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giovedì 29 marzo 2012

Mastrapasqua, l'INPS e l'ex IPOST

Registrazione dell'audizione del Presidente dell'INPS Mastrapasqua
Dal Sito web della Camera
Interessanti gli interventi degli onorevoli Gnecchi, Damiano (dalle ore 14:17 a 15:03) che ribadisce la necessità di conteggiare i 24 mesi ai fini del DIRITTO alla pensione, ordine del giorno votato unanimemente in commissione. Mastrapasqua "risponde" (dalle 15:30 alle 15:30)
Anche l'On. Lucia Codurelli (dalle ore 15:09 a 15:11) interviene su ex IPOST. Su questo il Dott. Mastrapasqua, pur essendo stato messo al corrente della situazione, glissa.



Testo della lettera recapitata direttamente nelle mani del Presidente dell'INPS Antonio Mastrapasqua il giorno 19-03-2012 al convegno de il Sole 24 ORE sulle pensioni.
Sullo stesso argomento (ex IPOST) sono stati sollecitati con lettere ad hoc anche Sarmi e Picucci (Poste), le Oo.Ss. ed i loro patronati allegando a tutti copia dell'interrogazione dell'On. Lucia Codurelli - PD.
Al Dott. Mastrapasqua
Presidente dell’INPS
19-03-2012
Oggetto: ex IPOST

Buongiorno Dottor Mastrapasqua,
siamo "esodati" di Poste Italiane che si tengono in contatto attraverso la rete web.

Come già segnalato al sottosegretario Polillo il 14-02-2012 e ad alcuni parlamentari, vogliamo sottoporre anche alla Sua attenzione la disastrosa situazione nella quale versa l’ex IPOST.

La centralizzazione a Roma di tutte le posizioni assicurative dei dipendenti postali, fisicamente impedisce di beneficiare della capillare presenza delle sedi INPS sul territorio per verificare lo stato della propria pratica.

Dalle (non) risposte che gli ex dipendenti ricevono dall’Ente, per lo più solo attraverso il numero verde (col quale ovviamente non si può interloquire ed entrare nel merito di una questione), rileviamo che ad oggi il numero di pratiche da evadere, l'incasso dei contributi previdenziali, le risposte che tantissimi pensionandi attendono determinano una elevatissima criticità.

Tantissimi ex dipendenti di Poste hanno chiesto dallo scorso gennaio 2011 ed addirittura dal 2010 di poter effettuare il versamento dei contributi volontari al fine di maturare il diritto e quindi beneficiare della relativa pensione.

Ad oggi non riescono a versare i predetti contributi perché l'INPS non ha rilasciato la relativa autorizzazione ma soprattutto non ha comunicato il numero di conto corrente dove poter versare questi contributi.

Sappiamo che il prossimo mese di aprile diversi ex dipendenti dovrebbero percepire la pensione per aver raggiunto il diritto, se avessero potuto versare i relativi contributi. Data la criticità evidenziata, invece, questi potrebbero non percepire la pensione a seguito del mancato versamento dei contributi che peraltro non dipende dalla loro volontà.

Altri ex dipendenti sono in attesa delle delibere di ricongiunzione e computo.

A causa dell’elevata criticità, il personale che è transitato dall'ex IPOST all'INPS di Via Beethoven, 11 a Roma non riesce a stabilire la priorità alle pratiche da evadere, anche per effetto del non corretto allineamento informatico delle procedure ex IPOST con INPS.

Sembra assurdo, ma l'INPS che dovrebbe incassare tantissima liquidità (soldi) non riesce a rilasciare le relative autorizzazioni.

Il perdurare di questa anomalia determinerà l’avvio di numerosi contenziosi da parte di chi ha chiesto l'autorizzazione al versamento e non l’ha ottenuta nei tempi compatibili con il diritto alla pensione, perché da questo deriva il danno della sua mancata liquidazione.

La situazione dell’ex IPOST rappresentata dall’INPS ai Sindacati confederali dei pensionati di CGIL-CISL-UIL il 15-2-2012 seppur grave è ampiamente inferiore alla realtà delle cose.

Chi vi scrive, ad esempio, ha potuto verificarlo di persona il 9-2-2012 e il 15-3-2012.

La situazione non è critica, ma semplicemente tragica. Abbiamo saputo che ci sono 2.500 pratiche in sospeso, da lavorare ed un’ulteriore mole di lavoro rappresentata dai solleciti che arrivano per queste stesse pratiche. Alcune non risultano istruite o, quanto meno, non ci sono a terminale.
Di questa situazione abbiamo informato alcuni onorevoli coi quali siamo in contatto e da ciò è nata l’interrogazione dell’on. Lucia Codurelli specifica sull’IPOST (allegato).

Dottor Mastrapasqua, La preghiamo di intervenire subito perché il bubbone rischia di esplodere.

Gradiremmo essere informati di come agirà, anche per tranquillizzare gli altri esodati postali. Siamo disposti alla collaborazione, finanche manuale.

Ringraziamo dell'attenzione.
Distinti saluti
MB-GZ-EDM

4 commenti:

  1. ANTONIO MASTRAPASQUA HA ALTRO DI CUI OCCUPARSI. E' TRIPPO IMPEGNATO A SEGUERE I SUOI AFFARI E NON PUO' OCCUPARSI DI QUESTE QUISQUIGLIE CHE NON LO RIGUARDANO PERSONALMENTE. IN FONDO ANCHE LUI E' PARTE DEI POTERI FORTI. ESODATA DI POSTE

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  2. Al fine di dare una mano e alleviare le ansie di tutti noi, molti saremmo disposti a collaborare,anche gratis, all'espletamento delle pratiche arretrate che sono ingolfate c/o ex IPOST. Basta che l'INPS faccia un comunicato che molti di noi aderiamo a tale iniziativa.

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  3. Col passaggio dell'Ipost all'Inps non si riesce più a conoscere l'analitico della propria rata di pensione. Nessuna variante ci viene più comunicata e se provi a collegarti per via telematica é come entrare in un labirinto, per non parlare di numero verde.
    E' tanto difficile essere più chiari e comunicare ogni variazione di importo ed il motivo.
    Anche se sono già pensionato la mia solidarietà agli esodati è completa.

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  4. Siamo in Mobilità in deroga, stiamo facendo Politiche Attive presso i Palazzi di Giustizia di Catanzaro, ad oggi dobbiamo ancora percepire il mese di aprile.
    La Regione Calabria a dato il via il 7 Maggio ma noi non abbiamo ancora ricevuto nulla si chiama ogni giorno al numero verde ma la situazione e sempre uguale ancora non si sono i pagamenti, mentre quelli di Soverato si sono pagati dal 2012 quasi sempre puntuali.
    Siamo tutta gente che ha perso il lavoro e non ha altre entrate,
    neanche a comprare il latte per i propri figli, o pagarsi le bollette per quei pochi euro che prendiamo.
    Da parte nostra siamo stuffi dei comportamenti adottati dall'INPS di Catanzaro, le chiedo alla sua persone come Presidente dell'INPS ma sopratutto di mettersi nei nostri problemi che quella e l'unica entrata che abbiamo e per noi, anche soli euro sono come i vostri stipendi.
    Questa situazione con l'INPS di Catanzaro stà diventando insostenibile per questo ci siamo rivolti a lei prima di prendere seri provvedimenti.

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