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giovedì 29 dicembre 2016

Circolare e modulistica 8^ salvaguardia

Circolare e modulistica 8^ salvaguardia. 
Massima attenzione; ottava salvaguardia pubblicata la circolare ministeriale N° 41/2016 per la presentazione delle istanze di salvaguardia limitatamente alle categorie D) E) ed F) (Cessati con accordo e Licenziati) che trovate unitamente alla modulistica.
Scadenza: 2 marzo 2017
Per tutte le altre categorie (Contributori volontari e Mobilitati ed altri) occorre attendere la circolare dell'INPS in via di diffusione a giorni.

lunedì 26 dicembre 2016

Cgil: al di sotto delle aspettative numero salvaguardati

Riforma pensioni, ultime novità, Cgil: al di sotto delle aspettative numero salvaguardatiEsodati, rimane irrisolta la questione con la riforma pensioni del Governo Renzi, ultime news 25 dicembre 2016.

CALOGERO GIUFFRIDA - Esperto di Lavoro

Rimasta praticamente irrisolta, nel quadro della riforma #Pensioni targata Renzi-Poletti e in fase di attuazione da parte del Governo Gentiloni, la questione degli #esodati. La salvaguardia c'è ma non è per tutti. Così come, su un altro fronte, è rimasta senza risposte adeguate la forte richiesta della soluzione Quota 41 per tutti i lavoratori precoci. A tornare sulla salvaguardia degli esodati, i più penalizzati dalla riforma pensioni della Fornero, è l'Inca, il patronato della Cgil, secondo con l'ottavo provvedimento di salvaguardia il Governo Renzi non ha praticamente risolto del tutto il problema in via definitiva.
Esodati, salvaguardia solo per 167.795

"Altri 30.700 lavoratori - viene spiegato in una nota dell'Inca - potranno andare in pensione con le norme ante Monti-Fornero. La platea complessiva dei salvaguardati ha raggiunto si legge - quota 167.795", Può bastare? No, secondo la Cgil, perché si tratta di "un numero ben al di sotto - si legge nella nota dell'Inca - degli obiettivi che si prefiggeva di raggiungere". Questi i numeri relativi all'ottava salvaguardia esodati diffusi dal patronato del sindacato rosso guidato dal segretario generale Susanna Camusso che, nonostante l'intesa raggiunta in linea generale con il Governo Renzi, non sembra particolarmente soddisfatto della prima parte di riforma pensioni inclusa nella legge di Bilancio 2017.

Attesi decreti attuativi riforma pensioniIl tavolo di confronto tra esecutivo e parti sociali sulla riforma pensioni dovrebbe riprendere al più presto mentre si attendono entro marzo i decreti attuativi per l'Anticipo pensionistico sia in versione sociale che volontario, per l'#Opzione Donna estesa al 2015, per i lavori usuranti e le altre novità previste nella manovra economica e finanziaria. Prima che il confronto possa riprendere si attende almeno il completamento della composizione del nuovo governo con la nomina di vice ministri e sottosegretari che avverrà a gennaio. Il nuovo vice ministro del Lavoro e delle Politiche sociali potrebbe essere Tommaso Nanninicini, anche se non si escludono colpi di scena visto che il ministro Giuliano Poletti è ancora nella bufera delle polemiche per via delle sue frasi "offensive" nei confronti dei giovani italiani emigrati all'estero.
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domenica 25 dicembre 2016

L'ottava salvaguardia non è per tutti

Liberta.it
Pensioni: l’ottava salvaguardia è legge. 
Cinque esodati piacentini esclusi
23 dicembre 2016
L’ottava salvaguardia, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di Bilancio 2017, è diventata realtà. Eppure gli esodati sorridono a metà perché in tanti, l’Inps stima tra i 6mila e gli 8mila soggetti, rimarranno ancora esclusi da questa salvaguardia che traghetterà verso la pensione le tante persone che si sono ritrovate, a causa della legge Fornero, fuori dal mondo del lavoro e impossibilitate ad andare in pensione.
Subito sono arrivate le prime reazioni da parte del Gruppo esodati piacentini. Secondo le stime del gruppo, a Piacenza, ci sono almeno 5 persone che rimarranno esclude da questa salvaguardia.
“Non smetteremo di lottare finché tutti, nessuno escluso, riusciranno ad avere pieno accesso ai propri diritti – ha detto Angelo Croci -. Abbiamo già chiesto ai parlamentari che si sono interessati dell’argomento di utilizzare i fondi che avanzeranno da questa ottava salvaguarda per chiudere definitivamente il capitolo esodati”.
Anche le parti sociali Cgil, Cisl e Uil hanno espresso una certa cautela nel gioire di fronte alla salvaguardia. “Se da un lato era quello che avevamo chiesto nell’accordo firmato con il Governo – hanno detto – non siamo certi che in questa salvaguardia rientrino tutti gli esodati, stiamo monitorando la situazione per capire come agire”.

