vicenda è intervenuto di recente anche il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che ha parlato di “manomissione dei contenuti della settima salvaguardia degli esodati”. Una presa di posizione che va nella direzione delle vostre richieste?
Il Presidente Damiano ha ragione da vendere perché il testo di questa Ottava doveva essere ben altro come avevamo chiaramente capito sia noi nelle nostre interlocuzioni ministeriali, sia i componenti della Commissione Lavoro della Camera in sede di discussione sulla loro proposta di Ottava fagocitata da quella inserita in Legge di Bilancio. Una manovra che il Governo ripete per la terza volta. Infatti la Commissione Lavoro della Camera, che è quella che si è assunta, encomiabilmente. l’onere di battersi, unitariamente sotto la guida degli On. Damiano e Gnecchi, fin dal 2012 per risolvere l’Emergenza Sociale degli Esodati aveva già tentato con 2 proposte di legge di risolverlo alla radice. Proposte anche quelle, stracciate dal Governo e ridotte nei numeri e nelle risorse ad insufficienti e vere proprie pezze. Siamo in contatto con gran parte di loro, e di tutti i partiti, per promuovere opportuni emendamenti a quel testo, affinché venga riconosciuto il diritto alla salvaguardia a tutti gli esclusi entro il termine dei 36 mesi dalla approvazione della Legge di Bilancio e senza alcuna condizione o discriminazione. Stiamo anche pressando per ottenere che si cancellino i commi predisposti per la correzione della L.228/2012 (che istituisce il Fondo Esodati), assicurando un automatismo (sull’esempio del “contatore” utilizzato per l’Opzione Donna) che consenta, con appositi Decreti Ministeriali di utilizzare completamente gli eventuali ulteriori risparmi del “Fondo” per la salvaguardia degli esclusi. Siamo fiduciosi che saranno presentati tali emendamenti e ci batteremo fino a quando non verranno approvati dal Parlamento.
Adesso il prossimo passo consisterà in una grande mobilitazione nazionale prevista a Roma per l’8 novembre 2016: quali sono le azioni in programma per la giornata?
Dalle 9 saremo davanti al Ministero delle Finanze, che ha redatto quel testo inserito nella Legge di Bilancio, per protestare e per rivendicare una sua sollecita modifica. Manifesteremo fino a quando non otterremo di essere ascoltati dal Ministro Padoan o da un suo Sottosegretario. Nel pomeriggio cercheremo in tutti i modi di essere ricevuti ed ascoltati dalla Commissione Lavoro della Camera e, soprattutto, dalla Commissione Bilancio e Finanze dove verrà esaminata la Legge di Bilancio 2017, per spiegare le nostre buone ragioni e per sollecitare la doverosa modifica dell’art. 33 della Legge di Bilancio che DEVE restituire il DIRITTO alla pensione a TUTTI gli esodati esclusi. Non ci fermeremo alla manifestazione dell’8 e la mobilitazione degli Esodati non si fermerà, continuando eventualmente anche nelle opportune sedi giudiziarie, fino a quando l’ultimo di essi non avrà ottenuto GIUSTIZIA.
Ringraziamo Francesco Flore per la sua gentile disponibilità e restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito, mentre per ricevere le prossime notizie sulle pensioni vi ricordiamo di usare la funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo. #Pensioni#Parola ai comitati

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