venerdì 16 dicembre 2016

Riforma pensioni e LdB 2017

Riforma pensioni e LdB2017, focus al 16 dicembre su esodati e 8va salvaguardia
Le ultime novità sulla riforma delle pensioni per gli esodati ad oggi 16/12: scadenza per la domanda al 2 marzo 2017, ecco le info da conoscere.
16 dicembre 2016 STEFANO CALICCHIO - Esperto di Lavoro
Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "#Parola ai comitati" approfondendo i criteri di accesso e le scadenze destinate ai lavoratori #esodati. Scatterà infatti al prossimo 2/03 del 2017 il termine ultimo per poter effettuare la domanda di accesso all'8va salvaguardia parlamentare, la nuova misura di tutela destinata a lavoratori in mobilità (11mila posti), prosecutori volontari (10400 posti), cessati dal servizio (7000 posti), in congedo di assistenza disabili (700 posti) e a tempo determinato (800 posti). Questi pensionandi si troveranno ad effettuare una valutazione di merito per decidere se dare seguito alla propria domanda, visto che la richiesta di pensionamento avviene su base volontaria. Da notare che alcune delle misure che sono state prodotte con la nuova Legge di bilancio potrebbero essere disponibili contemporaneamente. Si pensi ad esempio all'Ape Social, che risulta però sconveniente in una valutazione di merito rispetto ai benefici garantiti dall'8va salvaguardia. Fatta questa considerazione, passiamo ad approfondire i profili dei lavoratori coinvolti.

Esodati e lavoratori in mobilità: i criteri di accesso
Per quanto concerne i già citati lavoratori in mobilità, l'8va salvaguardia parlamentare prevede la possibilità di pensionamento per circa 11000 soggetti. Si tratta di lavoratori che hanno siglato specifici accordi con le proprie controparti e che si sono trovati improvvisamente spiazzati dall'irrigidimento dei requisiti di accesso alla pensione decisi con la Manovra Fornero del 2011. Per questi soggetti, i requisiti chiedono che gli accordi risultino stipulati al 31 dicembre 2011, oppure in mancanza degli accordi (vedere specifiche riportate in LdB2017) sarà possibile l'accesso per coloro che avranno cessato l'attività lavorativa entro il 2014 e che avranno contemporaneamente maturato il diritto alla quiescenza sulla base delle precedenti regole previdenziali, entro i tre anni dal termine della mobilità oppure del trattamento edile. Resta inoltre aperta la possibilità di ricorrere ai versamenti volontari al fine di maturare i requisiti, seppure con il limite dei tre anni successivi all'utilizzo dell'indennità di mobilità. Per mobilitati delle aziende fallite (o in iter di Fallimento ) entro il 31.12.2011 anche in mancanza degli accordi (vedere specifiche riportate in LdB 2017) si potrà accedere alla 8^ salvaguardia.

Legge di bilancio 2017 e 8va salvaguardia: gli altri lavoratori coinvolti

Abbiamo detto che oltre ai lavoratori in mobilità, l'8va salvaguardia rende disponibile un meccanismo di quiescenza anche per altri profili. Tra questi troviamo coloro che sono stati autorizzati ai versamenti volontari prima del 4 dicembre 2011, a coloro che sono stati ammessi alla prosecuzione volontaria senza effettivamente proseguire, cioè anche senza aver versato alcun contributo, e che possono far valere allo stesso tempo almeno 12 mesi di versamenti al 6 dicembre del 2011, oltre a coloro che sono stati ammessi alla prosecuzione volontaria senza effettivamente proseguire, ma che abbiano almeno un contributo da attività lavorativa tra il 1 gennaio 2007 ed il 30 novembre 2013 (non essendo dipendenti a tempo indeterminato a quest'ultima scadenza). Anche i cessati dal servizio a seguito di accordi singoli o collettivi (ad es. con l'incentivazione all'esodo) potranno avere accesso alla salvaguardia. Infine, nella platea rientrano coloro che risultano essere in congedo di assistenza per disabili dal 2011 e i lavoratori a tempo determinato cessati tra il primo gennaio del 2007 ed il 31 dicembre del 2011 (con esclusione del settore agricolo e degli stagionali). Per tutti il consiglio è di rivolgersi ad un patronato, al fine di verificare la propria posizione. 
Questo articolo, che aveva destato preoccupazioni tra i lettori, è stato stato modificato dall'autore.
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Invitiamo tutti a verificare la propria posizione presso un patronato.

giovedì 8 dicembre 2016

Legge di bilancio passa al Senato

Riforma pensioni e LdB 2017, ultime all'8 dicembre per esodati, OD e uscite anticipate APE
Le ultime novità sulla riforma delle pensioni ad oggi 8/12: passa la Legge di Bilancio, ecco cosa cambierà con il nuovo anno.
8 dicembre 2016 STEFANO CALICCHIO - Esperto di Lavoro
Si conclude il passaggio definitivo al Senato in merito alla Manovra 2017, una votazione che ha di fatto dato l'ok alle misure di flessibilità previdenziale e di welfare destinate ai lavoratori e pensionati in età avanzata, per come sono state avanzate e corrette presso la Camera dei Deputati. La crisi di Governo ha infatti cristallizzato la situazione, andando a confermare misure come l'8va salvaguardia per i lavoratori esodati, l'estensione della pensione anticipata tramite opzione donna, l'APE e le altre misure di sostegno per precoci, lavori usuranti e quattordicesima. Con l'approvazione lampo sono però saltati alcuni nuovi possibili correttivi richiesti dagli stessi lavoratori, ad esempio una più ampia estensione della salvaguardia degli esodati o la possibilità di cumulo con la gestione separata per l'opzione donna. Vediamo insieme quali sono le informazioni chiave da conoscere nel nostro nuovo articolo di approfondimento sull'ultima legge di bilancio.

Riforma pensioni, via libera alle salvaguardie per esodati e opzione donnaPartiamo dalle c.d. salvaguardie: la Manovra 2017 ha confermato le tutele previste nell'ultimo aggiornamento dell'8va salvaguardia parlamentare, che si estende quindi ad ulteriori 30700 pensionandi. I lavoratori inclusi potranno quindi utilizzare le regole di pensionamento precedenti alla Legge Fornero. Passa anche l'estensione per le lavoratrici che desiderano ottenere il pensionamento anticipato tramite l'opzione donna e che appartengono all'ultimo trimestre del 1958: potranno così avere accesso all'#Inpspurché abbiamo maturato i 57 anni di età (58 se autonome) assieme ai 35 anni di contribuzione entro il 31 dicembre del 2015.

Uscite anticipate: via libera alla nuova Ape social, volontaria e aziendalePer gli altri lavoratori la flessibilità previdenziale si tradurrà nel nuovo meccanismo dell'anticipo pensionistico (APE). Si tratta di un'opzione di prepensionamentoa partire dai 63 anni di età, per mezzo di un prestito pensionistico erogato dall'Inps e supportato dal sistema bancario e assicurativo. I lavoratori che rientrano in specifici profili di tutela (come disoccupati, invalidi e addetti ai lavori usuranti) potranno fruire di garanzie pubbliche utili a neutralizzare eventuali penalizzazioni. Lo faranno tramite l'Ape sociale, che però richiederà dai 30 ai 36 anni di versamenti e garantendo i propri vantaggi fino ad un assegno di 1500 euro al mese. Per gli altri sarà comunque possibile utilizzare l'Ape su base volontariaavendo raggiunto i 20 anni di versamenti, ma accollandosi interamente i costi dell'anticipo pensionistico. Tra le novità ricordiamo poi RITA, la rendita integrativa del secondo pilastro previdenziale che potrà essere richiesta sulla base degli stessi criteri dell'APE e che garantirà un'imposizione agevolata sull'erogazione della rendita complementare. Infine, non sono mancati gli interventi in favore delle #Pensioni basse, con l'incremento della quattordicesima e l'estensione della no-tax area.
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venerdì 2 dicembre 2016

Per eventuali modifiche non resta che il Senato

Pensioni 2016 news oggi: precoci, esodati e lavoratrici, il Senato quali emendamenti accoglierà?
La legge di Bilancio dopo l’approvazione della Camera è passata all’esame del Senato, esodati, lavoratrici e precoci sperano ancora in modifiche di miglioramento del provvedimento.

La legge di Bilancio, approvata alla Camera è passata all’esame del Senato e in questa sede è ancora possibile apportare emendamenti. Per quanto riguarda il capitolo pensioni sono state introdotte misure che consentono una maggiore flessibilità per i lavoratori che vogliono anticipare l’uscita verso la pensioni, al Senato potrebbe essere migliorata l’ottava salvaguardia per i lavoratori esodati con l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari e potrebbe essere aggiunto anche l’impegno del Governo a impiegare le risorse non utilizzate, risultanti dall’attività di monitoraggio prevista dall’Art.1, comma 281 della legge 208/2015, per la prosecuzione del regime sperimentale dell’Opzione Donna.

Mentre rimane forte lo scontento della grande maggioranza dei lavoratori precoci che sono stati esclusi dalla Quota 41, questi continuano a essere impegnati nella battaglia per ottenere l’esito positivo della loro vertenza con il riconoscimento senza limitazioni dei 41 anni di contributi come unico limite per poter andare in pensione per tutta la categoria.

precoci continuano a battersi perché al Senato si possano adottare alcune modifiche che senza gravare sulla spesa pubblica andrebbero incontro a tutta la loro categoria: l’aspettativa di vita, con congelamento di quella attuale e/o rimodulazione quinquennale aderente alla realtà in base alla certificazione Istat, sui sette miliardi stanziati per il pacchetto pensioni, che si vorrebbe non fossero distolti in caso di utilizzo parziale e l’estensione per l’assistenza anche ai fratelli dei disabili, come requisito per accedere al pensionamento con i 41 anni.
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